Di: Maresa Galli

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Sabato 30 novembre 2024, alle ore 19, l’Auditorium Maria SS. del Buon Rimedio di Scampia ospiterà il concerto “Armonie Napoletane”, ideato e organizzato da Progetto Sonora. Protagonisti Adria Mortari e Gianni Lamagna, accompagnati dal Sonora Chamber Ensemble diretto dal M° Eugenio Ottieri. I due interpreti saranno affiancati sul palco dagli artisti Salvatore Biancardi (pianoforte), Vincenzo Gaudino (flauto), Giuseppe Lettiero (clarinetto e percussioni), Federico Maddaluno (mandolino), Gianfranco Scalzo (violoncello), Francesco Scelzo (chitarra) e Sandro Tumolillo (violino).

M° Ottieri, il 30 novembre gran finale del progetto che ha curato con il Comune di Napoli…

“L’evento conclude il percorso di laboratori e prove musicali realizzati nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Comune di Napoli per il progetto “Affabulazione”, un focus di spettacoli dal vivo nelle periferie. Come Progetto Sonora siamo già presenti da tempo nell’VIII Municipalità con le bande giovanili e tante attività formative. Abbiamo risposto al bando e proposto un evento che durasse nel tempo. Tre i laboratori messi in campo. Il laboratorio di Adria si è tenuto con i giovani della parrocchia sul lirismo di Di Giacomo e sull’impegno sociale di Viviani. I giovani studenti del Liceo musicale “Melissa Bassi”, che hanno partecipato al laboratorio interattivo sulla Canzone Napoletana a cura di Pasquale Scialò, aprono lo spettacolo. “NaCanzone Lab”, il percorso laboratoriale di tre incontri interattivi di Scialò, è stato un grande successo. Il repertorio è dedicato al periodo d’oro della canzone napoletana e spazia dai capolavori di Salvatore Di Giacomo alle opere teatrali di Raffaele Viviani, fino ai successi di E.A. Mario, Libero Bovio e Francesco Buongiovanni. In primis sono stati coinvolti i ragazzi delle classi del liceo musicale ma hanno partecipato tante persone del territorio. Il Melissa Bassi apre la serata con “La rumba degli scugnizzi” e brani per chitarra e mandolino. Con la “Chamber Orchestra”, composta da dieci elementi di cui molti giovanissimi, proponiamo classici di grande fruibilità. Gianni Lamagna e Adria Mortari interpoleranno i brani con piccoli testi, frammenti poetici e celebri canzoni: “’O guappo nnammurato”, “Era de maggio”, “Funiculì funiculà”, “Bammenella”, “Canzone ‘e sotto ‘o carcere”, composizioni di Roberto De Simone dai suoi Carmina Vivianea ma anche pagine di Schönberg, “Luna Nova” e poesie di Bovio. Una compilation del periodo d’oro della canzone napoletana e del teatro di Viviani”.

Lei ha tenuto il laboratorio di sonorizzazione visiva…

“Si, un laboratorio di sonorizzazione dalla dimensione del film muto, assieme a Salvatore Prezioso. Abbiamo sonorizzato il film “Assunta Spina” di Gustavo Serena, tratto dalla novella di Salvatore Di Giacomo. Hanno partecipato molti piccoli! Così con Salvatore lo abbiamo modulato sulla parte più tecnica, disegnando, registrando, montando infine con il software una favola musicale. Un mese di intenso lavoro per insegnare a realizzare una storia fino al suo montaggio”.

Prossimi progetti teatrali?

“Siamo concentrati sulla prosecuzione di “Contemporary Speech”, la rassegna musicale in collaborazione con la Casa del Contemporaneo che ora coinvolge Salerno. Come sempre, portiamo avanti il Teatro dei piccoli e la formazione di bambini e di docenti”.

Qual è il futuro delle orchestre, della musica da camera, della formazione musicale?

“Devo lamentare, negli ultimi tempi, uno spostamento verso quei generi musicali lontani dal lavoro d’insieme. Rap, trap…piacciono tanto ai giovani, forse anche come forma di protesta, ma conquistano la legittimità dell’attenzione del nostro tempo. Esiste diseducazione all’ascolto, ai grandi repertori e autori universali, ai capolavori assoluti, ghettizzati nei templi della musica. La musica che genera consenso gode di legittimazione istituzionale e i giovani vi aderiscono acriticamente. Ben vengano iniziative come questa del Comune di Napoli, un’apertura a nuove idee e all’ascolto di altra musica. Noi non profit resistiamo!”.