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Da venerdì 19 ottobre ore 21.00 Prima Nazionale
Masaniello
di Elvio Porta e Armando Pugliese
con
Carmine Recano, Lara Sansone, Leopoldo
Mastelloni, Corrado Ardone, Salvatore Striano,
Mario Aterrano, Mario Andrisani, Pietro
Juliano, Gino De Luca, Pino Lamberti, Gino Curcione,
Ivano Schiavi, Antonello Cossia, Rosario Giglio,
Giosiano Felago, Nunzia Schiavone,
Tina Scatola, Ingrid Sansone, Franco Castiglia,
Massimo Peluso, Annamaria Colasanto, Christopher
Vanorio, Claudia Liucci,
Greta Gallo, Gabriel Vanorio
regia
Lara Sansone
musiche
Antonio Sinagra
scene
Francesca Mercurio
costumi
Luisa Gorgi Marchese
scenotecnica
F.lli Giustiniani s.r.l
trucco e parrucco
Ciro Florio
produzione Teatro Sannazaro-Centro di produzione
Debutto di stagione per la Compagnia Luisa Conte diretta da Lara Sansone impegnata, (dal 19 ottobre alle ore 21.00 a domenica 4 novembre ore 18.00), nello spettacolo “Masaniello” di Elvio Porta e Armando Pugliese; “la scelta di questo spettacolo – dice Lara Sansone – nel primo anno in cui abbiamo ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale Centro di Produzione Teatrale, entrando così a far parte di un novero di realtà artistiche molto ristretto a livello nazionale, non è casuale. Questo progetto è perfettamente in linea con quanto proposto nelle passate stagioni, basti pensare a “Festa di Montevergine” e “Festa di Piedigrotta” di Raffaele Viviani, opere corali, prodotte con coraggio (oltre 30 attori in scena) dal teatro Sannazaro, con un allestimento totale, pensato per la sala di via Chiaia, annullando i canoni teatrali e per questo riconsiderando gli spazi scenici.
I fatti raccontati sono quelli del 7 luglio 1647, quando il popolo napoletano, già esasperato per l’eccessivo carico di tasse applicate dal viceré, insorse in Piazza del Mercato contro l’aumento del prezzo della frutta. Gruppi di “lazzaroni”, guidati da Masaniello invasero la reggia, devastarono gli uffici daziari bruciandone i registri e aprirono le carceri. L’ira popolare si abbatté contro nobili e borghesi e furono commessi ogni sorta di delitti; per i rivoltosi, riuniti in un Comitato Rivoluzionario che si insediò nella Chiesa del Carmine, il re impersonava ancora la giustizia e i ricchi l’arbitrio. Masaniello, consigliato dall’abate Giulio Genoino, spinse così il viceré a concedere a Napoli una costituzione popolare ispirata ai capitoli di Carlo V.
Masaniello, eroe d’altri tempi, passionale e appassionato di giustizia, cadde vittima dell’inganno.
“Legati – dice lo storico Guido D’Agostino – ad uno dei più clamorosi eventi di quella fatidica temperie di metà Seicento in tutta Europa, Masaniello e la rivolta popolare che da lui prende nome, sono entrati e restano presenti nella storia della città e del suo popolo come probabilmente non è accaduto per nessun altro episodio e nessuna altra figura, insediandosi stabilmente nella tradizione e nell’immaginario collettivo della ˈ nazioneˈ napoletana”.
“Nel 1974 il “Masaniello” di Porta e Pugliese fu uno spettacolo rivoluzionario – continua la Sansone – che strutturato in modo particolarissimo abolì ogni separazione fra protagonisti recitanti e interlocutori spettatori.
Masaniello
da venerdì 19 ottobre a domenica 4 novembre:
feriali alle 21:00
festivi alle 18:00
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