Di: Sergio Palumbo
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Con l’Orchestra Filarmonica del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Ezio Bosso prende il via la quarta edizione di “Un’Estate da Re”, rassegna di musica classica, lirica e balletto organizzata dalla Regione Campania e da Scabec, con la direzione artistica di Antonio Marzullo.
Reduce dal grande successo televisivo della serata evento “Che storia è la musica”, che ha registrato numeri notevoli in termini di ascolti, dimostrando che la cultura può coinvolgere il pubblico italiano anche più dei reality show, Ezio Bosso invita il pubblico del folto uditorio dell’Aperia della Reggia di Caserta ad un viaggio musicale dalle molteplici suggestioni.
Ogni parola del Maestro trasuda la sua sconfinata passione per la musica e la voglia di condividere con il pubblico non solo note, ma anche curiosità ed aneddoti, con una semplicità ed una schiettezza che arrivano dritte al cuore degli spettatori, che lo acclamano e si assiepano al termine dello spettacolo per ringraziarlo della splendida serata trascorsa insieme. Ezio Bosso, dal suo canto, ringrazia il pubblico per il silenzio: “La musica, come la vita, si può fare in un solo modo: insieme, con il silenzio e con l’ascolto”.
Le prime due tappe del viaggio sono le Danze ungheresi n. 1 e n. 5 di Johannes Brahms, brevi ma appassionanti pagine musicali inizialmente scritte per pianoforte a quattro mani, che poi Brahms orchestrò con l’aiuto, tra gli altri, di Antonín Dvořák. Bosso dirige l’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno con un gesto ampio e coinvolgente, che già di per sé emoziona nel suo lasciar traspirare passione e rapimento per le note che l’eccellente orchestra produce sotto la guida del Maestro. La Danza n. 5 tornerà come bis, con i suoi repentini cambi di tempo, sapientemente staccati da Bosso per esaltare la vivacità ma anche la lieve nostalgia della partitura.
L’amico di Brahms, Antonín Dvořák, è l’autore della seconda tappa del viaggio, che porta il pubblico nell’America della Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95, “Dal Nuovo Mondo”. Bosso riesce a rendere perfettamente, insieme agli ottimi musicisti dell’orchestra salernitana, le variegate dinamiche, i policromi colori e le innumerevoli suggestioni di questa Sinfonia, fatta dei tanti stati d’animo attraversati dal compositore boemo nel viaggio americano, superando brillantemente le difficoltà di mantenere alta la tensione anche nei momenti maggiormente delicati (ad esempio il Largo), anche in un luogo aperto ed ampio come l’Aperia.
L’ultima tappa di questo emozionante viaggio musicale è l’incantevole ed inconfondibile Boléro di Maurice Ravel, introdotto da Bosso che ne racconta la genesi e l’accoglienza non proprio positiva del pubblico francese, che gridò allo scandalo alla prima esecuzione, per poi trovare il riscatto in America dove, con la direzione di Arturo Toscanini, riscosse il giusto successo. Un’esecuzione magistrale, quella dell’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno (con un particolare plauso per la sezione dei fiati), con Ezio Bosso che la guida in modo esemplare nel continuo crescendo fino al maestoso e travolgente finale.
Il prossimo appuntamento della rassegna “Un’Estate da Re” è previsto per l’8 settembre 2019, con Alvise Casellati alla guida dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli e Julian Rachlin al violino.
Link: il sito della rassegna “Un’Estate da Re” – www.unestatedare.it
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