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Stagione di concerti 2017-2018
Venerdì 30 marzo 2018 – ore 20.30
Sabato 31 marzo ore 18.00
Concerto di Pasqua al Teatro di San Carlo
con Enzo Avitabile
Yuri Simonov e Esther Yoo
Venerdì 30 e sabato 31 marzo nuovo appuntamento della Stagione di Concerti del Teatro di San Carlo dedicato alla Pasqua.
La serata sarà divisa in due parti. La prima vedrà protagonista Enzo Avitabile nella doppia veste di autore e interprete. Sul podio dell’Orchestra del San Carlo salirà Maurizio Agostini.
Nella seconda parte il maestro russo Yuri Simonov dirigerà l’Orchestra del Massimo napoletano e la ventitreenne violinista Esther Yoo.
Avitabile aprirà il concerto con Tamburo a niro, brano che commemora la strage di Castel Volturno in cui persero la vita sei immigrati africani, vittime innocenti di un agguato di camorra di cui ricorre proprio quest’anno il decennale. A seguire Maria Stella, un’ouverture, primo tempo di una “sinfonia contemporanea”. «Si tratta di un brano il cui linguaggio è in continuità ideale con quello della grande Scuola Napoletana – spiega Avitabile – lo è per il sentimento dolente che lo attraversa, lo è, in definitiva, perché quella sensibilità del popolo di Napoli che è recepita, reinterpretata e amplificata dai suoi artisti, non è mutata nel corso dei secoli. Maria tra l’altro – continua l’autore – è per me un nome unico sebbene diffusissimo, perché è quello di mia moglie venuta a mancare nel 2002».
Nella seconda parte del concerto, alla guida dell’orchestra del San Carlo ci sarà Yuri Simonov, nato in Russia nel 1941 da una famiglia di cantanti, primo direttore d’orchestra dell’ex Unione sovietica ad aggiudicarsi, 50 anni fa, nel ‘68, una competizione “occidentale”: il Concorso per Direttori d’Orchestra indetto dall’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Violino solista Esther Yoo, musicista di origini coreane impostasi all’attenzione internazionale nel 2010, quando, a soli sedici anni, divenne la più giovane vincitrice del Sibelius International Violin Competition.
Primo brano in programma Le Ebridi “La grotta di Fingal”, Ouverture da concerto in si minore per orchestra Op. 26 di Felix Mendelssohn. Composizione nata dalle suggestioni suscitate nell’autore da quel viaggio in Scozia che è alla base anche della Terza Sinfonia, e considerata uno degli apici del romanticismo musicale tedesco. A seguire, dello stesso Mendelssohn, il Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64, composto nel 1844, tra più amati e eseguiti concerti dedicati al violino. In questo vero gioiello della letteratura musicale, Mendelssohn abbandona la tradizionale esposizione orchestrale, facendo iniziare il concerto dal solista, assoluta novità per l’epoca.
Il terzo brano in scaletta rappresenta un’incursione nel classicismo di Franz Joseph Haydn. La Sinfonia n. 26, composta nel 1768, reca la scritta “Lamentatione” come sottotitolo perché si ispira nei primi due movimenti alla Passione di Cristo. La singolarità della Sinfonia, che è in tre tempi e termina in maniera inusuale con un Minuetto, è la scelta della tonalità minore, per la prima volta usata da Haydn nella produzione sinfonica.
Chiude il concerto La Grande Pasqua russa, ouverture op. 36 di Nikolaij Rimsky-Korsakov di cui il compositore russo ci parla in Cronache della mia vita musicale. «Per poter giudicare con un minimo di fondatezza una tale opera si deve aver assistito almeno una volta nella propria vita ad una messa mattutina di Pasqua, in una grande chiesa stipata fino all’inverosimile di uomini di tutte le classi sociali, mentre numerosi pope celebrano contemporaneamente l’ufficio divino. […]. Erano proprio questi tratti leggendari e pagani della festa pasquale che volevo esprimere nella mia Ouverture, questo passaggio repentino dall’atmosfera cupa e misteriosa del Venerdì Santo alla gaia sfrenatezza, pagana e religiosa allo stesso tempo, del giorno di Pasqua».
