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Al Teatro Mercadante dal 31 gennaio al 5 febbraio 2017

Eros Pagni superlativo protagonista

dello spettacolo Minetti di Thomas Bernhard

con la regia di Marco Sciaccaluga

Dal 31 gennaio al 5 febbraio torna sul palcoscenico del Teatro Mercadante l’attore Eros Pagni protagonista dello spettacolo Minetti, testo di Thomas Bernhard, nella versione italiana di Umberto Gandini e la produzione del Teatro Stabile di Genova, con la regia di Marco Sciaccaluga.

Con un grande, impeccabile Eros Pagni – elogiato dalla critica: «Magnifico» (Il Secolo XIX), «La sua sagoma di quercia robusta e la sua voce solenne e malinconica da baritono, meritavano di misurarsi con l’atto d’amore e di veemenza rivolto al teatro che è Minetti» (la Repubblica), «Fa leggere follia, ricordi, disperazione, tutto sulla sua faccia» (L’Espresso) – recitano Federica Granata, Marco Avogadro, Nicolò Giacalone e altri 10 giovani attori.

Le scene e i costumi sono di Catherine Rankl, le musiche di Andrea Nicolini, le luci di Sandro Sussi.

Minetti è stata rappresentata la prima volta nel 1976 ed è una commedia costruita intorno all’interrogativo: quale ruolo ha l’arte, e in particolare il teatro, nella società odierna? Come può il palcoscenico essere ancora oggi riflesso del mondo? Alla ricerca di una risposta, Thomas Bernhard (1931-1989) intreccia il comico e il tragico, la realtà con la sua trasfigurazione poetica; descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco, assediato da una metaforica tempesta di neve. Nella notte di San Silvestro (maschere, luci, petardi, musica, ecc.), il vecchio Minetti indugia nella hall di un albergo di Ostenda. Attende un direttore di teatro che vuole riportarlo sulla scena nel ruolo di Re Lear. Nell’attesa parla di sé e della propria arte. Evoca frammenti della sua vita (reale o immaginaria?), rivolgendosi al personale dell’hotel, a una signora e a una ragazza. Minetti è un grande attore del passato, ma anche un grande personaggio moderno, testimone vivente dell’attualità tematica e linguistica di un grande drammaturgo quale fu Thomas Bernhard, che ventisei anni dopo la sua morte continua a indicare al pubblico una possibile via verso il futuro (del teatro come della vita stessa).

Il regista Marco Sciaccaluga annota: “Al centro di Minetti c’è il teatro e l’arte dell’attore, il suo senso, la sua necessità, la sua radicalità di fronte al mondo. Per ogni teatrante Minetti è un autoritratto ma anche una commedia che scommette su un’idea provocatoria: mostrare che l’Attore è l’Uomo e che il Teatro si fa autoritratto del Mondo, anche quando entrambi, come in questo caso, raccontano la loro fatale caduta.”

Teatro Mercadante | Napoli. Piazza Municipio > dal 31 gennaio al 5 febbraio 2017

Orario rappresentazioni

31 gen. e 3 feb. ore 21.00; 1 e 2 feb. ore 17.00; 4 feb. ore 19.00; 5 feb. ore 18.00

Info: www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396; biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

Note di regia

Ho diretto Eros in moltissimi spettacoli e da molti anni: sono sempre stati “viaggi” appassionati, dove, al di là dei successi o degli insuccessi, non abbiamo mai smesso di credere insieme che ogni volta ci dovevamo rimettere in discussione, ricominciare da capo, “svitarci gli occhi”, come diceva Henry Fonda, per guardare il mondo con quelli di un altro. Nel caso di Minetti, sento che in gioco ci sia qualcosa di più, perché al suo centro c’è il teatro e l’arte dell’attore, il suo senso, la sua necessità, la sua radicalità davanti al Mondo. C’è dunque il lavoro che ci siamo scelti, o che ci ha scelti. Per ogni teatrante Minetti è un autoritratto, ma scommette su un’idea provocatoria: una forma estrema di Autofiction (di me, soltanto di me sono in grado di parlare) che sappia trovare la forza di mostrare che l’Attore è l’Uomo e che il Teatro si fa Autoritratto del Mondo, anche quando entrambi, come in questo testo, raccontano la loro fatale e rovinosa caduta.
Marco Sciaccaluga

Minetti

personaggi e interpreti

Eros Pagni (Minetti, attore drammatico)
Federica Granata (Una signora)
Marco Avogadro (Portiere)
Nicolò Giacalone (Facchino)
Daniela Duchi (Una ragazza)
Marco De Gaudio (L’innamorato della ragazza)
Maurizio Taverna (Un vecchio che zoppica)
Daniela Duchi, Michele Maccaroni (Una vecchia coppia di coniugi)
Bruno Ricci (Una scimmietta)
Francesco Russo (Un ubriaco)
Michele Maccaroni (Uno storpio)
Bruno Ricci (Un cameriere)
Giovanni Annaloro, Mario Cangiano, Maria Angela Cerruti, Marco De Gaudio, Roxana Doran, Daniela Duchi, Michele Maccaroni, Sarah Paone, Francesco Russo, Emanuele Vito (Persone in maschera)