Di: Maresa Galli

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Alla Fondazione Eduardo De Filippo è stata presentata la XXVII Stagione del Teatro Elicantropo. “Mai – afferma il direttore Carlo Cerciello – prima di questi ultimi anni, avevamo vissuto un momento storico in un futuro così poco luminoso e improbabile. Immersi in un presente distopico, il Teatro Elicantropo prova ad andare controcorrente, ipotizzando ottimisticamente il proprio futuro”. Cerciello passa idealmente il testimone ad Aniello Mallardo, ex allievo oggi valente attore e regista, che ha trascorso sedici anni di formazione e di crescita nel teatro di vico Gerolomini. A Mallardo, quest’anno, spetta dunque la presentazione della stagione teatrale 2022/2023, che partirà giovedì 13 ottobre 2022. Proprio la formazione e il perfezionamento professionale per attori, punta di diamante dell’Elicantropo, gode del riconoscimento del Ministero. Da quest’anno, grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione Eduardo De Filippo, il laboratorio teatrale del Teatro presenta due giornate settimanali dedicate allo studio del grande drammaturgo, che si terranno nella sede della Fondazione, a Palazzo Scarpetta. “Dopo alcune coproduzioni con la Compagnia di Luca De Filippo – spiega Cerciello – abbiamo deciso di ampliare i corsi dei nostri laboratori anche all’approfondimento della figura di Eduardo. Non c’è futuro senza consapevolezza del passato”. Francesco Somma, direttore della Fondazione, parla del corso stabile per gli allievi dell’Elicantropo con i docenti Giuseppe Rocca e Antonio Sinagra.

La nuova Stagione, dedicata ai compianti Antonio Casagrande e Gianni Mattioli, è volta a riscoprire il senso del tragico, drammaticamente resettato dalle coscienze narcotizzate del tempo presente. Spazio alla drammaturgia e alla valorizzazione dei giovani talenti. Taglio del nastro, giovedì 13 ottobre (in scena fino al 30), con FaustIn And Out di Elfriede Jelinek, con Marina Bellucci, Mariachiara Falcone, Michela Galise, Serena Mazzei, per la regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo in collaborazione con Elledieffe e Fabbrica dell’Attore di Roma. Lo spettacolo è il primo del dittico Peep Tragedy – il tragico dal buco della serratura, realizzato nell’ambito del progetto triennale di Formazione, perfezionamento professionale e avviamento al lavoro, dedicato ad allievi ed ex allievi del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo. Elfriede Jelinek ha per protagonista la Margherita dell’Urfaust di Goethe, per raccontare la tragedia di Elisabeth Fritzl, segregata dal suo stesso padre per ventiquattro anni e costretta a un rapporto incestuoso che porterà alla nascita di sette figli. Insieme il testo denuncia la precarietà economica delle donne. Giovedì 17 novembre in scena La catena, di Giacomo Di Niro, con Patrizia Eger, Salvatore D’Onofrio, regia di Stefano Sarcinelli, una produzione di

Arteteca e Itinerarte. Il lavoro racconta l’incomunicabilità, i rapporti conflittuali di coppia. Da giovedì 24 novembre l’Associazione Culturale “I3atro” presenta 14 Wo(Man), spettacolo di e diretto da Paolo Vanacore, con Carmen Di Marzo. La protagonista è una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso tanti uomini. Apparentemente si tratta di un cambio di prospettiva – qui è la donna carnefice. In realtà anch’essa è vittima di dinamiche maschili. Giovedì 1° dicembre in scena L’inserzione, di Natalia Ginzburg, per la regia di e con Gabriella Cerino, presentato da Deep sea film. Completano il cast Peppe Celentano e Chiara Vitiello. Un testo sul mondo femminile, con la ricerca d’amore in un mondo cinico e spietato, sulla solitudine. Giovedì 8 dicembre Virus Teatrali, in collaborazione con Compagnia Teatro Insania, presenta Il bambino con la bicicletta rossa, voci da un rapimentoliberamente ispirato al “caso Lavorini”. Un drammatico fatto di cronaca analizzato in relazione agli anni di piombo, con maestria e bravura da Giovanni Meola, autore del testo e regista della pièce, con un bravissimo attore, Antimo Casertano. Da giovedì 15 dicembre Fondamenta Teatro presenta Quel “copione” di Shakespeare, ideato, interpretato e diretto da Vittorio Viviani, che interpreta e commenta le novelle italiane da cui Shakespeare ha tratto molte delle sue opere. Come un novello cantastorie, Viviani creerà un convivio ad ogni spettacolo, in un evento di teatro, letteratura, storia, arte, politica, antropologia.

