Di: Maresa Galli
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Al via la nuova Stagione del “Teatro Cerca
Casa”. Lo spettacolo è servito! Spettacoli in appartamento, format ideato e
diretto da Manlio Santanelli, che si avvale dell’organizzazione di Livia
Coletta e Ileana Bonadies.Giunta all’ottava edizione, vanta negli
anni spettacoli in più di 250 appartamenti e circa 15mila spettatori, tra
Napoli e altre località della Campania. Abbattuta la quarta parete, il pubblico
entra magicamente negli spettacoli di prosa, nei concerti, negli interessanti
dibattiti con nomi del teatro nazionale – come si faceva una volta, quando il
confronto era fondamentale per crescere criticamente e culturalmente. “Giungiamo
ostinatamente all’ottava edizione della nostra rassegna — afferma Santanelli —
con molte più consapevolezze rispetto agli anni precedenti. La Stagione 2019-20
segna il nostro “ritorno a casa”, perché dopo diverse sperimentazioni, che ci
hanno condotto a peregrinare dagli appartamenti ai cortili storici, alle sale
museali, alle chiese e nelle sale di associazioni culturali, quest’anno ci
riappropriamo con decisione della dimensione domestica, quella in cui il nostro
progetto trova il suo habitat naturale. Per portare a compimento la propria
missione primaria, ossia guadagnare nuovi proseliti all’arte del teatro, la
casa è la nostra dimensione ideale, perché consente quella vicinanza che nessun
altro spazio può offrire e quel senso di intimità che crea le giuste condizioni
per stabilire un legame con i potenziali spettatori e trasformarli in nuovo
pubblico. Ecco il senso del sottotitolo della rassegna di quest’anno, che in
fondo fa appello proprio a quella intimità domestica tipica delle cene tra
amici, che consente la possibilità di avvicinare i convenuti per raccontare
loro qualcosa che ancora non conoscono e conquistarne la fiducia”. Il celebre
scrittore e drammaturgo racconta poi una sua irresistibile versione di
“Cappuccetto Rosso”, col lupo, Baffo, che odia gli spettacoli in appartamento! Quest’anno
in programma 15 nuovi titoli e cinque ritorni. Taglio del nastro, lunedì 7
ottobre, nel salotto di casa Santanelli, con lo spettacolo “Una notte con le
stelle e con Te”, di e con Maurizio Murano, un varietà di teatroe
musica,accompagnato da Mariella Pandolfi al pianoforte. Venerdì 18 ottobre, nel
salotto di casa Bonadies a Portici, in scena “Kaléidos”, esplorazione della
canzone d’autore di e con Marina Bruno, voce e Giuseppe Di Capua, al pianoforte.
Sempre a casa Bonadies, venerdì 22 novembre sarà la volta di “Fosco”, spettacolo
scritto, diretto e interpretato da Peppe Fonzo,ispirato a “Lu Frasulino”,
brano dialettale di Domenico Modugno. Sabato 21 dicembre, sempre a casa
Bonadies, debutta “Father & Son – Inseguendo Chet Baker”, soggetto, testo e
narrazione di Stefano Valanzuolo, con Francesco Scelzo (chitarra) ed Enrico
Valanzuolo (tromba). Un’altra prima assoluta, “Città ‘n Blues”, ideato,
scritto, diretto e interpretato da Marcella Vitiello, una partitura jazz con
testi di Stefano Benni. Gradito ritorno di Federica Aiello in “L’arte del
sorriso: La Macchietta!”, scritto e diretto da Roberto Giordano. Da Petito a
Scarpetta, da Maldacea a Totò, da Pisano/Cioffi a Viviani e Taranto, da Eduardo
a Santanelli, passando anche per macchiette meno celebri. Primo spettacolo di Ciro Capano al Teatro
Cerca Casa con “La bottega dei quattro”, che racconta, con la sua grande voce e
personalità, in musica e versi l’amore attraverso Di Giacomo, Bovio, E.A. Mario,
Viviani –. Debutto anche di Maurizio Capone con il suo nuovo lavoro, “Junk Solo”.
