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UNA STAGIONE IN CARNE E OSSA
Un po’ di numeri: 19 spettacoli al Teatro Bellini, 24 al Piccolo Bellini, per un totale di 43 spettacoli. E ancora, 10 incontri con le Lezioni di Storia organizzate da Editori Laterza, che finalmente giungono a Napoli e grazie alle quali il pubblico potrà ascoltare i più autorevoli storici del panorama nazionale, 8 appuntamenti concertistici la domenica mattina dedicati alla Musica Classica, a cura dell’Orchestra Sinfonica Napolinova, per la direzione dei più interessanti Maestri emergenti italiani e 7 serate dedicate alla Musica Contemporanea del Be Quiet, il movimento di cantautori napoletani fondato da Giovanni Block che fa parlare di sè in tutta Italia.
Proviamo a quantificare anche cosa accadrà fuori dalle due sale: proseguiranno e si moltiplicheranno le attività che animano il foyer, sono previsti, infatti, 4 episodi degli AperiTristi, oltre 20 incontri tra gli artisti e il pubblico e più di 50 presentazioni di libri. E ancora, 12 appuntamenti con BelIiNItango, che trasformeranno il foyer in una Milonga, coinvolgendo gli appassionati di Tango e non solo.
Per il 2016-2017, abbiamo, inoltre, aumentato i turni di abbonamento: da 7 diventano 8, per soddisfare la crescente domanda del nostro pubblico. Il nuovo abbonamento “Mix” del mercoledì sera, consentirà di assistere a 6 spettacoli del Teatro Bellini e 6 del Piccolo Bellini, per consolidare lo stretto rapporto fra le nostre due sale. Apriremo il sipario circa 260 volte ed ospiteremo e/o produrremo circa 120 attività collaterali.
Questo il quadro di massima della quantità della nostra proposta, ma poiché siamo consapevoli che non bastano i numeri a raccontare una stagione è opportuno cercare di dare anche una “misura” della qualità, condividendo, in poche battute, le linee guida che muovono le nostre scelte.
L’apertura e la chiusura di stagione sintetizzano il percorso dell’intera programmazione, infatti, se inaugurando con il mai rappresentato Bordello di mare con città, scritto nel 1984 da Enzo Moscato e qui portato in scena da Carlo Cerciello diamo spazio e valore della migliore cultura scenica partenopea, per contrappunto, ma al tempo stesso per analogia chiuderemo, ad aprile 2017, con A Hunger Artist di Kafka per la regia di Ejmuntas Nekrošius, l’artista lituano considerato fra i più geniali registi viventi.
Affermiamo così, un’idea ben precisa: il Teatro partenopeo deve relazionarsi con quello europeo e mondiale, senza essere relegato a puro esercizio autoreferenziale.
Dal punto di vista produttivo proseguiremo con il progetto de La trilogia della libertà, iniziato con Arancia Meccanica e proseguito con Qualcuno volò sul nido del cuculo: firmerò la messinscena de Il Giocatore di F. Dostoevskij, appositamente riscritto per il teatro da Vitaliano Trevisan. Anche in questo caso un romanzo diventa un testo teatrale, anche in questo caso il tema centrale sarà la libertà dell’individuo.
Numerosi e diversissimi gli autori, gli interpreti e le tematiche che incontreremo durante il cammino che ci porterà da Moscato/Cerciello a Kafka/ Nekrošius: il nuovo lavoro di Toni Servillo, Elvira da Louis Jouvet, una vera e propria lezione di teatro in cui Servillo è un regista ossessionato dalla ricerca della perfezione, metafora della disciplina che richiede il lavoro dell’attore; una Dipartita Finale che ci darà l’occasione di vedere in scena, insieme, un quartetto costituito da soli “animali da palcoscenico”: Franco Branciaroli, Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Maurizio Donadoni; l’ultimo testo di Domenico Starnone, Lacci, nell’interpretazione di Silvio Orlando; la poesia dell’Odissea riletta da Emma Dante. E ancora, il genio e la sregolatezza nel nuovissimo Anelante di Antonio Rezza e Flavia Mastrella e l’originalità del Giocando con Orlando in cui vedremo Stefano Accorsi e Marco Baliani sulle scene realizzate da Mimmo Palladino.
E poi, una panoramica su una nuova generazione di artisti, “giovani” affermati, che si cimentano con il teatro classico: Filippo Dini, che affronta Čechov proponendo un Ivanov ironico e modernissimo, il suo quasi omonimo Filippo Timi, che torna al Teatro Bellini con Una Casa di bambola di Ibsen, per la regia di Andreè Ruth Shammah, e Fausto Paravidino, che dirige Souper di Ferenc Molnàr.
