Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Al Teatro Mercadante dal 18 al 23 gennaio
in scena l’imponente allestimento
diretto dal regista Federico Tiezzi de
Il Purgatorio
La notte lava la mente
di Mario Luzi
Una originale riscrittura della “cantica dell’amicizia e dell’arte”
ma soprattutto “della speranza”:
quella speranza di cui il nostro presente ha bisogno più di ogni altra cosa.
Da martedì 18 a domenica 23 gennaio andrà in scena al Teatro Mercadante l’allestimento firmato dal regista Federico Tiezzi de Il Purgatorio. La notte lava la mente, ovvero Dante secondo il poeta Mario Luzi. Uno spettacolo imponenteche dopo il successo riscosso al debutto al Teatro Grande di Pompei all’ultima edizione della rassegna estiva del Teatro Nazionale Pompeii Theatrum Mundi – un successo confermato lungo la tournée che ne è seguita – torna in scena a Napoli sul palcoscenico del teatro di Piazza Municipio.
Si tratta di unaoriginale riscrittura del Purgatorio dantesco che il regista Tiezzi commissionò nel 1990 a Mario Luzi (preceduta nel 1989 dalla riscrittura dell’Inferno affidata a Edoardo Sanguineti, seguite nel 1991 da quella del Paradiso per mano di Giovanni Giudici) a comporre una trilogia teatrale dedicata alla riscrittura scenica della Commedia dantesca, andata in scena integralmente a Cividale del Friuli la notte del 27 luglio 1991.
A distanza di trenta anni – in occasione delle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri – Federico Tiezzi riprende il progetto iniziando dal riallestimento, in modo del tutto nuovo, de Il Purgatorio perché è la “cantica dell’amicizia e dell’arte”. I personaggi sono musicisti, pittori e poeti, l’arte è ciò di cui si discorre, forse è una strada per la salvezza. Ma Il Purgatorio è anche “la cantica della speranza”: quella speranza di cui il momento storico presente ha bisogno più di ogni altra cosa, quella speranza che è volontà di un mondo diverso e anelito e movimento verso una migliore coscienza della realtà.
Nel Purgatorio, come scrive Luzi «esiste il tempo», nel Purgatorio splende lo stesso sole che illumina la terra abitata: e le notti succedono ai giorni, i tramonti alle albe, mentre le anime parlano della vita passata con la nostalgia e la dolcezza di personaggi beckettiani. Sembra di essere ancora nello spazio storico dell’uomo, sulla Terra, ma toccato dalla grazia divina che dà alla vita, nella sofferenza quotidiana, dolcezza e appunto speranza.
In questo luogo dove il tempo esiste (mentre nelle altre due cantiche c’è solo l’eternità della sofferenza o della beatitudine) il poeta, affaticato, può pensare di addormentarsi e di sognare.
Ed è la presenza dei sogni a fare una delle peculiarità di questa cantica, che si distende nella regia di Tiezzi come una grande seduta psicanalitica.
Scrive Tiezzi: «La visione del mondo e dell’uomo che ci si offre dalle pagine della Commedia, opera che contribuisce alla nascita della cultura europea, nel punto di snodo tra l’evo antico e quello moderno, è tra le più vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole capacità di abbracciare con l’umano tutta la realtà. Le radici della nostra cultura – filosofia, etica, estetica, politica, teatro – affondano nel poema».
«La poesia di Dante – continua il regista – coglie e tramanda lo spirito profondo di quella cultura nella quale l’Europa ancora attinge le ragioni interiori del suo stesso esistere. Con questo lavoro vorrei mostrare come Dante non sia solo il teologo, il moralista, il politico che negli anni di scuola ci è stato mostrato: ma anche l’appassionato ricercatore di quella che lui stesso chiama l’umana felicità, cioè la piena realizzazione dell’uomo».
Nelle scene di Marco Rossi, i costumi di Gregorio Zurla e le luci di Gianni Pollini, recitano Alessandro Averone, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Giampiero Cicciò, Francesca Ciocchetti, Martino D’Amico, Salvatore Drago, Giovanni Franzoni, Francesca Gabucci, Leda Kreider, Sandro Lombardi, David Meden, Annibale Pavone, Luca Tanganelli, Debora Zuin. I movimenti coreografici sono di Cristiana Morganti; il canto è di Francesca Della Monica.
Teatro Mercadante. Napoli, Piazza Municipio
18 > 23 gennaio
IL PURGATORIO
La notte lava la mente
di Mario Luzi
drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi
con Alessandro Averone, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta,
Giampiero Cicciò, Francesca Ciocchetti, Martino D’Amico, Salvatore Drago,
Giovanni Franzoni,
Francesca Gabucci, Leda Kreider, Sandro
Lombardi, David Meden, Annibale Pavone, Luca Tanganelli, Debora Zuin
scene Marco Rossi
costumi Gregorio Zurla
luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Cristiana Morganti
canto Francesca Della Monica
foto di scena Marco Ghidelli
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, Associazione Teatrale Pistoiese, Fondazione Teatro Metastasio, Compagnia Lombardi-Tiezzi
Durata dello spettacolo 2h e 15′ senza intervallo
Calendario delle rappresentazioni
18/01/2022 ore 21.00
19/01/2022 ore 17.00
20/01/2022 ore 17.00
21/01/2022 ore 21.00
22/01/2022 ore 19.00
23/01/2022 ore 18.00
Info: www.teatrodinapoli.it
Biglietteria: tel. 081.5513396 | e-mail: biglietteria@teatrodinapoli.it
“Ciccioni”, di Francesco Campanile, dal 14 al 16 gennaio 2022 al Teatro Sannazaro di Napoli
Lucia Mascino in “Smarrimento”, di Lucia Calamaro, dal 13 al 16 gennaio 2022 al Teatro Nuovo di Napoli