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Domenica 23 giugno 2019, Teatro Trianon-Viviani

Via Santa Maria della Speranza di Maria Angela Robustelli

L’attrice e regista porta in scena, nell’ambito del NTFI 2019, il secondo

movimento della trilogia ispirata a I Giganti della Montagna di Pirandello

E’ programmato per domenica 23 giugno 2019 alle ore 21.00 (in replica lunedì 24), al Teatro Trianon-Viviani, nell’ambito del NTFI 2019, il debutto de L’arsenale delle apparizioni/il teatrino dei fantocci, secondo movimento di Via Santa Maria della Speranza, una trilogia ispirata a I giganti della montagna di Luigi Pirandello a cura di Maria Angela Robustelli, che firma progetto, drammaturgia e regia.

A dar vita, in scena, all’allestimento, presentato da La giostra Teatro in collaborazione con Inclusione Alternativa, saranno, insieme alla Robustelli, Lena Lessing, Davide Dolores, Flavia D’Aiello, Inyang Nyong.

All’ombra Dei Giganti/Primo Studio, il primo movimento di Via Santa Maria della Speranza (antico nome di Via Speranzella dove sorge il teatro in cui il progetto ha preso vita), e andato in scena per il NTFI 2017 nell’ambito di Quartieri di vita, poneva al centro della drammaturgia l’incontro tra due mondi, apparentemente diversi: un gruppo di attori, che occupano un teatro per impedirne la demolizione, e quello degli Scalognati, giovani africani richiedenti asilo, che entrano per la prima volta in contatto con il Teatro.

Ora, nel secondo movimento, siamo all’interno dello stesso teatro occupato dalla Compagnia di attori, che vive da anni l’attesa di un pubblico e il ritorno dei migranti, con i quali avrebbero dovuto, finalmente, mettere in scena la favola del poeta Inyang Nyong.

Improvvisamente, il teatro, sgomberato dalla Polizia Municipale, dovrà trasformarsi in un Centro di Prima Accoglienza, e, quando finalmente dalla nave Sea Dream, da giorni ormeggiata in mare, sembra siano tutti pronti a procedere allo sbarco, accade qualcosa di molto strano: i migranti che erano a bordo, non ci sono più, sono spariti.

Ciò che resta di loro è un arsenale di abiti dismessi e ancora bagnati, oggetti di scena dimenticati e alcuni pupazzi fatati, che racconteranno la loro storia.

“Sarà compito degli attori in scena, – rileva la regista – guidati da una Cotrone donna, custode ed anima stessa di questo luogo buio che è il teatro e sostenuta da un gruppo di tecnici, figure invisibili ma capaci di magie, dare voce a questa assenza, attraverso il ricordo dei loro volti, dei loro nomi e la rievocazione dell’anima del poeta che ne ha scritto, restituendo ad essa corpo e verità”.

La storia vera di Yergalum, favola nuova di un’Ethiopian Cinderella, personaggio emblematico protagonista di un esodo tragico, svelerà i bisogni, i desideri e le vocazioni assopite degli attori, che si fondono a quelli dei personaggi di Ilse e del Conte, seguendo i passi dei protagonisti della favola.

Si esplora, così, una nuova possibilità di rappresentazione, con un ritmo teatrale fatto di visioni, musica e gioco di pupazzi/fantocci, che prendono spunto e si confondono alla loro verità e a quella degli attori.

Via Santa Maria della Speranza di Maria Angela Robustelli

23˃24 giugno 2019 @ Teatro Trianon-Viviani

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00

Info 3440454626, biglietteria 3440456788 email biglietteria@napoliteatrofestival.it

Domenica 23 e lunedì 24 giugno 2019

Napoli, Teatro Trianon-Viviani

Sezione Progetti Speciali del NTFI 2019

La giostra Teatro

in collaborazione con Inclusione Alternativa

presenta

Via Santa Maria della Speranza

L’arsenale delle Apparizioni/Il teatrino dei fantocci

progetto, drammaturgia e regia Maria Angela Robustelli

secondo movimento della trilogia ispirata a I giganti della montagna di Luigi Pirandello

con

Lena Lessing, Maria Angela Robustelli, Davide Dolores,

Flavia D’Aiello, Inyang Nyong

acting coach Lena Lessing, pupazzi Flavia D’Aiello

luci Marco Serra, scene e costumi Maria Angela Robustelli

assistente alla regia Simone Somma, realizzazione scene Valeria Tavassi

oggetti di scena Massimo Nota, editing musicale Enzo Campagnoli

audio editing Flay Up, organizzazione Maria e Valeria Tavassi

tecnici Agostino De Rosa, Fortuna Montariello, Massimo Nota

durata della rappresentazione 75’ circa

Via Santa Maria della Speranza, una trilogia ispirata all’ultimo dramma incompiuto di Pirandello I giganti della montagna, nasce dal tentativo di provare a rispondere ad una serie di domande affidate allo spettatore.

