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Sul canale Youtube dello Stabile
a disposizione del pubblico gli spettacoli che hanno segnato le sue Stagioni:
si inizia con ‘NZULARCHIA di Mimmo Borrelli con la regiadi Carlo Cerciello
Prosegue l’attività del Teatro Stabile di Napoli sui social in questi giorni di forzata e necessaria sospensione delle atiività di contrasto al coronavisus.
Per il suo pubblico e per quanti vorranno, da casa, è disponibile sul canale Youtube (TeatroStabileNapoli) la visioni integrale dello spettacolo ‘NZULARCHIA, di Mimmo Borrelli – Testo vincitore della 48a edizione del Premio Riccione per il Teatro, regia di Carlo Cerciello, con Peppino Mazzotta, Pippo Cangiano, Nino Bruno. Scene di Roberto Crea, costumi di Antonella Mancuso, musiche di Paolo Coletta, luci di Cesare Accetta, suono di Hubert Westkemper.
Lo spettacolo, che rivelò al grande pubblico, alla stampa nazionale e agli operatori il talento di Mimmo Borrelli, debuttò al Teatro Mercadante, con il pubblico disposto sul palcoscenico del teatro, il 20 marzo del 2007, su produzione del Teatro Stabile di Napoli.
Così la stampa sullo spettacolo:
“La regia ispirata di Carlo Cerciello sul palcoscenico del Teatro Mercadante ne fa uno spettacolo-capolavoro in un’incredibile scena di Roberto Crea che avvicina ai cento spettatori, in uno spazio raccolto sotto alle loro file di poltrone, il lussureggiante monologo con molte voci del bravissimo Peppino Mazzotta, galleggiante tra i rifiuti, mentre dal bianco lunghissimo lenzuolo che pende dall’alto sbucherà il piccirillo mai nato ma vitale del quindicenne Nino Bruno dall’impressionante naturalezza, tra le musiche centellinate e ritornanti di Paolo Coletta e un minaccioso urlio che viene dall’esterno.” (Franco Quadri, «La Repubblica», 26 marzo 2007).
“Scavando le parole, si coglie il ritmo incalzante di questa discesa nel profondo, la sua tensione allucinata, la lucida costruzione dello spettacolo diretto da Carlo Cerciello, che ribalta suggestivamente gli spazi del teatro. […] Bravo Peppino Mazzotta, bravo il giovane Nino Bruno, bravissimo Pippo Cangiano, il truce genitore. Quanto all’autore, se ai suoi esordi ha un immaginario verbale così forte, dove potrà arrivare maturando?”. (Renato Palazzi, «Del teatro», 13 aprile 2007).
“È come una ascesa agli inferi del significato, il viaggio che sulla parola compie Gaetano il protagonista di‘Nzularchia, appena presentato nella sala grande del Mercadante come produzione dello stabile napoletano. […] Con un andamento a spirale che a tratti può far sbandare il percorso conoscitivo, il testo fruga furiosamente nelle pieghe della lingua e della coscienza. […] Cerciello dà al testo una dimensione di torrido spessore, anche grazie all’intelligenza e alla bravura di Peppino Mazzotta che del testo sorregge l’impalcatura. A fianco a lui la vitalità di Pippo Cangiano e Nino Bruno”. (Gianfranco Capitta, «il manifesto», 8 aprile 2007)
“La regia di Cerciello trasforma il dato naturalistico in astrazione, e la storia in metafora di Napoli, ma anche del teatro, della sua insopprimibile vocazione alla tragedia, al simbolismo, al melodramma”. (Renato Nicolini, «L’Unità», 29 marzo 2007).
Un’occasione per poter vedere o rivedere, a partire da ‘Nzularchia, spettacoli importanti, a firma di registi e autori dai tratti originali di matrice contemporanea.
Contestualmente, si ricorda che sulla pagina Facebook del teatro, è in corso il progetto Memorie d’archivio: galleria di foto di produzioni dello Stabile dal 2003 ad oggi, che si compone di giorno in giorno, accompagnata da citazioni dei testi o delle note di regia, particolarmente significative relativamente al momento che stiamo vivendo.
Sul profilo Instagram del Teatro e della Scuola di Teatro è in corso da qualche giorno la campagna: #iorestoacasa #teatroacasa che consiste nella pubblicazione, via via, di brevi monologhi – filmati con i telefoni cellulari – con protagonisti gli allievi attori della Scuola di teatro dello Stabile.
INFO: www. teatrostabilenapoli.it; facebook Teatro Stabile Napoli; Youtube TeatroStabileNapoli
Instagram Teatrostabilenapoli e ScuolaTeatroStabileNapoli
Nella foto in alto una scena di ‘Nzularchia
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