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Finalmente Teatro!
Il 12 maggio il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
riapre le porte al pubblico e programma i nuovi spettacoli
realizzati nel corso di questi lunghi mesi di chiusura
«Si chiama “riapertura” ed è giusto festeggiare con tutti gli onori che merita l’incontro di attori, testi e registi con il pubblico dopo questo lunghissimo periodo di chiusura dei teatri, ma in realtà il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale non ha mai chiuso la sua attività, almeno non nel senso del lavoro teatrale, della produzione di spettacoli, e della progettazione culturale».
E’ quanto rimarca il direttore Roberto Andò in vista della riapertura dei teatri consentita dallo scorso 26 aprile nelle regioni del paese in “zona gialla”.
«Una intensa progettazione culturale – sottolinea ancora il direttore – che conferma il ruolo e le funzioni pubbliche del Teatro Nazionale a favore del territorio, della comunità degli artisti, delle maestranze, come testimoniano i dati e i numeri riferiti al periodo».
Tra produzioni e coproduzioni i titoli messi in scena sono stati 11, di cui 7 gestiti dal Teatro di Napoli (ovvero Spacciatore. Una sceneggiata, La vita nuda, Hospes-itis, Il sorriso di San Giovanni, Il filo di mezzogiorno, L’ultimo nastro di Krapp) e 4 dai partner di coproduzione (ovvero Pupo di zucchero, Occhi gettati, Padri e figli, Solaris).
Per le produzioni e coproduzioni sono stati impiegati oltre 200 scritturati tra artisti, collaboratori e tecnici. I 40 dipendenti (38 a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato) hanno svolto 0 ore di cassa integrazione. Sono state effettuate complessivamente più di 10.000 giornate lavorative.
In questi mesi di chiusura il Teatro nazionale ha mantenuto – implementando via via i necessari supporti tecnologici e digitali – il contatto col suo pubblico in altre forme, con un riscontro di assoluto successo, come è accaduto per la messa in onda su Rai5 di Piazza degli Eroi con la regia di Roberto Andò lo scorso gennaio, o per gli spettacoli trasmessi in streaming sulle piattaforme social, promossi attraverso video documenti, come il film di Lucio Sorrentino Prenditi cura di me, o il dietro le quinte dello spettacolo Spacciatore. Una sceneggiata di Andrej Longo e Pierpaolo Sepe con la regia dello stesso Sepe, in collaborazione con Mad Entertainment.
Sarà proprio lo spettacolo Spacciatore. Una sceneggiata, scritto da Andrej Longo e Pierpaolo Sepe con la regia di Pierpaolo Sepe, produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, ad inaugurare questa nuova fase della Stagione. Andrà in scena al Teatro Mercadante da mercoledì 12 maggio a domenica 23.
Allestito al Teatro San Ferdinando lo scorso mese di novembre, (sarebbe dovuto andare in scena a dicembre), Spacciatore è una variazione sui temi classici della sceneggiata, e si sofferma in particolare sul concetto di legalità. Protagonisti sono due ragazzi innamorati, una studentessa e, appunto, uno spacciatore. In scena Mariachiara Basso, Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Roberto Del Gaudio, Daniela Ioia, Stefano Miglio, Daniele Vicorito. Le musiche e le canzoni dello spettacolo sono di Francesco Forni; le scene di Francesco Ghisu; le luci di Luigi Biondi; i costumi di Gianluca Falaschi.
Contemporaneamente, saranno in tourneè altre produzioni del Teatro di Napoli come il nuovo spettacolo di Mario Martone tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza, Il filo di Mezzogiorno, adattato da Ippolita di Majo, con protagonisti Donatella Finocchiaro nel ruolo di Goliarda Sapienza e Roberto De Francesco in quello dello psicoanalista Ignazio Maiore, il cui debutto nazionale è previsto al Teatro Verga di Catania, l’11 maggio, con repliche fino al 16, e a seguire a Roma, al Teatro India, dal 20 al 29 maggio, e a Milano, al Teatro Franco Parenti, dal 1 al 6 giugno e Solaris, lo spettacolo che Andrea De Rosa ha tratto dal racconto omonimo che ispirò il memorabile film di Andrej Tarkovski, in prima nazionale il 30 aprile al Teatro Gustavo Modena di Genova, in scena fino al 9 maggio.
Il 26 maggio, al Teatro Mercadante, verrà proiettato La vita nuda, un esperimento di video-teatro che il regista e attore Alfonso Postiglione ha ideato e realizzato ispirandosi dalle novelle di Luigi Pirandello, realizzato in collaborazione con Mad Entertainment. Ancora su questo fronte produttivo e di ricerca si colloca Il Sorriso di San Giovanni, firmato da Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi, un progetto che crea un ponte tra cinema e teatro, con interpreti come Claudio Di Palma e Giovanni Esposito, realizzato in collaborazione con Perdido Film.
Nell’ambito della collaborazione con il Campania Teatro Festival 2021, il teatro di Napoli coproduce tre spettacoli che andranno in scena a giugno all’interno della rassegna: La morte della fanciulla, di Ariel Dorfman, con la regia di Elio De Capitani, il 12 e 13 giugno al Cortile della Reggia a Capodimonte; Dov’è la vittoria, testo di Ferro, Martino, Postiglionecon la regia di Giuseppe Maria Martino, il 12 giugno al Giardino Paesaggistico di Porta Miano a Capodimonte; Blumunn diMarina Confalone, con la regia di Francesco Zecca, interpretato dalla stessa Marina Confalone, e da Lello Giulivo e Giovanni Scotti, il 18 e 19 giugno al Casino della Regina a Capodimonte.