Enzo Avitabile
È considerato l’artista italiano simbolo della contaminazione tra generi e maestro assoluto del groove. Ha duettato con star come James Brown e Tina Turner, Bob Geldof e Randy Crawford, Afrika Bambaataa e David Crosby. Ha girato il mondo, condiviso il palco e registrato brani con i nomi di punta della world music: Mori Kante, Goran Bregovic, Cesaria Evora, Trilok Gurtu, Khaled, Manu Dibango, Richie Havens, Noa, Eliades Ochoa. Tra le sue collaborazioni più recenti quella con il bassista statunitense Marcus Miller, storico collaboratore di Miles Davis. Classe 1955, Enzo Avitabile è un artista che ha valicato i confini linguistici, stilistici e geografici come pochi. Che ha saputo sposare il bagaglio artistico di una carriera costellata di successi con una ricerca continua di innovazione musicale, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze. Ha sempre ricercato un suono inedito, non solamente originale, ma vitale ed essenziale, demolendo ogni sovrastruttura mercantile e ogni moda. Non a caso, il regista premio Oscar Jonathan Demme, gli ha dedicato un docufilm dal titolo emblematico, “Enzo Avitabile Music Life”. Vincitore di due premi Tenco, due David di Donatello, due Nastri d’argento, un Globo d’oro e un Ciak d’oro, a cui si aggiunge, nel 2017, il prestigioso Premio Ubu, per la colonna sonora del Vangelo di Pippo Delbono. Dal 1982 ad oggi ha inciso 17 album, macinato centinaia di concerti, scritto oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera e sinfoniche. Lo scorso 9 febbraio è uscito per Sony Music il suo primo best of, “Pelle Differente”. Una raccolta antologica contenente 2 cd e 2 inediti, per un totale di 28 brani, tra cui “Il coraggio di ogni giorno”, il brano che Avitabile ha presentato al Festival di Sanremo con Peppe Servillo. Questo doppio cd è un excursus sugli incontri artistici, sulle collaborazioni, sugli assemblaggi musicali sperimentati in 36 anni di carriera. Tutto s’intreccia e si confonde: generi, strumenti, musicisti. Un esempio concreto di musica che non ha radici e abbatte ogni confine.
Yuri Simonov
Yuri Simonov è nato a Saratov, USSR, ha studiato al Conservatorio di Leningrado con Rabinovich.
Il suo debutto avvenne nel 1953 alla guida della Saratov Music School Orchestra (con la Sinfonia n.40 di Mozart) e successivamente nel 1963 presso il Conservatorio di Leningrado ove diresse ‘La Sirenetta’ di
Dargomizhsky. Dopo la vittoria del Primo Premio conseguito nel 1968 nell’ambito del Concorso per Direttori d’Orchestra indetto dall’ Accademia Nazionale di S. Cecilia, di cui si celebra il cinquantennale proprio in questi giorni, apparve alla guida della Bolshoi Opera (Aida) nel 1969, e fu immediatamente nominato Direttore Stabile: il più giovane Direttore Stabile nella storia del prestigioso Teatro ed anche il Direttore che ne detenne più a lungo la posizione, di fatto terminata solo nel 1985. Nel 1982 debuttò alla direzione dell’ Eugene Onegin presso la Royal Opera House Covent Garden di Londra, oltre al debutto sinfonico presso la London Symphony Orchestra. Da quel momento, tenne numerosi concerti con l’LSO a Londra e in tournée, dirigendo un ciclo di Sinfonie Cajkovskij al Barbican Hall. Nell’ottobre del 1986, inaugurò la stagione della Royal Opera House Covent Garden, dirigendo La Traviata. Ne scaturì l’esordio con la Philharmonia London, alla guida della quale tenne numerose tournée in Belgio, Hong Kong e Australia. Fecero seguito collaborazioni con la Royal Philharmonic Orchestra London e con la London Philharmonic e la fondazione dell’URSS Maly State Orchestra. Seguirono debutti alla guida di: Los Angeles Philharmonic, Boston Symphony, Opera di Los Angeles (Don Carlos con Domingo), Opera di San Francisco (Khovanshchina), Opera di Firenze (Salome), Opera di Genova (Così fan tutte). Nel corso della stagione ’91/’92, apparve in Europa con la Junge Deutsche Philharmonie, e, per la prima volta nella storia, con l’Orchestra Filarmonica di Buenos Aires. Durante la stagione ’92/’93 debuttò con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna ed a seguire con: Stuttgart Philharmonic, NHK Symphony, Hamburg State Opera (Don Carlos), Dallas Opera (Eugene Onegin), Belgian National Orchestra, Deutsche Oper, Berlino. Nel gennaio 1994 divenne Direttore Musicale dell’Orchestra Nazionale Belga di Bruxelles. Alla fine dell’Agosto ’94, diresse la Boston Symphony Orchestra presso il Tanglewood Festival. Nell’ambito della propria attività, è ripetutamente apparso in Regno Unito con la Philharmonia Orchestra e ha debuttato alla Royal Albert Hall alla guida della Royal Philharmonic Orchestra London. Ricordiamo tra l’altro memorabili direzioni a Tolosa e Parigi con la Filarmonica di San Pietroburgo, ed ancora: Israel Philharmonic Orchestra, Orchestre de la Suisse Romande, Warsaw Philharmonic, Moscow Philharmonic. Il 70 °compleanno del Maestro, festeggiato nel 2011, ha avuto celebrazioni in tutto il mondo. La stagione 2017/18 prevede quindici programmi con la Moscow Philharmonic a Mosca e tournées all’estero in Cina, Hong Kong e Corea del Sud. Accanto alle sue attività concertistiche, il Maestro Simonov è sempre stato particolarmente dedito alla preparazione dei giovani direttori d’orchestra.