Largo, dunque, alla grande prosa, ma non solo: dalla Russia, o forse sarebbe meglio dire dal mondo, torna per la terza volta al Teatro Bellini SLAVA con il suo SNOWSHOW. Largo alla musica dell’istrionico Stefano Bollani, musicista e attore, nell’originalissimo Wonderland, diretto da Daniele Ciprì, e de L’Orchestra di Piazza Vittorio, di cui noi e il nostro pubblico non possiamo più fare a meno, che ci porterà nel divertentissimo Il giro del mondo in 80 minuti. Largo alla grande danza contemporanea, con i Carmina Burana coreografati da Mauro Astolfi per Spellbound, già acclamati dal pubblico in 3 dei 5 continenti.
E il Piccolo Bellini? Ospiterà una programmazione tutt’altro che “piccola”.
Quest’anno diamo vita a un esperimento, per cui uno spettacolo andrà in scena per 3 repliche al Teatro Bellini e 4 al Piccolo Bellini. Per il 2016-2017, toccherà a Frankenstein ‘O Mostro, lo spettacolo in cui i Posteggiatori Tristi sono diretti da Sara Sole Notarbartolo, fare da ponte fra le nostre due sale. La programmazione del Piccolo Bellini ospiterà grandi nomi: Iaia Forte, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Melchionna, Rino di Martino, Antonella Morea, Pino Carbone solo per citarne alcuni. Interpreti e registi di consolidata fama che si alterneranno con gruppi più giovani: torneranno i Teatrodilina, che, dopo il successo de Le vacanze dei signori Lagonìa della passata stagione ci presentano Banane. Torna Punta Corsara, gruppo ormai di casa al Teatro Bellini con Io, mia moglie e il miracolo, mentre, per la prima volta, ospiteremo l’interessantissima compagnia de Gli Omini con il loro Ci scusiamo per il disagio e, i Babilonia Teatri che, freschi della vittoria del Leone d’argento 2016 per il Teatro, presenteranno un graffiante Jesus.
Una stagione “fertile”, ricca di incontri tra artisti, tra artisti e pubblico, tra pubblico e pubblico, tra studiosi ed allievi, una stagione fatta di contaminazioni fra linguaggi diversi, in sale e spazi che convivono sotto lo stesso tetto.
Una stagione in carne e ossa.
Ringraziandovi per l’affetto, la fedeltà e la stima che mostrate anno dopo anno per il Teatro Bellini, vi aspettiamo.
Gabriele Russo
Consulente Artistico Teatro Bellini
LA CASA DEL TEATRO
Per la stagione 2016-2017 abbiamo ulteriormente arricchito la già corposa serie di attività extra-teatrali, che oggi ci sembra riduttivo definire “attività collaterali”, che affianchiamo alla proposta degli spettacoli delle nostre due sale.
Sono iniziative che costituiscono una parte essenziale della nostra offerta culturale; non eventi occasionali e slegati tra di loro, ma prospettive diverse di un progetto unico, vivo e in continua evoluzione, che cresce quotidianamente nel dialogo con realtà esterne e che scaturisce dalla precisa intenzione di pensare fuori dagli schemi, dai luoghi, dai tempi e dalle formule consuete.
A partire da questa stagione, in collaborazione con Editori Laterza, saremo la sede delle Lezioni di Storia che da anni vedono i più illustri storici italiani affrontare, dai più importanti palcoscenici del Paese, temi di Storia e attualità. I dieci incontri che animeranno il Teatro la domenica mattina sono un’importante novità per il pubblico e per la città che, siamo certi, risponderà con lo stesso entusiasmo di Roma, Milano, Trieste, Firenze e Bari.
Un’altra novità importante è rappresentata dalla sinergia avviata con l’Associazione Napolinova con la quale, sempre la domenica mattina, programmeremo una vera e propria stagione sinfonica realizzata dai giovani e talentuosi musicisti della omonima Orchestra Giovanile diretti dai più promettenti direttori d’orchestra italiani.
L’attenzione alla musica, in questo caso contemporanea, si manifesta anche attraverso l’apertura nei confronti del movimento Be Quiet, fino all’anno scorso realtà consolidata ma itinerante, di cui siamo diventati “sede stabile” e con cui abbiamo pianificato numerosi appuntamenti da ottobre ad aprile.
Continua a crescere BellINitango, il progetto nato in collaborazione con l’associazione Fertango che trasforma mensilmente lo spazio del foyer in una Milonga: diventato un appuntamento fisso per gli appassionati di Tango e non solo, per la prossima stagione sarà arricchito da incursioni di Arte figurativa e performativa.
Anche gli Aperitristi, ideati da I Posteggiatori Tristi come momento di semplice intrattenimento per il Sottopalco e il foyer, sono diventati un vero e proprio esperimento di drammaturgia a puntate che ha portato alla produzione dello spettacolo Frankenstein ‘O Mostro. Per il 2016-2017 gli Aperitristi continueranno ad essere un momento di performance musical-teatrale nello spazio inusuale del foyer, ma chissà che non ci riservino in futuro altre sosprese.