Tra i progetti speciali messi in cantiere in questi mesi dal Teatro di Napoli c’è anche Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, giunto alla sua quarta edizione. Il progetto a cura di Carte Blanche-Centro Nazionale Teatro e Carcere, è nato quattro anni fa come esperimento pilota allo scopo di esportare l’esperienza trentennale e il modello operativo della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo, con cui il Teatro di Napoli ha avviato una collaborazione anche su Arrevuoto. Per Aspera ad Astra ha come finalità la promozione di iniziative culturali e di ricerca artistica all’interno degli istituti penitenziari attraverso azioni e percorsi di formazione professionale che diano valore alla cultura, e in particolare al teatro, nonché alle arti e ai mestieri propri dell’attività teatrale. Il Teatro di Napoli entra nella rete nazionale operando nel carcere minorile di Nisida, con due esperienze artistiche molto attive sul territorio: Puteca Celidonia e Manovalanza teatro.
Il progetto è sostenuto da ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa), e coinvolge 14 realtà teatrali e 11 Fondazioni bancarie fra cui Fondazione con il Sud.
Dal mese di maggio il Teatro San Ferdinando ospiterà una sezione delle attività del progetto Si può!, selezionato e finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Si può! intende generare e fomentare la crescita della partecipazione comunitaria attraverso la frequentazione dei luoghi individuati come “luoghi salvi”.
La collaborazione con il Teatro Stabile / San Ferdinando e la Fondazione De Filippo rappresenta una ulteriore occasione culturale per il territorio in un’ottica di empowerment locale rafforzando l’affezione verso un luogo con una storia da sempre riconosciuta molto attenta alle fasce deboli della città.
Un altro progetto creato dal Teatro nazionale di Napoli in questi mesi di crisi è il Premio Leo de Bernardinis, rivolto alle compagnie e agli artisti under 35 campani. Dei 69 progetti pervenuti ne sono stati preselezionati 14 per la seconda fase di selezione dal vivo, attraverso la presentazione al Ridotto del Mercadante di un estratto di 10 minuti. Di questi la giuria ne ha scelti 3 a cui è stato assegnato il premio di produzione di 30.000 euro ciascuno, con l’assegnazione di una menzione della giuria.
La Scuola di recitazione dello Stabile diretta da Renato Carpentieri ha continuato le attività dei suoi corsi per 4 mesi in Dad (Didattica a Distanza) e 2 mesi attraverso lezioni in presenza. I corsi sono stati frequentati da 20 allievi attori dell’ultimo anno, affidati a 11 docenti.
Infine, in questi mesi di chiusura, il Teatro Nazionale ha ideato e realizzato una rivista semestrale, Perseo, che offrirà strumenti e riflessioni sul destino del teatro dopo la pandemia. Diretta da Roberto D’Avascio, Perseo nel numero zero in uscita offre un focus sul Teatro interrotto con interventi, tra gli altri, di Thomas Osthermeier, Claudio Longhi, Giorgio Barberio Corsetti, Emma Dante, Toni Servillo e vari approfondimenti sugli spettacoli in cartellone. Perseo è edita da Marotta e Cafiero editori srl.
Ai primi di maggio aprirà il botteghino per la vendita degli spettacoli del prestigioso cartellone di Pompei Theatrum Mundi realizzato in collaborazione con Parco Archeologico di Pompei e Campania Teatro Festival che prevede: Resurrexit Cassandra, testo di Ruggero Cappuccio, regia di Jan Fabre, con Sonia Bergamasco; Il Purgatorio La notte lava la mente, di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi; Pupo di zucchero, liberamente ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, testo e regia di Emma Dante; Quinta stagione di Franco Marcoaldi, diretto e interpretato da Marco Baliani, scena di Mimmo Paladino; e La Cerisaie (Il giardino dei ciliegi) di Anton Cechov, regia di Tiago Rodrigues, con Isabelle Huppert), in programmazione dal 24 giugno al 25 luglio, culmine dell’attività estiva del Teatro Nazionale e ponte per la ripresa a pieno regime delle attività nel prossimo settembre.
Informazioni sulle biglietterie e l’acquisto degli ingressi:
i biglietti per lo spettacolo Spacciatore, in scena dal 12 al 23 maggio al Teatro Mercadante, sono già in vendita online sul sito del teatro www. teatrodinapoli.it, e da martedì 11 maggio lo saranno anche presso la Biglietteria del Mercadante in Piazza Municipio.
Per i cinque spettacoli previsti al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei per la rassegna Pompei Theatrum Mundi 2021 dal 24 giugno al 25 luglio, i biglietti saranno in vendita online da venerdì 7 maggio e da martedì 11 maggio anche presso la biglietteria del Mercadante.
Per ogni informazione è a disposizione il numero 338.2838931 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 e l’indirizzo e.mail biglietteria@ teatrodinapoli.it.
Lo spettacolo Spacciatore, una sceneggiata andrà in scena tutti i giorni alle 19.00, e il giovedi e la domenica alle 18.00. La durata è di 2 ore.
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