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Dal 17 al 19 dicembre 2021
Teatro Bellini
DIPTYCH – The missing door & The lost room
Peeping Tom – Physical Theatre
concept e regiaGabriela Carrizo, Franck Chartier
interpreti Konan Dayot, Fons Dhossche, Lauren Langlois, Panos Malactos, Alejandro Moya, Fanny Sage, Eliana Stragapede, Wan-Lun Yu
comunicazione Sébastien Parizel
company manager Veerle Mans
assistente alla creazione Thomas Michaux
musica originale Raphaëlle Latini, Ismaël Colombani, Annalena Fröhlich, Louis-Clément Da Costa, Eurudike De Beul
disegno luciTom Visser
scenografiaGabriela Carrizo, Justine Bougerol
costumi Seoljin Kim, Yichun Liu, Louis-Clément Da Costa
coordinamento tecnicoPjotr Eijckenboom (creation), Giuliana Rienzi
tecnici Bram Geldhof (lights), Tim Thielemans (sound)
stage management Johan Vandenborn (stage manager), Clément Michaux (stage assistant)
manager alla produzioneHelena Casas
produzione Peeping Tom
coproduzioneOpéra National de Paris, Opéra de Lille, Tanz Köln, Göteborg Dance and Theatre Festival, Théâtre National Wallonie-Bruxelles, deSingel Antwerp, GREC Festival de Barcelona, Festival Aperto / Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (Turin), Dampfzentrale Bern
Diptych: The missing door and The lost room è stato creato con il supporto di Tax Shelter of the Belgian Federal Government
distribuzione Frans Brood ProductionsOrari spettacoli:
Venerdì e sabato h. 20:30, domenica h. 18:00
Durata 55 min
Prezzi: a partire da 20€ – Under29 15€ migliore posto disponibile
Arriva al Teatro Bellini una delle compagnie di performers più originali del panorama internazionale, i Peeping Tom, con un dittico coprodotto dal Festival Oriente Occidente.
In scena un’opera angosciante e sublime, un vero e proprio thriller psicologico che scava nei labirinti della mente. La scenografia si fa partitura e i corpi degli interpreti note esplosive tra le sue righe.
In una grande stanza, fiocamente illuminata e con varie porte chiuse, un uomo è seduto su una sedia affianco a un tavolino. Per terra il cadavere di una donna. Un cameriere entra nella stanza e prende il corpo per le gambe, trascinandolo fuori. Poi rientra, per pulire il sangue che ha imbrattato il pavimento e il tavolo, ma più tenta di cancellare le tracce e più lo straccio continua a sporcarsi di sangue. Una scena che avviene in silenzio, accompagnata però da suoni angoscianti e rumori indecifrabili. Da subito, dunque, in sala si crea un’atmosfera di suspence, che inchioderà il pubblico alle poltrone per tutto lo spettacolo, catapultandolo in un vero e proprio thriller psicologico e surreale. Una scenografia colossale, e cinematografica, è l’allestimento scenico di Diptych, come cinematografici sono tutti gli allestimenti dei belgi Gabriela Carrizo e Franck Chartier, in arte Peeping Tom.
Creato tra il 2013 e il 2017 da Carrizo e Chartier per il Nederlands Dans Theater, Diptych è riallestito per la compagnia Peeping Tom, ed è composto da due parti: The Missing Door & The Lost Room (con debutto nazionale al festival Oriente Occidente).
Diptych è suspense e adrenalina. Tra le compagnie teatrali più visionarie e all’avanguardia del panorama mondiale, Peeping Tom trasporta il pubblico in una realtà parallela in cui si è letteralmente catapultati in un’atmosfera noir al limite dell’horror. Porte che sbattono e che rivelano l’ignoto, lunghi corridoi, figure angoscianti e ambigue che appaiono e scompaiono, il tutto su di un palcoscenico che si trasforma, letteralmente, nell’interno di un transatlantico.
Una compagnia tra le più visionarie della scena europea, dalla cifra linguistica iperrealistica, dove si fondono teatro e danza insieme ad incredibili scenografie. Un mix raffinato e ritmico in cui come in un vortice si incontrano e si scontrano, anche violentemente, tutte le relazioni umane, e nelle cui spire si fondono tempo e spazio, immaginazione e realtà.
Filo conduttore di entrambi, le tematiche del tempo, della memoria e della
premonizione. I protagonisti recitano infatti la loro stessa finzione. Sono
stravaganti, sono anime perse nel tempo e nello spazio, spinti dai propri
desideri più reconditi e spesso alla spasmodica ricerca dell’altro. La messa in
scena è una carrellata di illusioni e amori perduti, un vagabondaggio nella
mente le cui proiezioni sono vere e proprie distorsioni della realtà. Il tutto
avvolto in un’atmosfera opprimente, con toni da umorismo nero, nella quale
riaffiorano paure primordiali. La scenografia – come sempre accade nei lavori
di Peeping Tom – è fondamentale alla drammaturgia e complice dell’aspetto
illusorio delle vite dei personaggi con le sue porte e le sue stanze surreali.
Un affresco dei desideri inconsci e delle utopie di ciascuno che paga tributo
al cinema enigmatico e seduttivo di David Lynch.
“A che servono questi quattrini”, regia di Andrea Renzi, dal 26 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022 al Teatro San Ferdinando di Napoli
“A puteca de’ suonne perdute”, dal 17 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 al Teatro Tram di Napoli