Di: Maresa Galli

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Il Sovrintendente Stéphane Lissner, che il 1° aprile 2025 conclude il suo mandato, ha salutato durante una conferenza stampa, presso il Salone degli Specchi del Teatro di San Carlo, i giornalisti.

Questo il suo messaggio di saluto:

Gentili rappresentanti della stampa, è con profonda gratitudine e con un pizzico di emozione che mi rivolgo a voi oggi, al termine del mio mandato come sovrintendente del Teatro San Carlo – Sono stati anni intensi, segnati da grandi sfide ma anche da straordinari traguardi, resi possibili grazie al lavoro instancabile di un team eccezionale e alla passione di tutti coloro che ogni giorno contribuiscono alla vita di questo Teatro. Il mio incarico è iniziato in un momento drammatico per il mondo intero: la pandemia da Covid-19. In un contesto di grande incertezza, abbiamo fatto una scelta precisa e coraggiosa: il Teatro San Carlo non doveva fermarsi. Abbiamo garantito la continuità della nostra attività artistica con concerti all’aperto in Piazza del Plebiscito, portando la musica alla città, e con la creazione della piattaforma digitale “On – Il Teatro delle Culture”, attraverso la quale abbiamo reso accessibili spettacoli e concerti in streaming, mantenendo vivo il legame con il nostro pubblico. Abbiamo attivato corsi di formazione per il personale, evitando così il ricorso alla cassa integrazione e investendo sulle competenze di chi lavora nel nostro Teatro. Parallelamente, abbiamo dato impulso a nuovi progetti artistici e formativi, tra cui la nascita dell’Accademia di Canto Lirico. Abbiamo arricchito l’offerta culturale del Teatro San Carlo con l’istituzione di un Festival pianistico, che ha visto la partecipazione dei più grandi solisti del mondo, e con una Rassegna di musica da camera, volta a valorizzare le straordinarie risorse interne della nostra Orchestra. Un altro grande traguardo di questi anni è stato il progetto Officine San Carlo, un’importante iniziativa di rigenerazione urbana che ha trasformato un’area della città in un polo di formazione per i mestieri del teatro. Sul piano internazionale, abbiamo portato il nome del San Carlo oltre i confini nazionali, con tournée di successo a Praga, Parigi e Aix-en-Provence, consolidando il prestigio della nostra istituzione a livello mondiale.

Dal punto di vista gestionale, abbiamo sempre chiuso i bilanci in equilibrio, cinque anni di bilancio in pareggio. Abbiamo inoltre portato a termine importanti lavori di ristrutturazione del Teatro, assicurandone la piena agibilità dopo circa vent’anni. Il nostro impegno è stato costante anche sul fronte del personale: abbiamo siglato un accordo contrattuale che ha garantito un miglioramento delle condizioni dei lavoratori e un aumento degli stipendi, e raddoppiato l’organico del Corpo di Ballo, dando nuova linfa a un settore fondamentale per il nostro Teatro. Sul piano sociale, abbiamo promosso iniziative di grande valore come “Suoni senza barriere”, un progetto dedicato alle persone con disabilità, e il coinvolgimento di oltre 40.000 studenti attraverso il programma “Europa InCanto”, che ha avvicinato le nuove generazioni al mondo dell’opera. A livello artistico, questi anni hanno visto il Teatro San Carlo protagonista di produzioni di altissimo livello, con la presenza di grandi nomi della lirica e il riconoscimento del prestigioso Premio Abbiati per “Rusalka”. Nonostante le difficoltà del periodo post-pandemico, abbiamo inoltre registrato un significativo incremento degli incassi di biglietteria. Oggi, al termine di questa straordinaria avventura, voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo percorso: i lavoratori del Teatro, gli artisti, le istituzioni e, soprattutto, il nostro pubblico, che con il suo affetto e la sua partecipazione ha dimostrato quanto sia essenziale la cultura per la vita della nostra comunità. Lascio il Teatro San Carlo con orgoglio e con la certezza che il suo futuro sarà luminoso”.

Il sovrintendente ha curato parte della Stagione 2025-2026, assieme ad Ilias Tezempetonidis, coordinatore dell’area artistica, casting director e direttore dell’Accademia. Torneranno i grandi nomi in cartellone, ormai di casa al Lirico. Dal 1° aprile il San Carlo rimane senza sovrintendente e direttore artistico, in attesa di nuove nomine. “La politica – afferma Lissner – avrebbe dovuto già nominare il mio successore in modo che avremmo potuto lavorare insieme al passaggio delle consegne (…). La politica in Italia – lamenta il manager francese – è troppo dentro il mondo della cultura, e questa ingerenza è una fragilità”, sottolineando i conflitti tra Regione Campania e Comune di Napoli e le difficoltà di un teatro del Sud in confronto al resto d’Italia. “Siamo qui per ricordare alla politica cos’è il nostro lavoro e quanto sia importante la continuità”. Ringrazia ancora i lavoratori del Teatro, gli artisti, le istituzioni e, soprattutto, “il nostro pubblico, senza il quale non avremmo potuto fare quello che abbiamo fatto”. A Napoli, conclude Lissner, “ho trovato una famiglia, una squadra meravigliosa con la quale abbiamo realizzato progetti bellissimi. Mi piacerebbe che loro continuassero a lavorare senza di me”. Saluta con emozione e orgoglio, ricorda il grande lavoro svolto dalla direttrice Emmanuela Spedaliere e quello della squadra costruita in questi cinque anni.