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lunedi 23 aprile 2018
369gradi
direzione generale di Valeria Orani
presenta
WHITE RABBIT RED RABBIT * (coniglio bianco coniglio rosso)
di Nassim Soleimanpour
con CRISTINA DONADIO
TEATRO BELLINI
Via Conte di Ruvo 14 Napoli
WHITE RABBIT RED RABBIT è un esperimento sociale in forma di spettacolo prodotto in Italia da 369gradi in collaborazione sulla città di Napoli con il Teatro Bellini. L’attrice o l’attore che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo, due bicchieri, gli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima espressione. Ci sono delle regole da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima. Deve arrivare sul palco portando in dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza. WHITE RABBIT RED RABBIT è un testo teatrale scritto dall’iraniano Nassim Soleimanpour nel 2010, all’età di 29 anni, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese. Non è un testo politico e non deve essere descritto come tale, il suo contenuto è metaforico e distante da ogni orientamento politico. Tutti i media e i giornalisti non possono trascurare il fatto che l’autore sia nato in Iran. La richiesta ai giornalisti che lo vedono è che siano attenti e prudenti nei loro resoconti ed articoli per non causare danni all’autore, che oggi vive a Berlino. Si chiede inoltre di non svelare il contenuto del testo, di non scrivere recensioni in senso ‘tradizionale’, ma di porre l’accento sul fatto che, nonostante tutte queste premesse, WHITE RABBIT RED RABBIT è prima di tutto il sogno realizzato di un dialogo impossibile, un gioco teatrale contro ogni censura e ogni distanza geografica e culturale, un incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spettatore.
WHITE RABBIT RED RABBIT attraversa il mondo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, è stato tradotto in 25 lingue e conta più di mille repliche in tutti i continenti. È un esperimento importante non solo sul fronte artistico, ma anche su quello organizzativo e produttivo. 369gradi, diretta da Valeria Orani, struttura riconosciuta nell’ambito dell’innovazione culturale, grazie a questo rompe le regole tradizionali del mercato e mette in atto un dialogo che vede coinvolti in egual misura Teatro, Artista e Produzione. All’estero, WHITE RABBIT RED RABBIT ha avuto interpreti celebri e meno celebri tra cui citiamo tra gli altri Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach.
In Italia, ad oggi, è stato interpretato e vissuto da Emma Dante e Davide Enia a Palermo, Iaia Forte, Enrico Ianniello e Gabriele Russo a Napoli, Fausto Russo Alesi, Gioele Dix, Lella Costa e Federica Fracassi a Milano, Antonio Catania, Vinicio Marchioni a Roma, Fabrizio Gifuni a Firenze dunque anche ripetendosi più volte nella stessa città, a testimonianza della sua natura di rito sempre uguale e sempre diverso, capace di creare nel tempo un interesse vivo, sempre più dilagante.
Per la stagione 2018 / 2019, WHITE RABBIT RED RABBIT sarà dunque presente in nuove tappe: oltre Napoli lo spettacolo sarà infatti programmato a Roma, Milano, Palermo, Ravenna, Cagliari e altre città che si stanno aggiungendo.
Cristina Donadio è un’attrice che lavora in teatro, al cinema e in tv; cresce negli anni passati con i grandi maestri come Eduardo De Fil i pp o, Aldo Giuffré o Arold o Tieri, e poi emerge a fianco di una nuova generazione di drammaturghi e attori come Anni bale R uccello e Stefano T osi – suo marito e ideatore con lei della compagnia Il Sole e La Luna – scomparsi entrambi i n un tragico i n cidente nel 1986. Non nuova alla televisione, tra film per il piccolo schermo e fiction, con la serie Sky Donadio continua anche un percorso tra forme di comunicazione che portino in avanti i l linguaggio sfidando le convenzioni stabilite. Una ricerca che per lei a teatro non si è mai conclusa, ora integrando canto di pancia e musica jazz nei suoi iconici ritratti femminili, ora lavorando con figure centrali del teatro e della letteratura napoletana come Mario Martone o Valeria Parrella, incontrati sul palco soprattutto negli ultimi anni. Il sodalizio più importante nella nuova drammaturgia napoletana è però quello con l’autore e regista Enzo Moscato, una collaborazione scenica profonda avviata come attrice e collaboratrice nei primi anni ’90, e che a ottobre si ripeterà con i l classi co contemporaneo ‘Bord ello di mare con città’ al Teatro Bellini di Napoli per la regia di Carlo Cerciell o, in cui Cristi n a Donadio interpreterà la prostituta Madamina, nuovo ruolo di impatto per un’attrice dai tanti volti. L’ultimo spettacolo è “Le baccanti” regia di Andrea de Rosa rappresentato al Teatro Gran de di Pompei e poi in tur nè.
Nassim Soleimanpour è un autore di Teheran, Iran. I suoi spettacoli sono stati tradotti in 20 lingue. Conosciuto per White Rabbit Red Rabbit testo premiato come Best New Performance al Dublin Fringe Festival, al Summerworks Outstanding New Performance Text Award e al The Arches Brick Award che ha ricevuto anche menzioni speciali al Total Theatre e al Brighton Fringe Pick of Edinburgh Award.
Quando a Nassim fu permesso di viaggiare per la prima volta, all’inizio del 2013, White Rabbit Red Rabbit era stato eseguito più di 1000 volte in 20 lingue. Da allora Nassim ha preso parte a laboratori e incontri in diversi teatri e festival tra cui il World Theatre Festival (Brisbane), Tolhuistuin (Amsterdam), SESC Vila Mariana (Sao Paulo), Schauspielhaus (Vienna), DPAC (Kuala Lampur), Teatretreffen (Berlino) Asia House (Londra) e Università di Brema (Germania). Il secondo testo di Nassim Blind Hamlet per la London Actors Touring Company è stato presentato al Festival di Fringe di Edimburgo del 2014 e da allora è stato rappresentato in tutto il Regno Unito ed è stato ospitato a Bucarest e Copenhagen. Nassim ora vive a Berlino con la moglie Shirin. Il suo terzo testo teatrale, BLANK è stato presentato a novembre 2015 a Dancing Edge Festival di Amsterdam e Utrecht e al Radar Festival di Londra.
369gradi è un organismo di produzione riconosciuto dal MIBACT che sostiene e produce arti performative nell’ambito dell’innovazione, della sperimentazione e della multidisciplinarietà. Il progetto nato sotto la direzione generale di Valeria Orani è strettamente legato alla costruzione di strategie che permettano sia la crescita e la valorizzazione del talento e della creatività delle formazioni artistiche prodotte, sia la promozione e la diffusione della drammaturgia e delle arti performative italiane contemporanee in Italia e all’estero.
Tra il 2011 e il 2017 sono stati prodotti e coprodotti artisti e spettacoli distribuiti e premiati sia in ambito nazionale che internazionale: Punta Corsara (nel 2012 Ubu formazione under 30, nel 2013 Premio In-Box e Premio Ass.. Nazionale Critici di Teatro; nel 2015 I Teatri del Sacro, nel 2017 Premio Hystrio Iceberg), L’Origine del Mondo di Lucia Calamaro coprodotto con PAV (tre premi Ubu nel 2012), Julius Caesar di Shakespeare regia di Andrea Baracco, (Certamen Festival di Almagro Off – Spagna, selezione Festival Globe to Globe – London Globe Theatre),
Dal 2015 369gradi ha iniziato un percorso di internazionalizzazione con gli Stati Uniti grazie alla collaborazione con Umanism NY e con il Martin Segal Theatre Center (Graduate Center City University of New York). Nel 2015 è nato il progetto Italian Playwrights Project per la diffusione della drammaturgia italiana nei paesi di lingua anglofona (oggi alla sua seconda edizione) e nel 2017 sviluppa in Italia il progetto gemello rivolto alla promozione della drammaturgia americana American Playwrights Project dove ai partner storici si aggiunge l’American University of Rome.
Nello stesso anno prende vita il progetto WHITE RABBIT RED RABBIT di Nassim Soleimanpour di cui detiene i diritti in esclusiva per l’Italia.
Il percorso fatto apre nel 2018 un nuovo triennio e un nuovo progetto artistico, la cui direzione è condivisa con Emanuele Valenti, autore e regista, già direttore di Punta Corsara. Questo nuovo progetto parte dalla scrittura scenica, dalla drammaturgia contemporanea e dall’incontro tra interpretazione e scrittura.
“Ivan”, liberamente tratto da “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij, dal 24 al 29 aprile 2018 al Piccolo Bellini di Napoli
Umberto Orsini e Massimo Popolizio in “Copenaghen”, di Michael Frayn, dal 25 aprile al 6 maggio 2018 al Teatro Diana di Napoli