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TEATRO DI DOCUMENTI
neo
classic
al 15 al 24 novembre 2019
da martedì a venerdì ore 20.45, sabato ore 19,
domenica ore 18
SPETTRI, di
Henrik Ibsen.
Traduzione, adattamento e regia di Giuseppe Venetucci.
Scene e costumi di Chiara Fabbri.
Aiuto regia Paolo Orlandelli.
Con Piergiorgio Fasolo, Nunzia Greco, Giovanna Mangiú, Alessandro Pala
Griesche, Mauro Santopietro.
Spettri, scritto tra Roma e Sorrento nel 1881,
debutterà un anno dopo a Chicago, perchè ritenuto in Norvegia un testo troppo
scabroso.
L‘Autore descrisse Spettri come ‹ogni genere di vecchie morte
opinioni e ogni genere di vecchie morte credenze›, dalle quali non
riusciamo a liberarci.
Gli spettri sono figure che ritornano sempre: non si puó seppellire il passato
con le menzogne.
Questo è il significato del dramma.
Testo affascinante, che appassiona sin dall‘inizio: una storia tragica e
intricata, che tocca vari aspetti (follia, colpe irrisolte, corruzione, incesti
e torbide, amare verità) e puó quindi essere letta sotto diversi punti di
vista.
In Spettri, uno dei piú rivoluzionari drammi borghesi dell‘Ottocento,
espressione del teatro sociale e femminista, Ibsen scuote le fondamenta del
teatro borghese, illuminando l‘interiorità confusa dei suoi personaggi, capaci
di possedere la statura dei protagonisti classici e, contemporaneamente, le
inquietudini interiori dei moderni.
Ecco, il nostro lavoro consisterà proprio nell‘evidenziare la profondità
psicologica dei personaggi, cosí complessi e interessanti, cosí veri ed intensi,
interpretando le loro contraddizioni e le loro intermittenze: ‹salvare le
apparenze e attenersi alle regole›, come suggerisce il pastore Manders, o ‹seguire
i propri sentimenti e ribellarsi› come vorrebbe Helen? Avere rimpianti o
rimorsi?
Non è forse questo l‘eterno dilemma che stiamo vivendo oggi, in questa epoca
cosí confusa, priva di certezze e punti di riferimento, in cui assistiamo ad un
totale sfaldamento?
La tragedia, corale, si snoda in un crescendo di eventi e culminerà, lasciando
col fiato sospeso, sconvolti di fronte ad un epilogo imprevedibile.
Anche questa è un‘‹opera aperta› sul cui esito e significato (quasi mai deciso
dal finale), lo spettatore sarà chiamato a prendere posizione.
GIUSEPPE VENETUCCI, dopo aver seguito i corsi dell‘Accademia
Nazionale d‘Arte Drammatica Silvio d‘Amico, inizia la sua attività come
aiuto regista di Aldo Trionfo al Teatro Stabile di Torino.
Debutta come regista al teatro Politecnico di Roma, con Povera Gente
di Dostojevski.
Chiamato da Diego Fabbri come regista della Cooperativa Odeion con Mila
Vannucci, Massimo de Francovich, Nando Gazzolo, Paolo Carlini, quindi da Ileana
Ghione, mette in scena vari spettacoli di autori italiani e stranieri (Shaw,
Feydeau, James, O‘Neill, Wilde, Cechov, Euripide, Pirandello, Giacosa, Fabbri,
D‘Annunzio).
Per due stagioni consecutive porta al successo, con l‘indimenticabile Pina Cei,
A spasso con Daisy di A. Uhry.
Allestisce spettacoli di autori italiani contemporanei (G. Lagorio, C. Belsito,
G. Guardigli) in molti teatri di Roma.
Partecipa a vari Festival di Teatro: Taormina, Tindari, Benevento, Palermo.
Ha collaborato con le tre reti Radiofoniche Rai con programmi culturali,
sceneggiati (tra cui Il nome della Rosa di Umberto Eco, e per la serie I
Personaggi della Storia: Maria Stuarda, Cagliostro, Giovanni XXIII, Madre
Teresa di Calcutta), drammi e commedie; con Rai International, Radio Lugano e
Radio Vaticana, per la quale ha curato un ciclo di commedie del teatro
spiritualista.
Per i 500 anni della scoperta dell‘America, ha curato l‘intero ciclo
radiofonico dedicato a Cristoforo Colombo.
Biglietti € 15 + euro 3 – ridotto bibliocard e cral € 12 + euro 3
Per prenotare 06.5744034 – 328.8475891 – teatrodidocumenti@libero.it
Accrediti stampa 328.8475891 – teatrodidocumenti@libero.it
Per raggiungere il Teatro di Documenti – Treno: Stazione FS Ostiense, Stazione FS Lido – Metro: B Piramide –
Bus: 3 – 23 – 30 – 75 – 83 – 170 – 280 -716 – 718 – 719 – 781 –
Recital di Maximilian TREBO con Beethoven, Chopin e Schumann, il 17 novembre 2019 presso Villa Pignatelli Napoli
“Madre Courage e i suoi figli”, di Bertolt Brecht, dal 19 al 24 novembre 2019 al Teatro Bellini di Napoli