Di: Sergio Palumbo
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Corrado Grisendi è giornalista di una TV locale, diviso tra l’amore per le belle donne e l’amore per la verità, che lo spinge a donchischiottesche battaglie contro il malaffare e la corruzione delle conventicole locali. Ma il nostro non opera in una cittadina qualunque, bensì in quella Parma dove ogni pietra trasuda storia e il fascino dei secoli passati porta il nome del casato nobiliare che rese glorioso il ducato nel secolo XVI: i Farnese. Ed ecco dunque che da alcune morti misteriose Grisendi è indotto a indagare nel mondo rarefatto di quegli studiosi della storia parmense che mostrano di condividere un segreto mortale.
Dal presente al passato, il nostro protagonista viene proiettato nell’epoca tumultuosa delle guerre di Filippo II di Spagna e della sua Invincibile Armada. Il segreto che fu allora di Alessandro Farnese – traditore o vittima degli eventi? – è lo stesso che ha originato la trama delittuosa che semina al presente morte e dolori: la sorte di un immenso tesoro che, oggi come in passato, suscita l’avidità e il delirio di onnipotenza degli uomini.
Il fascino particolare del romanzo è questo continuo sovrapporsi di piani storici che dal presente ci proietta nel passato con la stessa semplicità e immediatezza con cui si apre una porta e all’istante si varca la soglia di un altro secolo. E allora la soluzione del giallo non fa più appello ai consueti sistemi investigativi: impronte, esame scientifico delle tracce, pedinamenti, etc. Bisogna invece rileggere Platone e meditare sul significato di antichi codici, che sembrano dover interessare solo vetusti topi di biblioteca e invece acquistano la modernità affascinante degli enigmi su cui esercitare l’intelligenza dei nostri tempi dominati dall’elettronica.
Il romanzo di Paolo Bonacini richiama alla mente, per qualche affinità, i fortunatissimi intrecci di Dan Brown, con la fondamentale differenza di una localizzazione unitaria, tutta incentrata nella nostra storia e in quella di Parma rinascimentale che ne è una delle pagine più interessanti.
Link: il sito di Aliberti Editore – www.alibertieditore.it
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