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VENERDÌ 14 MARZO SUL PALCO DEL TEATRO BOLIVAR ARRIVA l’HOMO CIVILUS DI MALDESTRO

Venerdì 14 marzo 2025, alle ore 21:00, al Teatro Bolivar di Napoli (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto da Nu’Tracks, arriva “Homo Civilus – Experience”, uno spettacolo immersivo, scritto e diretto da Maldestro, con Mariano Gallo, Luigi Credendino, Rosaria Vitolo e lo stesso Maldestro, che mette in scena il fallimento dell’uomo moderno. Lo spettacolo teatrale sfida le convenzioni e coinvolge il pubblico in un’esperienza unica e irriverente: un viaggio tra cinismo, ironia e una disperata ricerca di senso. Attraverso un duello verbale serrato e provocatorio, lo spettacolo esplora le contraddizioni della società contemporanea, mettendo in scena un dialogo tra un Artista, un Uomo Civile, un Autore che orchestra suoni e un drone che osserva dall’alto, simbolo di un mondo sempre più distaccato e tecnologizzato.

“Homo Civilus” è un’esperienza immersiva perché coinvolge il pubblico in modo attivo. Non ci sono spettatori passivi, ma partecipanti che diventano parte integrante del gioco teatrale. La struttura scenica è dinamica e si sviluppa tra palco e platea, tra parola e musica, fino a raggiungere un climax che trasforma il teatro in un vero e proprio rito collettivo.

Luci strobo, sound design dal vivo e un’atmosfera carica di energia rendono “Homo Civilus” un’esperienza unica, in cui sarà il pubblico a decidere il finale. Uno spettacolo che non si limita a raccontare, ma che fa vivere, emozionare e riflettere. Non è uno spettacolo che lascia indifferenti. È una provocazione, un gioco psicologico, un esperimento sul senso stesso del teatro e dell’identità umana. Mette in discussione le certezze degli spettatori, li scuote e li lascia con domande che continuano a risuonare anche dopo l’uscita dalla sala.

In un’epoca in cui tutto è consumo rapido, Homo Civilus Experience non è una storia con un inizio e una fine tradizionali, ma di un viaggio che attraversa la coscienza collettiva, lasciando a ciascuno la responsabilità di interpretarlo e viverlo a modo proprio. È un invito a fermarsi, a guardare, a sentire davvero.

Sinossi:

Tre figure dominano la scena: L’Artista, che porta in scena la sua opera con la convinzione di smascherare le ipocrisie dell’uomo moderno. L’Uomo Civile, che tenta di sabotarlo, mettendone in dubbio ogni affermazione con ironia e cinismo. L’Autore, presenza superiore e onnisciente, che controlla tutto dal suo spazio sopraelevato, orchestrando il suono e gli eventi in tempo reale. A questi si aggiunge la Voce, un’entità femminile e neutrale che interviene con dati scientifici e affermazioni distaccate, mentre un drone si alza ogni volta che prende parola, come a sorvegliare il pubblico.

Il conflitto tra l’Artista e l’Uomo Civile è una battaglia ideologica e filosofica che si sviluppa tra monologhi taglienti, confronti diretti con il pubblico e momenti di caos scenico. Il pubblico viene trascinato dentro questa lotta, a volte costretto a scegliere, altre volte lasciato nell’incertezza.

Maldestro, autore e regista, conferma la sua capacità di innovare il linguaggio teatrale, mescolando ironia, provocazione e una profonda riflessione sull’uomo e sulla società. Con la collaborazione di un cast d’eccezione lo spettacolo promette di lasciare il segno, portando il pubblico a interrogarsi sul senso della civiltà moderna.