Di: Maresa Galli
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Presentata al Museo Madre “On the road – Tutte le strade portano a teatro”, ottava stagione del Nuovo Teatro Sanità. Il programma, che si snoda da settembre a dicembre 2020, ha richiesto “la capacità di ripensare, a livello organizzativo e produttivo, l’attività del teatro”, come spiega il direttore, Mario Gelardi che, con il collettivo artistico ntS’, sarà ospitato dal Museo Madre, dal Teatro Bellini, dalla Fondazione di Comunità San Gennaro che mette a disposizione laBasilica di Santa Maria della Sanità, dove andrà in scena il progetto coprodotto con il Teatro di Napoli.
“Siamo partiti senza risorse e siamo riusciti ad andare avanti, creandone – spiega Gelardi costretto, come tutti, a fare i conti con il Covid-19. – L’unico posto dove avremmo potuto continuare la nostra attività senza problemi era per strada – afferma il drammaturgo, regista e scrittore – così ci sentivamo privati del nostro teatro e del nostro lavoro: “per strada”. Da questa sensazione nasce il titolo della stagione. Ma siamo stati fortunati, perché realtà più solide della nostra ci hanno accolto per favorire il prosieguo della nostra crescita culturale. Anche noi, soprattutto, nella seconda parte di stagione, cercheremo di restituire quanto ricevuto, permettendo ad alcune giovani compagnie di fare residenza nel nostro teatro. Questo scambio ha portato i percorsi di molte realtà grandi e piccole – che probabilmente sarebbero andate ognuna per la propria strada – ad incontrarsi e ad incrociarsi, in un produttivo scambio di risorse materiali e culturali, che è in fondo, un modello di mutuo sostegno messo in atto dalla città. A dimostrazione che il teatro, a Napoli, è un’unica grande comunità”.
Il Museo Madre, dal 18 al 20 settembre, ospita “Biografie di artisti sconosciuti”, lavoro nato dalla collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee della Regione Campania. Ideato da Gelardi, è stato realizzato con gli allievi del laboratorio di drammaturgia, immaginato per lo spazio museale. L’opera, a cura dei giovani drammaturghi di “Dramma Lab”, è una ricostruzione di biografie e dialoghi di fantasia tra gli artisti le cui opere impreziosiscono le stanze del Madre. Le vite possibili sono interpretate da Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Ciro Burzo, Gaetano Migliaccio, Salvatore Nicolella, Enrico Pacini, Carlo Vannini, Chiara Vitiello.
Alla Basilica di Santa Maria della Sanità, dal 13 al 18 ottobre andrà in scena “‘A freva – La peste al Rione Sanità”, per la regia di Mario Gelardi, spettacolo coprodotto con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Il lavoro è ispirato al celebre romanzo “La peste”di Albert Camus, nella riscrittura di Mario Gelardi e Fabio Pisano, e contemporaneamente dal mondo cambiato dal Coronavirus. In una città isolata dal resto del mondo si diffonde una terribile febbre alla quale i cittadini si rassegnano. Un monito a ritrovare la solidarietà, unica speranza di salvezza. In scena Simone Borrelli, Michele Brasilio, Ivan Castiglione, Agostino Chiummariello, Paolo Cresta, Carlo Geltrude, Davide Mazzella, Gaetano Migliaccio, Alessandro Palladino, Beatrice Vento.
Dal 29 ottobre al 13 dicembre, il Nuovo Teatro Sanità approda al Piccolo Bellini, per partecipare al “Piano Be”, la programmazione del Teatro Belliniche offre un’opportunità alle piccole realtà teatrali. Grazie al Teatro di via Conte di Ruvo il collettivo ntS’ e il Teatro Civico 14 di Caserta, che ne hanno avuto in gestione gli spazi per due mesi, i due teatri hanno potuto continuare il loro prezioso lavoro.
La Stagione del Nuovo Sanità ha in programma 12 titoli (fino al 30dicembre), di cui quattro presentati dal collettivo nts’. Taglio del nastro il 29 ottobre con “Quattro uomini chiusi in una stanza”, di Mario Gelardi, con Ivan Castiglione, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca, Alessandro Palladino.Lo spettacolo, in scena fino al 1 novembre, è un lavoro che indaga il dramma delle morti di Stato.
Dal 12 al 15 novembre andrà in scena “La Vacca”, favola neorealista di Elvira Buonocore, con Vincenzo Antonucci, Anna De Stefano, Gennaro Maresca, anche regista dello spettacolo. Dal 26 al 29 novembre sarà la volta di “Plastilina”, dell’autrice catalana Marta Buchaca, interpretato da Teresa Saponangelo e Ivan Castiglione, con Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Giampiero De Concilio, Arianna Iodice; regia di Mario Gelardi. Il lavoro, che ha debuttato con successo al Napoli Teatro Festival Italia 2020, rientra nel progetto “Rua Catalana”, che ha portato a Napoli tre testi spagnoli nella traduzione di Enrico Ianniello. Dal 10 al 13 dicembre in scena “BI – Fratelli”, lavoro tratto dal racconto “Due fratelli” di Bernardo Atxaga, adattato da Mario Gelardi; interpreti Arianna Cozzi, Carlo Geltrude, Alessandra Mantice, Salvatore Nicolella ed Emanuele Valenti, che ne cura anche la regia.
Il Nuovo Teatro Sanità, in questa prima tranche, ospiterà solo tre eventi nella sala di piazzetta San Vincenzo. Non poteva mancare la danza contemporanea: dal 23 al 25 ottobre in scena “Dancecrossing | Modelli Di Mobilità Culturale”,di Movimento Danza. Dal 20 al 22 novembre saràla volta di “Senza Sangue”, scritto e diretto da Diego Maht, con Sara Guardascione, Gaetano Migliaccio, Enrico Pacini. Dal 4 al 6 dicembre andrà in scena “Questa lettera sul pagliaccio morto”,testo e regia di Davide Pascarella, interpretato da Paola Senatore. Lo spettacolo inaugura il progetto di residenze teatrali per giovani compagnie, che il Teatro ospiterà dal prossimo gennaio, mettendo a disposizione il proprio spazio e un piccolo supporto per i giovani protagonisti del teatro che verrà. La seconda parte di Stagione si intitola proprio “Guest in Sanità”: “guest” nel senso di ospitalità e di ospite illustre. Il Teatro ripropone uno scambio culturale ed esperienziale tra giovani e noti artisti, vera linfa per il territorio, come dimostra l’ospitalità offerta allo scultore Jago e agli street artist Tono Cruz e Mono Gonzalez che creano opere site specific ispirate dal Rione Sanità per restituire, attraverso l’arte partecipata, speranza e bellezza ai luoghi, una nuova visione possibile.
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