Di: Sergio Palumbo
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La Nuova Orchestra Scarlatti, diretta dal Maestro Daniele Moles, che suona la Settima Sinfonia di Beethoven: sembra quasi un déjà-vu. Era il 16 dicembre 2012 e, con un concerto gratuito al Museo Diocesano di Napoli, la Nuova Orchestra Scarlatti salutava il suo pubblico con la Settima di Beethoven prima di sospendere le proprie attività a causa del mancato sostegno, anche economico, da parte delle istituzioni locali e nazionali. Il 21 marzo 2018 la Nuova Orchestra Scarlatti, con la stessa sinfonia, festeggia il suo venticinquesimo compleanno, nell’ambito di un concerto gratuito al Teatro Mediterraneo di Napoli inserito dal Comune di Napoli nelle iniziative per la “Giornata della disconnessione”. Sono passati più di cinque anni, sono cambiate diverse cose (tra cui la nascita di tre orchestre accanto a quella principale) ma sul fronte istituzionale è cambiato ben poco: Napoli è una delle poche grandi città europee senza un’orchestra stabile e la Nuova Orchestra Scarlatti prosegue, facendo i salti mortali, nella sua appassionata attività di promozione, divulgazione, formazione in campo musicale, frutto di un’esigenza, quasi un’urgenza, di condivisione e di socialità, da parte di chi lavora e dedica la propria vita a questo progetto, nato il 21 marzo 1993 come risposta allo scioglimento dell’Orchestra Scarlatti della RAI. L’unica nota positiva è l’attenzione da parte del Comune di Napoli alle attività della Nuova Orchestra Scarlatti, con la presenza dell’Assessore alla cultura e al turismo, Gaetano (Nino) Daniele, che nell’ambito della serata, presentata da Enzo Viccaro, ha consegnato al direttore artistico Gaetano Russo l’attestato di benemerenza per il Maestro Russo e per la Nuova Orchestra Scarlatti, nonché la medaglia d’onore della città al Maestro che, visibilmente commosso, ha voluto chiamare sul palco, per ringraziarla della sua instancabile attività, Mariella Felaco, vera anima organizzativa della Nuova Orchestra Scarlatti, cui ha dedicato l’intera vita.
Quattro orchestre, un’unica comunità: all’orchestra principale, dal 2014, si sono affiancate la Scarlatti Junior, composta da giovanissimi musicisti dagli 11 ai 18 anni, la Scarlatti Young, composta da giovani dai 18 ai 30 anni e la Scarlatti per Tutti, orchestra amatoriale. Proprio la Scarlatti per Tutti apre il concerto, diretta dal Maestro Bruno Persico, con il tema principale e tre delle Variazioni Enigma di Edward Elgar, per poi lasciare il palco alla bravissima attrice Chiara Baffi, che, per la Giornata della disconnessione legge alcuni brani dal libro “Come diventare vivi” di Giuseppe Montesano, il vademecum per “lettori selvaggi”, perfetta scelta per l’occasione: “Gli schermi menzogneri rendono noiosa l’intelligenza e allegra la stupidità, e ci illudono di essere amici di chiunque, mentre siamo rivali persino di noi stessi. I lettori selvaggi spengono dolcemente gli schermi e leggono il mondo con tutti i sensi spalancati.”
“Schubert suonato dai ragazzini così nessuno se lo immagina: pensano che i ragazzini non siano in grado di suonare ma soprattutto di sentire Schubert. Chi l’ha detto? Questo è professionismo e sono sicuro che loro sono già dei grandi professionisti”, dirà al termine del concerto Gaetano Russo parlando della Scarlatti Junior: la loro esecuzione dell’Allegro moderato dalla Sinfonia “Incompiuta” di Franz Schubert, sotto la meticolosa direzione di Daniele Moles fa già intravedere una sensibilità che ha poco da invidiare a compagini più mature. A dare man forte sia alla Scarlatti Junior che alla Nuova Orchestra Scarlatti vi sono elementi della Scarlatti Young, i cui giovani musicisti, cresciuti nella comunità Scarlatti, sono in fase di avvio (quando non già avviati) all’attività professionale. Tutti riuniti, circa 160 elementi, chiuderanno il concerto con il coinvolgente Boléro di Maurice Ravel, ma prima, come detto, quasi in un déjà-vu, la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven, con la Nuova Orchestra Scarlatti che, diretta dal Maestro Moles, conferma, ancora una volta, il proprio livello di eccellenza ed è pronta per una nuova avventura in Cina, dove suonerà dal 27 aprile al 2 maggio prossimi, sicuramente ripetendo il successo della fortunata tournée degli scorsi mesi conclusasi con la Carmen di Bizet. Tutto ciò a dispetto del silenzio istituzionale. Peraltro: “Ogni nostro successo è un fallimento delle istituzioni”. Come dar torto al Maestro Russo? Nell’auspicio che qualcosa cambi (possibilmente presto), intanto: tanti auguri, Nuova Orchestra Scarlatti!
(Foto di Klaus Bunker)
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