Di: Maresa Galli

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Al Teatro Diana di Napoli, dal 30 ottobre al 10 novembre, in scena la celebre commedia degli equivoci “Taxi a due piazze”. L’autore inglese Ray Cooney la scrisse nel 1983, raccontando le vicissitudini e gli inganni di un tassista londinese bigamo. La pièce si ricorda in Italia per un successo incredibile grazie alla brillante interpretazione di un cast stellare: Johnny Dorelli, Paola Quattrini, Martine Brochard, Paolo Panelli e Toni Ucci, con la regia di Pietro Garinei. Negli anni, diversi gli adattamenti e allestimenti, come quello del 2002 per la regia di Gigi Proietti con Gianluca Guidi, con varie riprese. Di recente, Ray Cooney ha riscritto il testo per i tempi moderni, attualizzandolo in chiave femminile. Firma l’adattamento italiano Gianluca Ramazzotti, la regia Chiara Noschese, produzione Enfi Teatro di Michele Gentile. Questa nuova versione, un debutto mondiale, è ambientata a Roma. Un cast di livello allieta il pubblico del Teatro Diana con Barbara d’Urso nei panni di Livia, la tassista bigama, i due mariti, Mario (Franco Oppini) e Carlo (Giampaolo Gambi), Rosalia Porcaro nel ruolo della coinquilina amica e complice Stella. Completano il cast Barbara Terrinoni, Giampaolo Gambi, Gennaro Silvestro, Nico Di Crescenzo. Livia si districa tra due ménage familiari, due appartamenti in diversi quartieri romani. I turni di tassista le consentono la doppia e rocambolesca vita. Sfortunatamente per la donna, un incidente stradale la metterà nei guai costringendola a deporre a due commissariati di zona… Sarà costretta a rivelare la sua doppia vita all’amica Stella, una bravissima Rosalia Porcaro, perfetta nel ruolo di sodale che le tiene banco e cerca di aiutarla tra mille telefonate dei mariti, della polizia, dei carabinieri, dei giornalisti. La regia è ben costruita e gli attori sono tutti bravi benché si distinguano i perfetti tempi comici di Rosalia Porcaro, le sue battute interpretate con maestria, perfette per una commedia degli equivoci. Tanti applausi del pubblico, numeroso ad ogni replica per ritrovare un evergreen dal sapore nuovo e insieme vintage.