Di: Maresa Galli
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Si intitola “Tutta n’ata storia” il cartellone 2023 – 2024 del teatro Sannazaro che cita la canzone di Pino Daniele per raccontare il grande interesse che stanno suscitando la cultura e lo spettacolo napoletani da un po’ di tempo. “Ci siamo divertiti a giocare restando fedeli al nostro concetto di teatro in un costante racconto del territorio che non omologa la nostra scelta artistica, ma la rende unica, speciale” – affermano in conferenza Lara Sansone e Sasà Vanorio. “La nostra stagione, lontana dall’essere autoreferenziale e campanilista, intende celebrare il momento che sta vivendo la città – spiegano – Non a caso le due linee guida che ci contraddistinguono da qualche anno, la Tradizione e il Contemporaneo, con la prima che persiste e si invera e proietta nel secondo, vedranno coinvolte eccellenze del nostro territorio che ci danno lustro in Italia, in palcoscenico, alla regia, alla drammaturgia. Abbiamo disegnato un cartellone in cui grandi nomi popolari sono alle prese con baluardi della tradizione, ma sono anche presenti artisti che si misureranno con importanti testi contemporanei, per offrire un percorso artistico coerente ed originale”.
Taglio del nastro il 13 ottobre con Biagio Izzo, protagonista de “Il letto a tre piazze”. Tanti altri i big in cartellone: Carlo Buccirosso ne “Il vedovo allegro”; Massimiliano Gallo in “Stasera punto e a capo”; la corale “Festa di Montevergine” di Viviani, imperdibile appuntamento natalizio per la regia di Lara Sansone con una grande compagnia di tradizione; Maurizio De Giovanni è autore di “Mettici la mano”, portato in scena da Antonio Milo e Adriano Falivene, con la regia del compianto Alessandro D’Alatri. Ancora tradizione con il “Nuovo Cafè Chantant”, spettacolo di e con Lara Sansone e “Pierino e il lupo”, di Prokofiev, con Peppe Barra e l’Ensemble Spaccanota, direttore Giorgio Mellone.
Il contemporaneo apre con “La felicità” di Eric Assous, regia di Gianfelice Imparato, anche interprete con Alessandro D’Ambrosio. Dal racconto di Joseph Conrad è tratto il lavoro per la regia di Mario Gelardi, “I duellanti”, con Carlo Di Maro e Antonio Turco. Nando Paone interpreta “La lezione” di Ionesco, regia di Antonio Calenda; nel cast Daniela Giovanetti e Valeria Almerighi. In scena “Questione di famiglia”, di Carmen Di Marzo, per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, con Luigi Diberti, Ivan Castiglione, Carmen Di Marzio, Adriano Pantaleo. Luca De Fusco firma la regia di un grande classico di Pirandello, “Come tu mi vuoi”, con Lucia Lavia. Geppy Gleijeses, interprete e regista, con Lorenzo Gleijeses, sono i protagonisti de “Le cinque rose di Jennifer”, di Ruccello, che nel 2003 lo stesso Geppy portò in scena con grande successo al fianco di Gennaro Cannavacciuolo. “E.G.O. ovvero l’arte di essere felici”, con e per la regia di Mariano Lamberti e con Riccardo Pechini, va in scena con Lorenzo Balducci. Chiude il cartellone “Una donna sola”, di Dario Fo e Franca Rame, regia di Enrico Maria Lamanna, con Rosalia Porcaro.
Per il “Cantiere Sartoria”, tre grandi progetti. Si inizia con
“Weaving together”, tessitura collettiva multidisciplinare e multiculturale, condiviso tra artisti, professionisti del settore e partner di diverse nazionalità, organizzato per tappe di residenza creativa e professionale in paesi di diversa nazionalità. Si prosegue con “O beijo no asfalto” di Nelson Rodrigues, farà conoscere il celebre autore brasiliano grazie all’accordo di cooperazione scientifica e culturale internazionale tra il dipartimento degli studi europei, americani e interculturali dell’Università La Sapienza di Roma e il dipartimento di postlaurea in studi letterari dell’Universidade Federal di Minas Gerais. Il progetto è a cura di Anita Mosca ed Emilio Massa. E ancora n progetto a cura di Carlo Geltrude, da una drammaturgia di Carlo Galiero:
“Sky is different by the sea”, storia di Spartacus e Betta Splendens, storia di un pesce rosso e una combattente siamese che vivono in un acquario, tra tentativi di fuga e illusioni.
Per le “Prime di Settimana”: “Effetto Truffaut”, regia di Valerio Ruiz; “Pacchiello. Venditore ambulante di taralli caldi e di guai neri neri”, di Pasquale Ferro, con e per la regia di Roberto Capasso; “La ragione degli altri”, di Pirandello; “Geltrude”, di Fortunato Calvino, regia di Stefano Ariota; “Popera. Il Barbiere di Siviglia”, progetto e regia di Gianmarco Cesario; “Il nobile guardaporte”, di Roberto Del Gaudio.
E ancora musica classica, con l’Associazione Alessandro Scarlatti, e contemporanea, con la rassegna “I colori della musica” con tanti noti artisti.
Una Stagione variegata, importante, imperdibile, davvero per tutti i gusti.
“Nozze di sangue”, con Lina Sastri, regia di Lluis Pasqual, il 23 ed il 24 giugno 2023 al Teatro Grande di Pompei
“A spasso con la storia”: “Zingari” dal 17 al 25 giugno 2023 al Complesso Monumentale San Francesco delle Monache ad Aversa