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L’icona british Jane Birkin è l’autrice del testo
Oh scusa dormivi che il regista Marcello Cotugno
porta in scena dal 30 gennaio al 9 febbraio
al Ridotto del Mercadante
interpretato da Anna Ammirati e Paolo Giovannucci
Partecipa allo spettacolo con un bacio
Dato il tema della messa in scena e in omaggio a Jane Birkin, simbolo della libertà sentimentale, la coppia di spettatori disposta a darsi un bacio durante lo spettacolo (una coppia per ogni replica) usufruirà di un biglietto omaggio
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Marcello Cotugno firma la regia del testo del 1992 di Jane Birkin – la 73enne attrice, cantante, modella, scrittrice londinese, icona della rivoluzione del costume e della morale della seconda metà del ‘900 – Oh scusa dormivi, che nella traduzione di Giulia Serafini sarà in scena al Ridotto del Mercadante da giovedì 30 gennaio a domenica 9 febbraio.
Nel ruolo della coppia di coniugi protagonisti della pièce gli attori Anna Ammirati e Paolo Giovannucci. Le scene sono di Dionisio Paccione, le lucidiCarmine Pierri, i costumi diGiuseppe Avallone. La colonna sonora dello spettacolo è stata curata dallo stesso Marcello Cotugno. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale.
La vicenda narra la lunga, tormentata notte di una donna che, afflitta dall’insonnia, confessa al marito di nutrire molti dubbi sulla loro relazione, sulla sensazione che il loro amore si stia esaurendo. Non riuscendo a ottenere rassicurazioni soddisfacenti dal marito, la donna si vedrà costretta a prendere una decisione importante.
Note di regia
«La crisi, la precarietà, la liquidità dell’amore e della società hanno segnato e definito le nostre azioni negli ultimi vent’anni, minando fortemente concetti come famiglia, monogamia e, in generale, ogni forma di impegno sentimentale che implichi l’assunzione di responsabilità. In Oh scusa dormivi di Jane Birkin si annidano presagi su quello che nel 1992, quando il testo è stato scritto, era solo un timido presentimento.
Ecco dunque i due protagonisti, coniugi quarantenni, mettersi a nudo nel corso di una lunga e difficile notte: indagando spietatamente sul loro amore – che forse non c’è più o che forse non c’è mai stato – minacciato costantemente dalla presenza fantasmatica di un altro uomo. Gli stessi dubbi si ripetono ossessivamente: mi vuoi? Sono bella? Lo ami ancora?
Ma gli interrogativi affannosi di questa notte insonne di vent’anni fa si caricano, nel nostro contemporaneo, di nuovi significati: come può lui ancora trovarla bella, bombardato com’è da segnali semiotici che rimandano al concetto – espresso così bene dal filosofo Byung-Chul Han – che la bellezza oggi è levigata e liscia, come ci ricordano gli oggetti/feticcio del nostro quotidiano, privi di pieghe né rughe?
Tutto, oggi, è e deve sempre essere nuovo, rinnovabile ma non riparabile: ma questo assunto si può davvero estendere alle relazioni d’amore?
Questo spietato duetto, che attinge alle relazioni che Jane Birkin ebbe con John Barry, Jacques Doillon e soprattutto con Serge Gainsbourg, è anche il momento di un duro bilancio esistenziale, che è un grido di allarme per tutti noi: provare a non fuggire dalle nostre responsabilità per tentare di tenere vivi i nostri amori attraverso il dialogo sembra una sfida estrema, ma possibile.
In bilico tra teatro realistico e simbolico, i protagonisti, Anna Ammirati e Paolo Giovannucci, “giocheranno” in chiave metateatrale a interpretare i due personaggi sulla scena, puntando allo stesso tempo a restituire al pubblico, in tutta la sua ferocia, questa autopsia di un matrimonio. Oh scusa dormivi è infatti un testo che va vissuto più che recitato, per permettere al pubblico di entrare in questo dramma da camera come se entrasse in una stanza da letto e, sedotto dalla possibilità di spiare il litigio tra due amanti, finisse col sentirsi personalmente chiamato in causa. Oh scusa dormivi è però anche un testo sull’impossibilità di fermare il tempo che scorre. Ecco allora che la scenografia del giovane Dionisio Paccione (le cui pareti nere rievocano la casa dove Birkin convisse con Gainsbourg) si popola di oggetti-cimeli. Fotografie, fiori secchi, un gatto impagliato: tutto contribuisce a evocare il puzzle della vita dell’attrice, e del suo sforzo ostinato di tenere in vita la memoria. Anche le musiche, che citano in maniera liminale il repertorio del duo francese – dal capolavoro di Gainsbourg Histoire de Melody Nelson alla quasi irriconoscibile versione di Je t’aime, moi non plus, remixata da Dzihan & Kamien – accompagnano questo vaudeville esistenziale che si colloca a metà strada tra le due vite di Jane Birkin: quella sregolata vissuta con Gainsbourg e quella più borghese vissuta con Doillon. I costumi, affidati a Giuseppe Avallone, e le luci firmate da Carmine Pierri, assecondano queste istanze, giocando su simboli e cercando di allontanarsi dal realismo cine-televisivo della camera da letto». (Marcello Cotugno)
Ridotto del Mercadante dal 30 gennaio al 9 febbraio
OH SCUSA DORMIVI
di Jane Birkin
traduzione Giulia Serafini
regia Marcello Cotugno
con Anna Ammirati, Paolo Giovannucci
scene Dionisio Paccione
luci Carmine Pierri
costumi Giuseppe Avallone
colonna sonora a cura di Marcello Cotugno
foto di scena Marco Ghidelli
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
INFO e ORARIO RAPPRESENTAZIONI: www. teatrostabilenapoli.it
BIGLIETTERIA: tel. 081.5513396 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it
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