Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Mercoledì 11 aprile 2018, Teatro Nuovo di Napoli
4 5 6 di Mattia Torre
Il Sud reinventato dalla penna dell’autore romano, attraverso una feroce critica alla famiglia come nucleo fondamentale della società, ma che, di fatto, alla società è ostile
E’ un mondo pericoloso racchiuso in tre numeri lapidari, 4 5 6, titolo dello spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre, tra gli autori e registi italiani più apprezzati dopo Migliore e Qui e Ora, in scena da mercoledì 11 aprile 2018 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 15) al Teatro Nuovo di Napoli.
Presentata da Marche Teatro, Nutrimenti Terrestri, Walsh, la pièce, da cui sono tratti l’omonimo sequel televisivo (trasmesso su La7 in “The show must go off” di Serena Dandini) e il libro “4 5 6 – Morte alla famiglia” (edito da Dalai), vede protagonisti in scena Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, affiancati da Michele Nani.
Mattia Torre mette in scena la potente arma della parola, attraverso l’invenzione di un nuovo dialetto, una commistione di campano, salentino, siciliano e latino maccheronico, che restituisce un teatro fatto di comicità viva, con personaggi ironici e tragici, freddi e nevrotici, ognuno con la propria psicotica ossessione.
Le deformazioni della lingua danno vita a infiniti siparietti tragicomici e battibecchi di un nucleo familiare ormai deteriorato, in un Sud senza nome e geografia, uno spazio senza luogo e connotazione temporale, scenograficamente delimitato.
La cucina dalla tavola imbandita, infatti, è una triste natura morta, segno della cupa atmosfera che aleggia nella casa sperduta in una valle. Un cucù scandisce il tempo che passa, mentre in pentola bolle, da ben quattro anni, il “sugo perpetuo” della nonna, ormai defunta.
La famiglia, proprio quella del Sud, istituzione caposaldo della società, qui è degenerata nel cancro di un barbaro conservatorismo, incapace della più timida apertura verso l’esterno.
Famiglia del sud (padre, madre e figlio), geograficamente e linguisticamente inesistente, che esprime un miscuglio grezzo e incattivito dei vari dialetti meridionali, di composizione moderna, ma dagli arcaici valori.
Protagonisti di una commedia amara, i personaggi conducono un’esistenza piatta e senza futuro in una valle sferzata dai venti. Nonostante l’apparente solidarietà, per un oscuro obiettivo comune, sono disuniti e ostili, concentrati sulle proprie ossessioni e incapaci di ascoltarsi.
Non c’è amore o altruismo tra loro, ma solo la sopravvivenza e la lotta per i propri spazi. Sono tre animali braccati, divisi dalle più tradizionali dinamiche familiari, tragici esponenti di un’umanità a perdere che tocca il fondo, fino a divenire tragicomica in quella surreale violenza.
4 5 6 di Mattia Torre
Napoli, Teatro Nuovo – da mercoledì 11 a domenica 15 aprile 2018
Inizio spettacoli ore 21.00 (mercoledì, giovedì e sabato), ore 18.30 (venerdì e domenica)
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it
Da mercoledì 11 a domenica 15 aprile 2018
Napoli, Teatro Nuovo
Marche Teatro, Nutrimenti Terrestri, Walsh
presentano
4 5 6
scritto e diretto da Mattia Torre
con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri
e con Michele Nani
scene Francesco Ghisu
disegno luci Luca Barbati
costumi Mimma Montorselli
assistente alla regia Francesca Rocca
assistente ai movimenti scenici Alberto Bellandi
produzione Marta Morico, Alessandro Gaggiotti,
organizzazione Emanuele Belfiore
durata della rappresentazione 75’ circa, senza intervallo
4 5 6 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo.
E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.
4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni.
4 5 6 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante, di difesa dell’individuo – nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità, il cinismo, la paura. 456 racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale.
Dallo spettacolo è stato tratto l’omonimo sequel televisivo, prodotto da Inteatro e andato in onda su La7 all’interno del programma “The show must go off” di Serena Dandini (attualmente disponibile su YouTube), e il libro “4 5 6 – Morte alla famiglia”, edito da Dalai.
Mattia Torre, sceneggiatore, autore teatrale e regista.
Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore, negli anni ‘90, delle prime commedie teatrali “Io non c’entro” “Tutto a posto” “Piccole anime” e “L’ufficio”.
Nel 2000 pubblica il libro “Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra”. È co-sceneggiatore del film “Piovono Mucche” di Luca Vendruscolo. Nel 2003 il suo monologo “In mezzo al mare” con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore.
Nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale “Migliore”, con Valerio Mastandrea. È autore del monologo breve “Gola” e dei corti teatrali “Il figurante” e “Sopra di noi”. È stato tra gli autori del programma “Parla con me” di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie TV “Buttafuori” e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione di “Boris”, per Fox Italia.
Della seconda è anche co-regista. Con gli stessi autori, scrive e dirige “Boris – il film”. Nel 2011 scrive e mette in scena lo spettacolo teatrale “456” di cui realizza anche il sequel TV per La7.
Per Dalai editore ha pubblicato la raccolta di monologhi “In mezzo al mare” (2012). È autore e regista dello spettacolo teatrale “Qui e ora” con Mastandrea e Aprea. Nel 2014, insieme a Ciarrapico e Vendruscolo scrive e dirige il film per il cinema “Ogni maledetto Natale”.
Nel 2015 scrive con Corrado Guzzanti la serie TV dal titolo “Dov’è Mario?”. Sta ora lavorando alla sua nuova serie “La linea verticale”.
“Io, Pietro Koch”, di Maurizio D. Capuano, dal 12 al 15 aprile 2018 al Teatro Elicantropo di Napoli
VulìeTeatro presenta “A-Medeo”, di Marina Cioppa e Michele Brasilio, il 14 ed il 15 aprile 2018 al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli