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“NAPOLI, 11 LUGLIO 1982” IN SCENA AL TRAM SABATO 25 e DOMENICA 26 LA VITA DI TRE PROSTITUTE IN UN BAR DEL PORTOMENTRE L’ITALIA VINCE LA FINALE DEI MONDIALI:L’IRONIA AMARA DI UN LUOGO CHE SI ANIMA DI NOTTE

Sul palco Diego Sommaripa, Rossella Di Lucca, Chiara Cianciola,Martina Sionne e Silvio Fornacetti
“I mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita e scandiranno i tempi di quelli che verranno” da questa affermazione del giornalista sportivo Federico Buffa parte il viaggio di “Napoli, 11 luglio 1982”, spettacolo fuori cartellone in scena al Teatro Tram il 25 e 26 marzo. Sul palco Diego Sommaripa, Rossella Di Lucca, Chiara Cianciola, Martina Sionne e Silvio Fornacetti, che ne cura anche la regia ed è autore del testo insieme a Giovanni Meola.

In un bar del porto di Napoli, trascorrono le loro giornate le “Batterfly”, tre prostitute, ognuna dotata di personalissimi vizi e virtù: Lina, Tina e Gina ( questi i loro “nomi d’arte”). Lina, una prostituta psicologa, Tina, una ludopatica e Gina, la diva del marciapiede, hanno in comune il loro “pappone”, Ulisse, proprietario del bar. Sera dopo sera le Batterfly entrano nel bar e fanno rivivere quel luogo ormai desolato, abitato solo da vecchi marinai e loro clienti.

“Il mio personaggio è Ulisse – spiega Diego Sommaripa -. Un gestore di un bar del porto punto di ritrovo di 3 squillo. Ulisse per le tre ragazze è un fratello maggiore, cerca di ripulirsi da un passato torbido portando avanti con onestà l’attività… ma il passato è difficile da cancellare e può ritornare. Lo spettacolo è intenso, fatto di rapporti di silenzi, ma non disdegna i tratti di commedia, sono felice di farne parte con un ruolo che mi stimola e mi da modo di lavorare su una continua ricerca”.

“Ambientato nell’estate dell’ ’82, lo spettacolo si propone di raccontare la storia di chi non riceve risposta ad un grido solitario di aiuto disperato – racconta Silvio Fornacetti, che nello spettacolo interpreta Pasquale -. Pervasi da un sentimento di sconfitta, i nostri personaggi indossano una maschera beffarda, certi intimamente di star andando verso il loro personale fallimento. Ne deriva un testo ironico, allusivo e a tratti crudo che si propone di richiamare le atmosfere e le suggestioni degli anni ’80; un’ironia amara, dalla risata a denti stretti, che non sfocia mai nel fragore”.

“Io sono Gina, una diva-prostituita , una prostituta -diva, che cerca un posto fuori dall’invisibile senza troppi scrupoli. Dove la porterà la sua voglia di rivincita? Venite a scoprirlo il 25 e il 26 marzo al Tram!”. (Rossella Di Lucca)
“Io sono Tina, una prostituta ingabbiata nel gioco d’azzardo, in cerca di vita. Ogni sorriso, ogni passo, ogni cellula del suo corpo chiede riscatto. Quella notte del 1982, sarà decisiva anche per un invisibile come lei”. (Chiara Cianciola)
“La mia Lina ama coccolare i suoi clienti e assecondare le loro richieste, anche quelle più strane e inusuali. Ama starli a sentire ed essere la loro confidente. Sembra all’apparenza una persona spensierata, ma dei frammenti del suo passato, che non riesce a lasciarsi alle spalle, tornano ogni tanto a tormentarla”. (Martina Sionne)