Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione
29 gennaio | 1 febbraio 2015
L’ultima estate dell’Europa
di Giuseppe Cederna e Augusto
regia di Ruggero Cara
produzioni Art Up Art
con Giuseppe Cederna
musiche originali eseguite
Alberto Capelli chitarre e
Mauro Manzoni flauti e
luci Giuseppe La Torre
costumi Alexandra Toesca
scenografia Rosanna Monti
Può diventare un gesto importante decidere di uscire da casa per andare a vedere uno spettacolo come “L’ultima estate dell’Europa”, specialmente quando in Francia la redazione di una rivista di satira subisce un attacco, durante il quale redattori e disegnatori vengono uccisi da un commando composto da altri francesi, animati da una fede che pesca nell’intolleranza. Da questo spunto tragico, che sciaguratamente viene offerto dalla più recente storia contemporanea, è d’obbligo attuare una riflessione sull’allestimento che Giuseppe Cederna porta in scena a Galleria Toledo dal 29 gennaio al 1 febbraio 2015, in occasione del centenario della Grande Guerra: il teatro è un’invenzione necessaria, non è semplicemente arte per l’arte. Il teatro è fatto dagli uomini, per gli uomini, e continua a dimostrarsi un punto di vista privilegiato, una lente attraverso la quale osservare i comportamenti dell’essere umano, che è appunto ciò che fa Cederna decidendo di indossare, senza retorica, la divisa di panno verde di un superstite di quel conflitto. Si sa che la Prima Guerra Mondiale deflagrò in Europa in seguito ad un attentato. Senza addentrarci nelle sostanziali differenze tra quei giorni (neanche tanto) lontani e il contesto attuale, tra i due periodi storici e sulle diverse ragioni che hanno armato, le mani degli attentatori, a distanza di cento anni, l’invito è quello di impegnarci a comprendere il presente e la società umana con determinata consapevolezza e spirito critico, opponendoci coscientemente alla strumentalizzazione delle idee, soprattutto quando gesti apparentemente isolati contengono un detonatore potenziale, in grado di cambiare il destino di milioni di persone. Je suis Charlie.
«La guerra è molto più vicina di quello che pensiamo, la guerra dorme dentro di noi. Per questo, raccontarne gli orrori ma anche il desiderio e la capacità di riscatto, è doloroso e necessario. Con la pietà della memoria e la miracolosa potenza delle storie, l’uomo riesce a ribellarsi all’umiliazione del corpo e dell’anima. Anche nell’orrore, talvolta, riusciamo a trovare la nostra umanità e dignità più profonde.»
Sarajevo 28 giugno 1914. Sono le dieci del mattino di una splendida domenica di giugno. Fra quarantacinque minuti due colpi di pistola sconvolgeranno il mondo. In poco più di un mese Austria, Serbia, Russia, Germania, Francia e Inghilterra si dichiarano guerra. Poi sarà la volta del Giappone e degli Stati uniti. E l’Italia? L’Italia comincia a pensarci. Ma in realtà ci sta già pensando da molto tempo.
Un tumulo informe di sacchi e legni anneriti dal fuoco- che diventerà fiume, trincea, montagna, cimitero- è la zattera a cui si aggrappa il protagonista dello spettacolo, un naufrago della Grande Guerra. Un sopravvissuto. Posseduto dall’implacabile progressione della memoria e incalzato dai temi musicali dei luoghi e dei personaggi, Giuseppe Cederna dà voce e corpo a quell’umanità di vittime e di carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Dai Futuristi ai Generali, dai fanti mandati a morire sul Carso e sull’Isonzo ai loro compagni di naufragio, quegli spettri usciti dalle trincee austriache, fino agli scrittori e ai poeti le cui parole, ancora oggi, ci illuminano e ci commuovono: Owen, Stuparich, Gadda, Ungaretti, Trilussa, Rumiz. Dall’esaltazione alla consapevolezza. Dalle “Radiose giornate di Maggio” alla notte di Caporetto.
Anticipa l’evento
Angela Di Maso incontra Giuseppe Cederna mercoledì 28 gennaio 2015 ore 19.00 presso lo spazio NEA, via Santa Maria di Costantinopoli 53, Napoli.
indirizzo
Galleria Toledo,
teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario 34
80134 Napoli
M
linea 1 / stazione Toledo /
uscita Montecalvario
contatti
t.+39 081425037
galleria.toledo@iol.it
www.galleriatoledo.org
orario spettacoli
feriali ore 20.30 / domenica ore 18
biglietti
dal martedì al venerdì
intero – 15 euro
ridotto (convenzionati e over 65) – 12 euro
ridotto under 30 – 10 euro
sabato e domenica
intero – 20 euro
ridotto – 15 euro
Davide Ferri in “Sesso, rose e terapia” dal 29 gennaio 2015 al Teatro Totò di Napoli
“Sè Nùmmari”, di Salvatore Rizzo, dal 29 gennaio 2015 al Piccolo Bellini di Napoli