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TEATRO DIANA
INAUGURAZIONE
STAGIONE TEATRALE 2016/2017
DA GIOVEDI’ 13 OTTOBRE 2016
GITIESSE ARTISTI RIUNITI presenta
MARIANGELA D’ABBRACCIO GEPPY GLEIJESES
in
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
regia LILIANA CAVANI
con NUNZIA SCHIANO MIMMO MIGNEMI
personaggi e interpreti
Filumena Marturano Mariangela D’Abbraccio
Domenico Soriano Geppy Gleijeses
Alfredo Amoroso Mimmo Mignemi
Rosalia Solimene Nunzia Schiano
Diana Ylenia Oliviero
Lucia Elisabetta Mirra
Umberto, studente Agostino Pannone Riccardo,
commerciante Gregorio De Paola Michele,
operaio Eduardo Scarpetta
L’avvocato Nocella Fabio Pappacena
scene e costumi RAIMONDA GAETANI musiche THEO TEARDO
assistente alla regia MARINA BIANCHI
Giovedì 13 ottobre ore 21.00 inaugurazione della stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Diana con l’attesissimo debutto di una delle più belle commedie di Eduardo de Filippo “Filumena Marturano” che ha come protagonisti MARIANGELA D’ABBRACCIO e GEPPY GLEIJESES per la regia di Liliana Cavani. La commedia scritta celebra quest’anno i suoi 70 anni dalla prima stesura del grande drammaturgo napoletano Lo spettacolo ha debuttato già questa estate con straordinario successo al Festival di Spoleto.
Secondo la più lunga, meticolosa e bella didascalia mai scritta da Eduardo, la più celebre eroina del suo teatro appare in scena, mentre le ultime luci del giorno dileguano. È in piedi sulla soglia della camera da letto, le braccia conserte in atto di sfida; in camicia da notte, piedi nudi nelle pantofole scendiletto, capelli in disordine, con qualche filo grigio che denuncia tutti i suoi quarantotto anni e un «atteggiamento da belva ferita, pronta a spiccare il salto sull’avversario». Domenico Soriano è nell’angolo opposto della stanza e del palcoscenico, come in un ideale ring di pugilato. È un bel cinquantenne solido e giovale, che s’è goduto la vita grazie ai soldi della pasticceria lasciatagli dal padre. Da giovanotto lo chiamavano don Mimì (come il gaudente figlio di Eduardo Scarpetta) ed era famoso per i cavalli, le donne e i capricci. Ora se ne sta lì, pantaloni e giacca di pigiama sommariamente abbottonati, «pallido e convulso di fronte a Filumena, a quella donna “da niente” che per tanti anni è stata trattata da lui quasi come una schiava e che ora lo tiene in pugno». Agli altri due angoli della stanza, in attesa – sembrano i “secondi” dei pugili che stanno per affrontarsi – ci sono Rosalia Solimene, una donna del popolo che da sempre aiuta Filumena, e Alfredo Amoroso, «che riassume tutto il passato del suo padrone».
Domenico è furente perché Filumena, una ex prostituta che da anni vive con lui come la più paziente e sottomessa delle mogli, è riuscita a strappargli un matrimonio, facendogli credere che era in punto di morte. Poi, dopo quelle nozze in articulo mortis, era balzata dal letto, guaritissima e ferocemente soddisfatta di aver ripreso il suo posto legittimo nella casa che per tanti anni aveva contribuito a far prosperare. A quello stratagemma estremo s’era risolta perché, dopo mille avventure da lei sopportate in silenzio, il suo uomo voleva ora darle il benservito, per sposare una ragazza di vent’anni. E non era tutto, perché con una sorprendente rivelazione aveva raccontato di avere tre figli segreti, già grandi, e per giunta cresciuti a balia grazie ai denari rubati a Soriano. Questi va su tutte le furie, dichiara che il matrimonio gli è stato carpito con l’inganno e ne ottiene l’annullamento.
Allora l’indomabile Filumena ripiega su un altro più sottile espediente: uno dei tre giovanotti è figlio di Domenico. Quale? La donna lascia la casa, la sua casa, portandosi via il segreto. Domenico, attanagliato dalla più angosciosa curiosità, la supplica di rivelargli la verità; ma intanto riscopre tutte le qualità umane di quella donna. E per non lasciarsi sfuggire il figlio, acconsente a liberarsi della fidanzata, a sposare – questa volta davvero – Filumena e a prendersi in casa i tre giovani. Ma nemmeno diventata moglie Filumena svelerà il segreto. Madre di tutti e tre, non accetterà che uno di loro goda di qualche privilegio. Così, alla fine, Domenico li accetterà tutti serenamente, ripetendo le parole di lei: «’E figlie so’ ffiglie… E so’ tutte eguale… Hai ragione Filume’, hai ragione tu!».
Maurizio Giammusso da “Vita di Eduardo”, Edizioni Elleu
Filumena Marturano – forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata all’estero – ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella Cantata dei giorni dispari che, a partire da Napoli milionaria!, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.
INFO E PRENOTAZIONE 0815567527
VENDITA DIRETTA ON LINE SUL SITO WWW.TEATRODIANA.IT
Calendario spettacolo:
G | 13 | OTTOBRE | Turno A | Ore 21.00 |
V | 14 | OTTOBRE | Turno V1 | Ore 21.00 |
S | 15 | OTTOBRE | Turno C1/S1 | Ore 17.30/21.00 |
D | 16 | OTTOBRE | Turno D1 | Ore 18.00 |
M | 18 | OTTOBRE | Turno M | Ore 21.00 |
M | 19 | OTTOBRE | Turno POM | Ore 17.45 |
G | 20 | OTTOBRE | Turno GS1 | Ore 21.00 |
V | 21 | OTTOBRE | Turno V2 | Ore 21.00 |
S | 22 | OTTOBRE | Giornata Naz. dello Spettacolo | Ore 17.30 |
D | 23 | OTTOBRE | Turno D2 | Ore 18.00 |
M | 25 | OTTOBRE | Fuori Abbonamento | Ore 21.00 |
M | 26 | OTTOBRE | Fuori Abbonamento | Ore 17.45 |
G | 27 | OTTOBRE | Turno GS2 | Ore 21.00 |
V | 28 | OTTOBRE | Fuori Abbonamento | Ore 21.00 |
S | 29 | OTTOBRE | Turno C2/S2 | Ore 17.30/21.00 |
D | 30 | OTTOBRE | Fuori Abbonamento | Ore 18.00 |
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