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TEATRO DIANA
Da mercoledì 13 febbraio
STAGIONE TEATRALE 2019/2020
Novità assoluta
MASSIMO RANIERI
in
IL GABBIANO (à ma mère)
da Anton Čechov
con
CATERINA VERTOVA
PINO TUFILLARO
FEDERICA STEFANELLI
Martina Grilli
Francesco Jacopo Provenzano
Musiche Harmonia Team e Disegno Luci Maurizio Fabretti
Scene e Costumi
UBERTO BERTACCA
adattamento e regia di
GIANCARLO SEPE
Personaggi ed interpreti
MASSIMO RANIERI – Il figlio
CATERINA VERTOVA – Irina Arcàdina
PINO TUFILLARO – Boris Trigòrin
FEDERICA STEFANELLI – Nina
MARTINA GRILLI – Mascia
FRANCESCO JACOPO PROVENZANO – Kostja
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, che per la prima volta insieme metteranno in scena uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre: “Il Gabbiano “ di Anton Čechov. Una grande produzione, un allestimento imponente, 11 attori di ottimo livello recitativo, in un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe. La storia di Treplev, scrittore incompreso, del suo amore per Nina, il suo rapporto di odio/amore con la madre Irina, un’anziana e famosa attrice, e poi tutti gli altri splendidi personaggi con le loro intense storie scritte magistralmente dal giovane Čechov, rivivranno in questo originale spettacolo. Una pietra miliare del Teatro mondiale in un’inedita grande edizione!
Note del regista
Alla prima uscita de IL GABBIANO l’insuccesso fu pieno. L’autore già reduce da un altro tonfo alla prima di IVANOV (che si tramutò in un successo in un’altra città), era incredulo, stentava a capire cosa fosse successo. La sua precoce affermazione con i suoi racconti (amati da Tolstoj) pubblicati in riviste letterarie e no gli aveva alienato le simpatie della critica che lo tacciava di arroganza e iattanza: Anton faceva una vita ritirata, non frequentava i salotti e faceva il medico, aiutando la povera gente. Amava più di ogni altra cosa la sua solitudine, arrivò a dire: vorrei incontrare una donna nella mia vita, bella come la luna, e come la luna che si affacci di tanto in tanto, anzi sarebbe meglio che vivesse in un’altra città. Cechov voleva capire il perché dell’insuccesso de IL GABBIANO e chiama l’unica persona affidabile, un critico musicale di origine francese che non aveva di che essere geloso e rivendicativo, un uomo dalla cultura imperante nella Russia del secolo, la cultura francese, un uomo che conosceva l’eterna armonia dei sentimenti, anche di quelli apparentemente contrastanti, Marcel, questo il suo nome, legge davanti a Cechov il suo testo e alla fine si sprigiona in un’esegesi, un’analisi spregiudicata del testo e la messinscena parte come una emanazione spontanea dalle sue parole che diventano battute del testo e frasi di canzoni meravigliose di cui lui solo ne possiede il segreto interpretativo. Musica e Cechov un connubio che sa di favola e di miracolo, la commedia arriva a toccare il suo cuore come quando l’aveva scritta.
Giancarlo Sepe
Mercoledì | 13 | FEBBRAIO | Turno A | Ore 21.00 |
Giovedì | 14 | FEBBRAIO | Turno GS1 | Ore 21.00 |
Venerdì | 15 | FEBBRAIO | Turno V1 | Ore 21.00 |
Sabato | 16 | FEBBRAIO | Turno C1/S1 | Ore 17.30/21.00 |
Domenica | 17 | FEBBRAIO | Turno D1 | Ore 18.00 |
Martedì | 19 | FEBBRAIO | Turno M | Ore 21.00 |
Mercoledì | 20 | FEBBRAIO | Turno POM | Ore 17.45 |
Giovedì | 21 | FEBBRAIO | Turno GS2 | Ore 21.00 |
Venerdì | 22 | FEBBRAIO | Turno V2 | Ore 21.00 |
Sabato | 23 | FEBBRAIO | Turno C2/S2 | Ore 17.30/21.00 |
Domenica | 24 | FEBBRAIO | Turno D2 | Ore 18.00 |
Info e prenotazione
0815567527
www.teatrodiana.it
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