A partire dal 2006 insegna infatti presso il Conservatorio di San Pietroburgo e, dal 2009, anche presso l’Istituto Musicale Ippolitov-Ivanov di Mosca. Ha registrato con la compagnia Bolshoi per Melodia, con la London Symphony Orchestra, con la London Philharmonic e con la Philharmonia per Collins Classics, con i Berliner Philharmoniker per la EMI. Tra i principali riconoscimenti assegnati al M°. Simonov ricordiamo: Honored Artist of the Russian Federation (1971), People’s Artist of the USSR (1981), Merito alla Cultura per la Repubblica Polacca (1988); Ordine d’onore Russo (2001); Ordine al merito della Repubblica di Ungheria: Croce degli Ufficiali (2001); Ordine russo “Per i servigi resi in Patria” (Marzo 2011).
Esther Yoo
Può il mondo accogliere ancora un’ulteriore, brillante, giovane violinista? Sì, se quella violinista è Esther Yoo” ha scritto The Telegraph dopo il debutto della giovane Yoo con la Philharmonia Orchestra nel marzo 2016. Esther Yoo si è imposta all’attenzione internazionale nel 2010, quando, a soli sedici anni, divenne la più giovane vincitrice del decimo SIBELIUS International Violin Competition. Nel 2012 la violinista americano-coreana è stata la più giovane vincitrice della Queen Elisabeth Violin Competition,e nel 2014 è stata nominata BBC Radio 3 New Generation Artist. Nell’ambito della stagione 2016/17, dopo la sua prima esibizione presso i BBC London Proms (BBC Philharmonic per la direzione di Alpesh Chuahan), Esther debutta con la Minnesota Orchestra (Osmo Vänskä), Charlotte Symphony (Christopher Warren-Green), Toronto Symphony Orchestra (Karina Canellakis) e Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken Kaiserslautern per una serie di concerti in Germania. Si annoverano inoltre debutti in ambito cameristco negli Stati Uniti in recital con Robert Koenig presso il Lincoln Center di New York, oltre alla Wigmore Hall a Londra ed alle principali sedi musicali in Spagna. La scorsa stagione Esther Yoo ha siglato un accordo di esclusiva con Deutsche Grammophon immettendo sul mercato i concerti per violino e orchestra di Sibelius e Glazunov con la Philharmonia Orchestra di Londra e Vladimir Ashkenazy. Futuri impegni la vedranno protagonista a Berlino, Vienna, Parigi, New York, Boston, San Francisco Los Angeles come una delle violiniste di maggior talento della propria generazione.
Venerdì 30 marzo 2018 ore 20.30 (turno S / turno M concerti)
Sabato 31 ore 18.00 (turno P)
CONCERTO DI PASQUA
Prima parte
Direttore | Maurizio Agostini
Voce recitante | Enzo Avitabile
ENZO AVITABILE
Tamburo a niro
Maria Stella
per voce recitante e orchestra
in occasione del Decennale della strage di Castelvolturno
Seconda parte
Direttore | Yuri Simonov
Violino | Esther Yoo
FELIX MENDELSSOHN
Le Ebridi “La grotta di Fingal”
Ouverture da concerto in si minore per orchestra Op. 26
Concerto in mi minore per violino e orchestra Op. 64
FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia n. 26 in re minore “lamentatione” Hob:I:26
NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV
La grande Pasqua russa
Ouverture su temi liturgici Op. 36
ORCHESTRA DEL TEATRO DI SAN CARLO
Al via ComicOnOff: rassegna di mostre ed eventi sul mondo del fumetto con tanti eventi tra aprile e maggio 2018
“Per strada”, di Francesco Brandi, per la regia di Raphael Tobia Vogel, dal 3 all’8 aprile 2018 al Piccolo Bellini di Napoli