Una su tutte: possono la Poesia e il Teatro trovare un reale contatto col mondo esterno e cercare di rigenerarlo?

Si parte da un punto di vista critico rispetto alla situazione attuale in cui gli attori di teatro/esseri umani si trovano, ormai, sempre più spesso all’ultimo posto della catena creativa/di consumo, rimanendo l’espressione finale di un processo creativo, di fatto inesauribile, fintanto che la vita e l’immaginazione prendano il sopravvento.

Sovvertire la catena creativa del linguaggio scenico del nostro tempo, un tempo in cui anche i Giganti non ci sono più e i teatri stentano a mantenersi facendo affidamento solo sulla presenza di un pubblico, sempre più distratto e di fretta, significa necessariamente farlo con un approccio scientifico, sociologico.

Il Teatro come la Scienza, deve giungere alla verità, e, per farlo, ha bisogno di narrazione, di fatti e di sentimento. In questo modo il tempo della vita può essere contenuto nel tempo della poesia, provando ad esserne materia vivente.

L’intera trilogia di Via Santa Maria della Speranza (antico nome di Via Speranzella ai Quartieri Spagnoli, dove sorge il teatro in cui il progetto ha preso vita) è ancora una volta metafora di tale processo, e trova nel classico pirandelliano il seme che dà vita alla trasformazione, al miracolo del Teatro.

La storia vera di Yergalum, la favola nuova di un’Ethiopian Cinderella, personaggio emblematico protagonista di un esodo tragico (fuggita dall’Etiopia attraverso il Sudan, il deserto del Sahara e la Libia per raggiungere l’italia), e raccolta con delicatezza dal giornalista e scrittore Luca Attanasio nel suo libro Se questa è una donna, nella riscrittura di Maria Angela Robustelli, svelerà i bisogni, i desideri e le vocazioni assopite degli attori Maria Angela e Davide, che si fondono a quelli dei personaggi di Ilse e del Conte. Seguendo i passi dei protagonisti della favola, Yergalum e Dawit, si esplora, così, una nuova possibilità di rappresentazione attraverso un ritmo teatrale di visioni, musica e gioco di pupazzi/fantocci, che prendono spunto e si confondono alla loro verità ed a quella degli attori.

Biografie

Maria Angela Robustelli, attrice, regista e formatrice.

Si trasferisce a Parigi all’età di diciannove anni dove approfondisce lo studio sul Cinema Francese, in particolare sulle nuove generazioni di giovani registi francesi immigrati. Studia recitazione con Jean-Paul Denizon (regista assistente di Peter Brook).

Si perfeziona sul Metodo Strasberg, diretta da Giorgina Cantalini (allieva di Susan Baston) e da Lena Lessing membro Actors Studio di New York.

Cofondatrice della compagnia La giostra ed organizzatrice della programmazione culturale e di formazione del teatro La giostra/Speranzella81 di Napoli per le stagioni 2017/2017 e 2018/2019.

Lavora come attrice in teatro e al cinema, con Toni Servillo, Michele Placido, Maurizio Scaparro, Lina Prosa, (unica regista e drammaturga italiana mai rappresentata alla Comedie Françoise di Parigi), Lina Wërtmuller, Edoardo De Angelis.

E’ diretta da Paolo Sorrentino per la ripresa-documentario sullo spettacolo Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, regia di Toni Servillo

Esordisce nella regia con lo spettacolo Antigone Circus, per il festival “Teatri di Pietra” a cura di Aurelio Gatti; Via Santa Maria della Speranza all’ombra dei giganti/primo studio, liberamente tratto da I giganti della montagna di Luigi Pirandello, interpretato dagli allievi richiedenti asilo politico del Corso di formazione professionale, da lei diretto per Napoli Teatro Festival Italia.

