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Exit Strategy
20 febbraio – 21 marzo 2021
una mostra diffusa visibile h24 a cura di Lucas Memmola
coordinamento Matteo Mirra.con:Mary Baldassarre, Clarissa Baldassarri, Andrea Bolognino,
Dafne y Selene, Collettivo DAMP, Carmela De Falco, Lucas Memmola, Serena Petricelli, Gabriella Sicilianopresso:Cinema Arcobaleno, Teatro Augusteo, Teatro Diana, Cinema Filangieri,
Cinema Plaza, Teatro Sannazzaro, Teatro Totò, Cinema Vittoria NAPOLI
Nove giovani artisti napoletani in otto cinema e teatri chiusi della città. Una forma di risposta al momento delicato e critico delle arti e della società. Una operazione su larga scala per proporre un dialogo tra la città e la sua più recente generazione di artisti.
Dal 20 febbraio al 21 marzo 2021 otto cinema e teatri napoletani presentano nei loro spazi esterni un progetto corale realizzato da nove tra i più giovani e promettenti esponenti della scena artistica napoletana, in un progetto a cura di uno di loro, Lucas Memmola con il coordinamento di Matteo Mirra.
Il risultato è una costellazione di opere visive che, con coerenza, attraverserà la città nei suoi differenti rioni e le sue diverse altezze, per proporre un dialogo sul presente di questo momento complesso tra pandemia e crisi d’identità di una civiltà, utilizzando le facciate di spazi culturali ancora chiusi. Una azione profondamente contemporanea di rielaborazione di luoghi e di significati per realizzare una mostra fruibile h24 che vada incontro al pubblico in uno dei luoghi ancora attraversabili senza limitazioni: la strada.
«La lunga stagione della pandemia – spiega l’artista-curatore – ha allontanato le persone dai propri amici, spesso dal lavoro e anche dalla produzione culturale che, forse, in un momento come questo, avrebbe potuto aiutarci ad interpretare un presente di inedita complessità. Le opere d’arte, infatti, sono una coscienza collettiva da interrogare e con cui dialogare costantemente».
Per questo nasce il progetto Exit Strategy: per fare in modo che le restrizioni che ancora impongono l’impraticabilità di certi luoghi vitali per la cultura, non fermino la produzione e lo scambio delle idee e delle visioni. «E se alcuni spazi sono proibiti – prosegue Memmola – forse è necessario inventarne degli altri o, meglio ancora, rielaborarne alcuni esistenti. Le vetrine dei locali chiusi, infatti, sono di per sé luoghi espositivi, superfici pensate per comunicare». Ed è lì che le opere pittoriche, fotografiche e video saranno esposte.
Precipitare l’arte nella strada, nella realtà del quotidiano, come esperienza inattesa, è qualcosa di estremamente contemporaneo, già nella ricerca dei più grandi artisti del XXI secolo. Stavolta l’obiettivo che vede insieme giovani artisti visivi e sale per lo spettacolo è duplice. Da una parte si vuole dare l’occasione agli artisti che in questo anno hanno lavorato e condotto le proprie ricerche senza sosta – spesso affrontando i difficili temi attuali – di ricostituire il dialogo naturale con il pubblico a cui le loro opere sono primariamente rivolte. Dall’altra si intende dare un segnale del fatto che, anche se limitato dalle leggi speciali imposte dalla circostanza storica, chi produce cultura non è scomparso dalle città e dalle comunità e continua con energia e vitalità a creare immaginari, porre domande, proporre strategie di uscita dalla crisi.
La mostra/progetto nasce da un periodo di confronto tra gli artisti che hanno deciso di indagare attraverso diverse declinazioni ciò che è emerso nell’ultimo anno nella percezione e nella sensibilità delle persone e di loro stessi. «Abbiamo scelto di indagare assieme vari aspetti di questo anno di pandemia, – conclude il curatore – la minaccia, la reclusione, il tempo sospeso, ma anche la voglia di ribellione alla passività». Tutte le opere montate nelle vetrine delle sale che hanno aderito all’iniziativa e l’hanno organizzata vanno a creare una grande mostra collettiva, diffusa su tutto il territorio della città.
La mostra sarà visitabile h24 e senza restrizioni – a prescindere dalla possibilità che la regione possa registrare cambi di colore – grazie ad un’idea di format che cerca di interpretare con intelligenza le condizioni attuali.
Gli Artisti e le Sale
Lucas Memmola (Bari, 1994) – Cinema Arcobaleno – via Consalvo Carelli, 13
Dafne y Selene (Napoli, 1993) – Teatro Augusteo – piazzetta Duca d’Aosta, 263
Serena Petricelli (Napoli, 1989) – Teatro Diana – via Luca Giordano, 64
Gabriella Siciliano (Napoli, 1990) – Cinema Filangieri – via Gaetano Filangieri, 43
Collettivo DAMP e Carmela De Falco (Avellino, 1994) – Cinema Plaza – via Michele Kerbaker, 85
Clarissa Baldassarri (Civitanova Marche, 1994) – Teatro Sannazzaro – via Chiaia, 157
Mary Baldassarre (Avellino, 1993) – Teatro Totò – via Frediano Cavara, 12
Andrea Bolognino (Napoli, 1991) – Cinema Vittoria – via Maurizio De Vitto Piscicelli, 8/12
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