Di: Sergio Palumbo
Tempo di lettura stimato: 2 minuti
Teatro Diana gremito per la prima napoletana dello spettacolo “Le Signorine”, che vede per la prima volta insieme in scena Isa Danieli e Giuliana De Sio.
Rosaria ed Addolorata sono due sorelle poliomelitiche, zitelle e con vent’anni di differenza. Gestiscono una storica merceria al centro di Napoli e vivono insieme. Rosaria è ossessionata dai soldi e dal risparmio, mentre Addolorata trascorre le sue giornate davanti alla televisione tra telenovele e cartomanti. Nei frequenti battibecchi (quasi sempre per motivi di soldi) è sempre Rosaria ad avere la meglio, ma le cose cambieranno a causa di una improvvisa malattia, che ribalterà gli equilibri tra le due sorelle.
La trasposizione in napoletano del testo di Gianni Clementi è esilarante, ma non manca una vena di malinconia e di tragicità. La regia di Pierpaolo Sepe esalta questa duplice natura del testo, riuscendo a tenere sempre viva l’attenzione del pubblico, con ritmi serrati ed efficaci salti temporali.
Isa Danieli e Giuliana De Sio sono accomunate dall’essere due attrici ruccelliane. Vedendo Rosaria sbraitare nei confronti di Addolorata è difficile non pensare a Donna Clotilde che inveisce contro Gesualdina, mentre nella Addolorata della De Sio si avverte più di una traccia della Adriana di “Notturno di donna con ospiti”. Anche nella traduzione del testo di Gianni Clementi si avverte una chiara influenza di Ruccello, soprattutto nella scelta di un linguaggio verace. Anche la scena, curata nei minimi dettagli da Carmelo Giammello, fa pensare ad un interno ruccelliano: senza troppe modifiche potrebbe andar bene per “Le cinque rose di Jennifer” o per “Weekend”. Ma la chiara influenza del drammaturgo stabiese non impedisce a “Le Signorine” di essere uno spettacolo con una propria spiccata identità e con caratteristiche che, pur facendo riferimento alla tradizione, ne fanno qualcosa di completamente nuovo.
Le prove attoriali delle due protagoniste sono magistrali. La loro verve comica non trascende mai nel caricaturale ed entrambe affrescano perfettamente i caratteri e le nevrosi delle due “signorine”: più arcigna Rosaria, con quella taccagneria micragnosa che incattivisce, più sognatrice Addolorata, sottomessa in attesa di una rivalsa che comunque non la renderà felice. Diverte la veracità dei loro litigi, così come commuovono i momenti in cui le due sorelle ritrovano quell’affetto che le lega e che le legherà per sempre, perché “nessuno ti potrà mai capire meglio di tua sorella”. Delizioso il cameo di Sergio Rubini, che dà voce al cartomante.
“Le Signorine”, con Isa Danieli e Giuliana De Sio sarà in scena al Teatro Diana di Napoli fino al 16 dicembre 2018.
Link: il sito del Teatro Diana di Napoli – www.teatrodiana.it
Sinceramente, a parte l’indubbia bravura delle due attrici, lo spettacolo è piuttosto sgradevole. Una commedia? Divertente? Ma quando?
Il primo tempo (un’ora e più) non è altro che una continua ripetizione dello stesso concetto. Il secondo atto diventa quasi un film dell’orrore!
Ma la cosa che mi ha veramente fatto rivoltare lo stomaco è stato l’attacco razzista e gratuito verso le donne moldave, accusate dei peggiori comportamenti con offese ed insulti!
Posso anche capire che si tratti di pregiudizi diffusi ma ciò non autorizza nessuno a reiterarli e men che meno su un palcoscenico nazionale. Vergogna!