Supplici/no luggage al Teatro Nuovo di Napoli, ispirato alle Supplici di Eschilo e a Il bagalio di Luca Attanasio; Io sono Antigone – cronaca di una storia straordinaria, ispirato all’Antigone di Sofocle, interpretato dagli allievi del Corso di Recitazione e Regia, da lei diretto presso il Liceo classico Pansini di Napoli; Nigththawks rock – Afasie Adolescenziali Contemporanee, ispirato a Party Time di Harold Pinter.

Variazioni telefoniche. Andamenti dissonanti di un amore che finisce, ispirato a La voce umana di Jean Cocteau; Le virtuali comari di feisbuuk, da un testo di Gianfranco Izzo, spettacolo sul mondo Facebook, luogo simulacro della vita.

LENA LESSING

Lena Lessing, attrice (The rider) coach (Bastardi senza gloria) e dialect coach (Cate Blanchett e Michael Fassbender), braccio destro in Europa di Susa Baston, si è laureata presso l’Actors Studio di New York City .

Da allora, è apparsa in varie produzioni cinematografiche e televisive, recentemente in un piccolo ruolo di supporto a Der Vorleser. E’ stata più volte coach di Nina Hoss, Dominique Horwitz e Cate Blanchett .

Ha, inoltre, lavorato come coach nei dialoghi per diversi film, tra cui Inglourious Basterds di Quentin Tarantino. Ha insegnato presso la Oxford Drama School e l’Actors Center London, e in Svizzera. Oltre al tedesco parla inglese, italiano e francese. Vive a Berlino.

DAVIDE DOLORES

Si diploma nel 2009 presso la Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna. Lo stesso anno è primo al Festival delle Arti di Bologna – Sezione Teatro.

In seguito si perfeziona con stages in Italia e negli USA (Stella Adler e Black Nexxus Studio di New York), e seminari tenuti da J. Strasberg, M. Dioume, L. Curino, C. Pezzoli, D. Manfredini, N. Béasse, F. Della Monica.

A teatro lavora con i registi A. Gassman, V. Franceschi, M. M. Casarin, C. Pezzoli, V. Trevisan, G. Sangati, L. Maragoni, N. van den Bergh. Nel 2015 debutta con “omu cani”, monologo scritto, diretto e interpretato da lui stesso.

Lavora al Cinema, in Tv e per la Pubblicità, fra gli altri, con i registi: A. Sironi, M. Oleotto, E. Giordano, D. Dellai, D. Labanti, R. Richter, G. Piola, D. Piana, A. Marchiori, A. Padovan. Dal 2006 tiene laboratori e seminari teatrali in tutta Italia.

FLAVIA D’AIELLO

Si laurea in Scienze Politiche e si diploma in seguito all’Atelier delle figure/Scuola per burattinai e contastorie di Cervia.

Si perfeziona con grandi artisti come Mimmo Cuticchio e P.Genty, collaborando come attrice di figura ed animatrice di pupazzi col Maestro R. De Simone, in Là ci darem la mano.

Mette in scena spettacoli di narrazione e pupazzi animati a vista, approfondendo la tematica dell’Edutainment – inteso come uso del Teatro di Figura come mezzo informativo ed educativo, oltre che come intrattenimento – .

Conduce laboratori in Italia e all’estero, è autrice di testi e realizzatrice di pupazzi. Impegnata da diversi anni, in collaborazione con l’ Ass. Arteria, nella promozione della storia e della tradizione regionale attraverso numerosi eventi spettacolari legati al Teatro di Figura ed alla narrazione.

INYANG NYONG

Mediatore linguistico, attore e cantautore nato in Nigeria.

LUCA ATTANASIO

Giornalista, scrittore, collabora con Roberto Saviano, Vatican Insider, Limes, Atlante (Treccani), Jesus. Esperto di fenomeni migratori, geopolitica, Paesi dell’area MENA e Africa Subsahariana. È stato inviato dall’Iraq, l’Etiopia, la Tunisia, il Libano. Docente in Master in Peace-Building Management di II livello (Pontificia Università Teologica San Bonaventura). Ha pubblicato Guerra e pace in Irlanda del Nord, Edizioni Associate, Giugno 2001; Irlanda del Nord, le parole per conoscere, Editori Riuniti, Aprile 2005; Se questa è una donna, Robin Edizioni, 2014; Il Bagaglio. Migranti minori non accompagnati: il fenomeno in Italia, i numeri, le storie Albeggi Edizioni, gennaio 2016, Libera Resistenza, Mincione Edizioni, marzo 2017, oltre ad alcuni racconti con Giulio Perrone Editore.