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Di: Sergio Palumbo
Tempo di lettura stimato: 2 minuti
La Piccola Orchestra Avion Travel al Teatro Cilea di Napoli ha regalato, dal 20 al 23 febbraio 2025, quattro serate di grande musica, confermando ancora una volta la straordinaria alchimia tra la band e il pubblico partenopeo.
Sin dalle prime note di “Dalle stazioni al mare”, il pubblico è stato trasportato in un viaggio tra sonorità raffinate e testi poetici. Dopo il consueto saluto al “gentile pubblico” (“innanzitutto la buona creanza”), Peppe Servillo ha guidato la platea attraverso una scaletta che ha celebrato principalmente i successi degli anni ’90, con rare eccezioni, come “Sogno biondo”, secondo brano della serata e unico estratto da Poco mossi gli altri bacini.
Non sono mancati aneddoti e spunti di come sono nati brani come “Scherzi d’affitto”, che racconta con ironia la precarietà abitativa di una giovane coppia che finalmente ha trovato una casa, il loro “spazio, anche se ammobiliato, abbicchierato attazzato”, nella periferia di Roma, seguito dalla canzone che celebra “la ricorrenza di un litigio” (“La conversazione”), che ha fatto da preludio a “Orlando curioso”, il brano inciso in passato con Samuele Bersani e incluso nell’album “Finalmente fiori”.
Uno dei momenti più intensi è stato “Cirano”, con l’interpretazione appassionata di Servillo e il supporto armonico di Duilio Galioto alla chitarra. L’atmosfera si è fatta ancor più sognante con “L’amante improvviso”, arricchito da una lunga coda strumentale, e con “Cuore grammatico”.
Spazio anche ai racconti di vita, come l’aneddoto legato alla nascita di “Intermezzo”, ispirato a una scena teatrale vissuta da Servillo, con un attore che, nel bel mezzo di un monologo sulla Rivoluzione Francese, si rivolgeva alla moglie in platea per riconciliarsi dopo un litigio. Un altro episodio curioso ha introdotto “La famiglia”, con il racconto di un viaggio in treno e della conversazione tra due personaggi agli antipodi saliti alla stazione di Simeri Crichi che parlavano di un arresto imminente.
Non poteva mancare l’omaggio a Fausto Mesolella, indimenticato chitarrista della band, con “Cosa sono le nuvole” e “Aria di te”. Servillo ha ricordato il meraviglioso arrangiamento di Mesolella di “Cosa sono le nuvole”, canzone scritta da Domenico Modugno su testo di Pier Paolo Pasolini per la colonna sonora dell’omonimo episodio del film Capriccio all’Italiana, con Totò e Ninetto Davoli. Di grande intensità l’interpretazione di “Abbassando”, seguita dalla presentazione dei musicisti: Mimì Ciaramella alla batteria, Peppe D’Argenzio ai fiati, Ferruccio Spinetti al basso e contrabbasso, e Duilio Galioto alle tastiere, al piano e alla chitarra. E alla voce, ovviamente, Peppe Servillo.
A chiudere il concerto, il pubblico ha accompagnato con un coro collettivo “Sentimento”, brano vincitore del Festival di Sanremo nel 2000. Non potevano mancare i bis: l’emozionante “Dormi e sogna” e l’energica reinterpretazione di “Storia d’amore”, che ha infiammato la platea.
Ancora una volta, gli Avion Travel hanno dimostrato di saper incantare con la loro eleganza e la loro capacità di raccontare storie con musica e parole, lasciando il pubblico del Teatro Cilea con il desiderio di un nuovo viaggio insieme.
Link: il sito del Teatro Cilea di Napoli – www.teatrocilea.it
“Afànisi”, di Alessandro Paschitto, il 1° ed il 2 marzo 2025 al Teatro Nuovo di Napoli
“Cime Tempestose”, regia e drammaturgia di Martina Badiluzzi, dal 25 febbraio al 9 marzo 2025 al Piccolo Bellini di Napoli