Di: Sergio Palumbo
Tempo di lettura stimato: 2 minuti
“Le canzoni sono pillole che servono a curare l’anima”. Non per niente Tony Tammaro, al secolo Vincenzo Sarnelli, figlio d’arte di Egisto Sarnelli, si autodefinisce “antidepressivo naturale senza effetti collaterali”. Le sue canzoni sono vere e proprie pillole di buonumore che da più di trent’anni divertono il suo pubblico, sin da quella “Prima cassetta di musica tamarra” del 1989 che diede grande notorietà a quell’ex venditore di enciclopedie che lavorava per una nota libreria napoletana e che la sera si esibiva in locali napoletani con le sue canzoni. Ci volle solo mezz’ora per incidere, tutto d’un fiato, il primo album, che ben presto fece il giro di quasi tutti gli stereo napoletani, complici le famose cassette “Mixed by Erry” che spopolavano sulle bancarelle della città partenopea. Ben presto “Patrizia”, “Il parco dell’amore”, “Il rock dei tamarri” e gli altri brani di quel primo album diventarono delle hit che riecheggiavano ovunque, in Campania ma non solo. Etichettato talvolta, ingiustamente, come cantante “trash”, forse ingabbiato nel personaggio del cantante di musica tamarra, Tony Tammaro, nel corso degli anni, ha dimostrato di essere molto di più di un fenomeno passeggero, tanto da essere sempre richiestissimo nelle sue amate feste di piazza ed i suoi dischi sono sempre amati da un pubblico plurigenerazionale che ne ha potuto apprezzarne negli anni l’evoluzione compositiva, con musiche e arrangiamenti sempre più raffinati, testi rigorosamente in rima dove non manca mai l’ironia e talvolta la satira, senza mai cadere nella volgarità.
Se tanto si sa dell’artista Tony Tammaro, molto meno si sa dell’uomo Vincenzo Sarnelli che si cela dietro il personaggio, ma finalmente, grazie al libro scritto a quattro mani con Ignazio Senatore, si possono scoprire tanti aspetti interessanti e spesso sconosciuti. Partendo da una semplice intervista, Tony Tammaro ed Ignazio Senatore hanno ben presto capito che c’era abbastanza materiale per dare forma ad un libro davvero interessante, dove si raccontano aneddoti e riflessioni su aspetti spesso inediti della vita di Tony Tammaro, del suo processo creativo, di come sono nati i suoi brani più famosi, di come la pensa su tanti aspetti della musica e della vita in generale e quali siano le sue influenze artistiche. Nel libro sono riportate curiosità interessanti sui tanti progetti artistici di Tony Tammaro, che oltre alla musica hanno spaziato dalla radio alla televisione, dalla scrittura al cinema, sempre con un occhio attentissimo alla realtà che lo circonda e con una capacità unica di raccontarla in modo originale e divertente.
In appendice al libro troviamo la discografia di Tony Tammaro e i testi delle canzoni più amate dal pubblico e quelle più amate dal suo autore, tra le quali spicca “Il tricheco”, tagliente satira del mezzo televisivo che già da sola basterebbe a sgombrare il campo da quell’odiosa etichetta “trash”, che, c’è da giurarci, non può che essere stata attaccata a Tony Tammaro da qualcuno che non ne ha mai sentito neanche mezza canzone.
Il libro è completato da un’avvincente galleria di fotografie che immortalano Tony Tammaro in vari momenti della sua vita, sia personale che artistica, a partire da quella dei primi anni ’60 del bimbo dal viso vispo davanti ad una vecchia radio fino a quella davanti ad una fetta d’anguria (“‘A gente fanno tanto ‘e signure”…), scattata nel 2019 in una gelateria di Sorrento che ha dato il suo nome ad un gelato.
Link: il sito di Graus Edizioni – www.grausedizioni.it
Seconda settimana di Teatro di cortile, dal 30 giugno 2020 a Palazzo Firrao Napoli
Secondo appuntamento dell’Aperitivo Artistico a Palazzo Venezia Napoli, il 3 luglio 2020