Primo appuntamento di gennaio 2023, in scena da giovedì 5, (fino al 15), è con La nuova tonaca di Dio, di Jo Clifford, interpretato e diretto da Massimo Di Michele, presentato da Artisti Associati Gorizia. Il monologo è un processo a Dio che ha inventato le differenze di genere causando dolore, con tutte le derive possibili per colpevolizzare “i diversi”. Da giovedì 19 gennaio in scena Alluccamm, spettacolo pluripremiatodi e diretto da Luca Pizzurro, con Andrea Fiorillo, presentato da Ellegipì Teatro 20. Un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni, nella maternità negata ai “femminielli”, al mondo Lgbt, a chi vive in un corpo che non sente adeguato.

Da giovedì 2 febbraio (fino al 26), torna in scena Cassandra, di Christa Wolf, il secondo dei due spettacoli del dittico “peep tragedy”, con Cecilia Lupoli, per la regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo e Elledieffe. Cassandra viene dal passato o dal futuro, condannato a ripetere sempre gli stessi errori. Lei, alle mura di Micene, che richiamano il muro di Berlino, ripercorre tutta la sua esistenza e racconta le verità di una punk, spiata dagli spettatori. Giovedì 2 marzo in scena Edipus di Giovanni Testori, interpretato e diretto da Silvio Barbiero, presentato da MareAlto Teatro.Un lavoro che testimonia il binomio vita-teatro, ancora più evidente in questo terzo atto della trilogia degli scarrozzanti con un Edipo che si ribella al suo destino. Da giovedì 16 marzo in scena Città in blues, da Stefano Benni, James Joyce, Cléone e Marcella Vitiello, interpretato e diretto da Marcella Vitiello, presentato da Magazzini di Fine Millennio. Una partitura jazz che sgorga dalle sublimi note di Monk, Mingus, che si fonde con la drammaturgia. Omaggio a Leo De Berardinis, racconta, nel corpo/voce dell’attrice e regista, la poesia dell’esistenza ai margini. Giovedì 23 marzo Zerkalo presenta Circele origini, di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla, con Alessandra Fallucchi e la regia di Marcella Favilla. La celeberrima maga raccontata da Omero è qui una figura femminile con una dignità diversa, contemporanea, non solo femme fatale. Le fonti che hanno ispirato l’opera sono M.Miller e M.Atwood. Da giovedì 30 marzo in scena Pazienza ‘81-’83, scritto, diretto e interpretato da Margherita Romeo Messeri, presentato da Simposi del Mediterraneo, in collaborazione con Teatro Avamposto Numero Zero. A nudo fragilità e genialità del celebre fumettista. Anche Margherita Romeo Messeri è stata valente allieva dell’Elicantropo. Da giovedì 20 aprile in scena Tender Napalm, di Philip Ridley, presentato da V.A.N Verso Altre Narrazioni, con il patrocinio dell’INDA e dell’ADDA, con Federica Cinque, Alessandro Mannini, adattamento e regia di Simona De Sarno. Testo crudo, brutale, ripercorre il rapporto di un Uomo e di una Donna. La traduzione è a cura di Laura Leonessa, le musiche di Andrea Di Falco. Un bel lavoro collettivo presentato all’Ortyx Drama Festival. Gran finale, da giovedì 27 a sabato 29 aprile, con la consueta rassegna Oltre la linea, percorsi di danza contemporanea e altre arti, presentata da Itinerarte. Domenica 30 aprile VarcoAttivo & Akerusia Danza presentano Anna Cappelli (CanticOpera Assolo), testo originale di Annibale Ruccello, interpretato e diretto da Patrizia Eger; musiche dal vivo di Duilio Meucci.