Di: Maresa Galli

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“Shirley Temple – La piccola diva di Hollywood” è un libro di Eduardo Paola, pubblicato direttamente dall’autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint.

L’autore, esperto di comunicazione, ha collaborato con diverse testate giornalistiche.

Particolarmente interessato alla storia dello spettacolo del ‘900, si è progressivamente indirizzato allo studio di grandi personaggi del mondo dello spettacolo, con particolare attenzione al cinema hollywoodiano della Golden Age.

Paola ha già pubblicato con Giovanna Castellano “Milly. La vita e la carriera di Carla Mignone” (2015) e, da solo, “Red Carpet – vite in passerella” (2017), “Hollywood – storie di donne, storie di dive” (2020) “Judy Garland. Oltre l’arcobaleno” (2022).

Nelle sue opere Paola ha raccontato la vite straordinarie di alcuni iconici personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo nel XX secolo, vite apparentemente molto diverse tra loro ma con un elemento comune che le ha caratterizzate: l’unione indissolubile tra vita privata, il più delle volte costellata da tragedie, e vita pubblica, tra lustrini, red carpet e luci dei riflettori.

Il suo ultimo libro, il primo in Italia sulla vita della piccola diva, è articolato in 15 capitoli ed è accompagnato da un’appendice con la filmografia dell’attrice. L’autore racconta, con la sua scrittura coinvolgente, la vita privata ed artistica dell’attrice statunitense, vista nel contesto più ampio del cinema hollywoodiano dei tempi d’oro, di cui lo star-system rappresentava uno dei punti di forza.

Il volto fresco di Shirley Temple, la sua immagine, i personaggi da lei interpretati, hanno garantito un divertimento assicurato per le famiglie americane e di tutto il mondo, dei momenti di confortante tranquillità che, per un attimo, hanno allontanato il pubblico dalla cupa atmosfera della Grande Depressione.

In quegli anni il cinema è parte essenziale della vita americana.

Con la sua produzione su vasta scala di sogni ad occhi aperti, Hollywood ha dispensato un’evasione necessaria, infondendo nelle platee un messaggio di ottimismo e di fiducia, nonostante i milioni di americani disoccupati o che vivevano di sussidi.

Shirley Temple diventa in quegli anni, per il mondo intero, il volto giocoso di Hollywood, un’angelica immagine di gioiosa fanciullezza.

Lo stesso presidente Roosevelt affermò che “è una cosa stupenda che per 15 cents soltanto un americano possa andare al cinema e vedere il volto sorridente di una bambina”.

Tra il 1935 e il 1938 i film con protagonista Shirley Temple dominano il botteghino, con il pubblico che, in realtà, va al cinema per vedere la piccola star più che i suoi film.

Il suo successo derivava dal modo in cui l’infanzia era rappresentata, che attirava i bambini ma anche gli adulti, con un costante e chiaro appello ad elementi universali, come l’amore e la dolcezza della famiglia ideale.

I suoi film implicavano una formula elementare, basata su sceneggiature non sempre molto originali, con storie semplici, melense, che mantengono più o meno sempre gli stessi elementi: protagonista sempre una tenera bambina, magari orfana, degli adulti adorabili e affettuosi, dei poveri sempre meritevoli di amore e di aiuto.

Nei suoi film, Temple interpreta sempre il personaggio risolutore delle vicende, mostrando una saggezza da piccola donnina, accompagnata da un garbato sense of humour e da un costante richiamo ai tradizionali valori familiari.

Shirley Temple, in breve tempo, diventa la bambina prodigio novecentesca par excellence.

Il suo successo è tale che, quando nel 1939 la Disney pubblica il corto animato “Paperino a caccia di autografi” (The Autograph Hound), è proprio il personaggio di Shirley, piccola supereroina, a correre in soccorso di un pasticcione Paperino, maltrattato da un manipolo di star di Hollywood altezzose.

Alla fine degli anni ’30, con la sua naturale ed inevitabile crescita, il successo e la popolarità di Shirley iniziarono gradualmente a scemare, con grande rammarico per i produttori di Hollywood.

Shirley Temple diradò sempre più le sue interpretazioni cinematografiche, per dedicarsi a programmi televisivi per bambini e, infine, ad una brillante carriera politica.

Edoardo Paola ha il merito di aver raccontato in modo garbato, ricco di dettagli ed avvincente, la vita della piccola-grande diva, che va ad aggiungersi alla sua galleria di affascinanti ritratti di grandi della storia dello spettacolo.