Di: Sergio Palumbo
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Ajatashatru Lavash Patel è un fachiro indiano dedito a mangiare schegge di vetro (fatte di zucchero dietetico), a piantarsi nelle braccia aghi (truccati), ad ingoiare spade (retrattili) ed altri numeri del genere, nella generale ammirazione degli abitanti del villaggio di Mankumbhar, che lo credono dotato di poteri soprannaturali. Cosa può desiderare un fachiro indiano che ha appena messo piede in Francia? Sembra ovvio: un negozio Ikea! Determinato a comprare, dopo un viaggio a spese degli abitanti del suo villaggio e con una banconota dalla discutibile validità, l’ultimissimo modello di letto di chiodi Akuminat, non tanto per dormirci sopra quanto per rivenderlo, il nostro fachiro si ritroverà, suo malgrado, ad affrontare mille peripezie, dopo aver provato a fare ciò che chiunque, durante una visita ad un negozio Ikea, desidera almeno una volta nella vita: dormirci dentro. Purtroppo non tutto fila liscio e, per non farsi scoprire, Ajatashatru si rinchiude in un armadio Ikea, che però di lì a poco sta per essere trasportato nel Regno Unito. Inizierà un improbabile viaggio che, toccando mezza Europa ed anche la Libia, sconvolgerà la vita di Ajatashatru, che sul suo percorso incontrerà persone generose e persone pericolose, persone ricche e persone sull’orlo della disperazione, scoprendo la solidarietà umana e la speciale sensazione di levitare su una nuvola che si prova facendo del bene al prossimo. Il suo cuore subirà una serie di elettroshock che lo renderanno un uomo diverso, non più intento a turlupinare il prossimo, ma a fare del bene e ad aiutare chi più ha bisogno, come gli immigrati clandestini che incontrerà lungo il suo rocambolesco viaggio e che, anche nella più profonda disperazione, non rinunciano a prodigarsi, per quanto possibile, per i loro compagni di sventura. Tutti questi eventi, compreso l’aver conosciuto finalmente l’amore della sua vita, faranno sì che Ajatashatru senta il desiderio di diventare un uomo onesto e prodigo, dismettendo i panni del fachiro e diventando scrittore giungendo, dopo qualche tentativo, al successo, con un libro autobiografico intitolato: “L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea”!
Romain Puértolas firma un libro che, pur in modo lieve e spesso divertente, tratta argomenti di scottante attualità e dai contorni drammatici, come l’immigrazione clandestina, le molestie sessuali, l’ottusità di certi burocrati, l’indifferenza e la prevaricazione nei confronti dei più deboli, ma anche la solidarietà, la generosità, la possibilità offerta a ciascuno di noi di cambiare in meglio e di dedicare una parte della propria vita a fare del bene al prossimo. Una lettura piacevole e a tratti esilarante che, però, fa riflettere in modo mai banale e mai scontato su temi di attualità e su temi universali, con un candore e forse un pizzico di ingenuità che però contribuiscono a rendere forse ancor più crudi e spietati certi passi, senza indulgere in facili pietismi.
Link: il sito di Giulio Einaudi Editore – www.einaudi.it
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