“In questo spettacolo sarò un griot che racconta un mondo invaso dai rifiuti –
spiega il vulcanico e irresistibile fondatore di Capone & BungtBangt – Ogni
oggetto – spiega – ha una vita precedente, come la mia chitarra una volta era
una scopa. Perché chi vive con la spazzatura non è detto che sia spazzatura”.
Sarah Falanga dedica il suo spettacolo, “Io Anna Magnani?” alla grande attrice.
Il secondo spettacolo proposto dalla Falanga, “… Mi chiamano Mimì”, è un
omaggio a Mia Martini, immaginato attraverso il ricordo di un uomo che l’ha
amata. Melania Esposito e Jennà Romano saranno in scena con “Questa città”,
progetto teatrale che nasce da una collaborazione tra i Letti Sfatti ed Erri De
Luca. Il testo nasce da racconti scritti da Jennà Romano per raccontare la
provincia di Napoli (Grumo Nevano, Casandrino, Sant’Antimo) e da Erri De Luca;
un terzo racconto è, infine, di Patrizio Trampetti e tratta la speculazione
edilizia del Vomero negli anni ‘60/’70. Altra novità, “Omu cani”, di Davide
Dolores, ambientato all’inizio del 1940 a Mazara del Vallo, quando comparve un
misterioso clochard che conduceva una vita da randagio. La storia si intreccia
con la misteriosa scomparsa, avvenuta pochi anni prima, di Ettore Majorana. Gennaro
Monti presenta il suo “Storie storte di paese”, spettacolo di racconti e
musica, con Sonia De Rosa, racconti e voce, e Davide De Rosa, plettri e
chitarre. I piccoli elementi scenici sono di Bruno Garofalo. Gradito ritorno di
Massimo Masiello, con la sua maestria di attore e chansonnier, dà vita al
recital “Masiello canta Viviani”. Cloris Brosca
presenta “Barba il Blu”, spettacolo scritto in un italiano fiabesco che ripropone
la famosa fiaba attraverso le vicende di Catarina, giovane e ingenua fanciulla.
Altri graditi ritorni, quelli di Gioia Miale e Antonio D’Avino con “Piccoli
crimini coniugali” diÉric-Emmanuel Schmitt; Caterina
Pontrandolfo che ha realizzato, su invito della direzione artistica della rassegna,
la versione teatrale del “Magnificat” di Alda Merini, in occasione del
decennale della scomparsa della poetessa; Enzo Salomone con il capolavoro di
Melville, “Bartleby, lo scrivano”e con“Lo Scurnuso”di Benedetta Cibrario; Antonella Morea sarà preziosa interprete di “Sinnò
me moro. Canzoniere della Mala”. Tornano i dibattiti “In verità, in verità vi
dico… Incontri ravvicinati di teatro”, per avvicinare ancora di più il pubblico
all’arte della scena, progetto capitanato da Santanelli che non intende il
teatro come spettacolo fine a se stesso ma come arricchimento, formazione,
emozione duratura. Hanno già aderito al progetto il regista Antonio Capuano e
la costumista Zaira deVincentiis. Nel corso della informale conferenza,
il Teatro cerca Casa ha conferito i premi al suo pubblico e agli artisti andati
in scena nell’edizione precedente. Il premio “Fedeltà”, assegnato allo
spettatore più assiduo, è stato assegnato alla signora Maria Brusciano. Il premio
Biglietto d’oro, destinato allo spettacolo che incontrato il maggiore
gradimento del pubblico, è stato assegnato a Maurizio Murano, autore e
interprete di “Anch’io mi chiamo G. – Recital di un fan di Giorgio Gaber”; il premio
“Il Teatro cerca Casa”, attribuito al lavoro che più ha rappresentato lo
spirito della rassegna, è stato assegnato a Gioia Miale e ad Antonio D’Avino
per “Piccoli crimini coniugali” di Éric-Emmanuel Schmitt.
(Per assistere agli spettacoli de Il Teatro cerca Casa è necessaria la prenotazione chiamando i numeri 3343347090 – 3470963808 – 081 5782460, oppure attraverso il form presente sul sito www.ilteatrocercacasa.it. A chi prenota verrà svelato l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo).
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