Eventi, occasioni, incontri, che rispondono alla nostra idea di Teatro, un luogo che supera i confini del palcoscenico e, al tempo stesso, un palcoscenico aperto alle più svariate forme d’arte, uno spazio di cultura e di intrattenimento dove ci si possa sentire a casa:
la Casa del Teatro.
STAGIONE DANZA – 2016–2017
Anche quest’anno la Stagione di Danza del Piccolo Bellini, propone un interessante percorso attraverso i nuovi linguaggi del contemporaneo, per un pubblico sempre più numeroso, nonché attento e curioso.
“Contaminazioni” potrebbe essere il sottotitolo di questa stagione dove accanto ad artisti già affermati di consolidata fama, troviamo giovani coreografi e performers, in particolare di Napoli e del sud Italia, che avranno modo di mostrare il loro percorso di ricerca, sempre in crescita e in evoluzione, mai banale e scontato. Il fil rouge che li lega, è la ricerca di una danza contemporanea che dialoghi con la performing art e con il teatro, che sia appunto “contemporanea” alla nostra società, dove le contaminazioni e gli incroci di poetiche e linguaggi artistici sono quotidiani. Attraverso il linguaggio del corpo, strumento universale, si crea un’interessante osmosi dialettica tra lo spettatore e l’artista.
Grande novità di quest’anno sarà la possibilità, alla fine degli spettacoli, di creare un momento di dibattito e confronto con il pubblico, che interagirà con gli artisti, avrà la possibilità di fare domande o esprimere pareri sugli spettacoli ai quali ha assistito, perché un pubblico partecipe è anche un pubblico più consapevole.
Antonello Tudisco
Consulente Artistico Danza Piccolo Bellini
STAGIONE IN MOSTRA – 2016–2017
Il Teatro è aperto. L’ingresso è libero.
Al diavolo i gadget e i computer: andate a teatro, occupate le file in platea e in galleria, porgete orecchio alla parola e osservate attentamente le immagini viventi. Davanti a voi c’è il teatro, non consentite che la vostra vita frenetica lo trascuri
Anatolij Vasil’ev
Il Teatro si fa e si vede, si vive, è impossibile limitarsi a raccontarlo. Allora, perchè non sublimarlo attraverso le arti figurative, che, a differenza delle parole, hanno il dono di sintetizzare e comunicare un concetto, un’immagine, un’emozione, una suggestione?
Partendo da quest’idea e dall’esigenza sempre più forte di creare sinergie significative e durature con altre realtà che cercano di ridare a Napoli la centralità che merita in ambito artistico, è stato naturale immaginare una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli in questa occasione rappresentata dal prof. Rino Squillante e da un gruppo di allievi dell’Accademia.
Grazie a questa collaborazione, stasera “debutta” l’“esposizione” della nostra stagione, con un progetto dove l’arte figurativa si fonde con l’arte preformativa.
I giovani artisti, ispirati dai testi, dalle note di regia o dalle foto di scena degli spettacoli e delle attività da noi programmate per la stagione 2016/17, hanno lasciato libera la loro creatività. Un progetto destinato a vivere nel tempo: una mostra che oggi occupa gli spazi del Teatro Bellini, che nel mese di settembre vivrà nell’Accademia stessa e grazie al quale, nel corso della stagione, le singole opere saranno esposte nel foyer, accompagnamdo, di volta in volta, gli spettacoli che le hanno ispirate.
Stasera gli spettacoli ci emozioneranno prima ancora di vivere in scena, attraverso colori che squarciano una tela, attraverso una scultura che parla di “noi” o un delicato gioco di luci e ombre di una foto.
Non è casuale che abbiamo scelto di affiancare alla mostra il progetto VOCI NEL DESERTO. Il giorno in cui avremmo semplicemente dovuto presentare la nostra stagione seduti dietro ad un tavolino, abbiamo scelto di vivere e far vivere il Teatro, di ragionare e di riflettere. Così, attraverso le parole di grandi autori, attori, filosofi e cantautori del passato ci fermiamo a pensare allo stato del Teatro oggi, alla reale esigenza di fruire di questo insostituibile momento di scambio di emozioni e pensieri.
È attraverso il recupero della memoria, immergendoci in questo fiume di riflessioni, proposte idee e pensieri sul Teatro che ne riconosciamo il valore.
Lavoriamo per costruire un Teatro che non si limiti a essere un contenitore di spettacoli ma che sia spazio dinamico e vitale, un luogo senza confini dove tutti possano sentirsi parte di un fenomeno vivo, di un rito che si ripete da secoli. Un vero e proprio ponte tra tutte le espressioni artistiche, che precorra le esigenze e favorisca le commistioni: immaginiamo una comunità di artisti, maestranze e pubblico che partecipano alla stessa liturgia.
Si ringraziano per la collaborazione l’Accademia di Belle Arti e Voci nel Deserto insieme a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata: i Posteggiatori Tristi, il movimento Be Quiet, le associazioni Napolinova e Fertango e tutti gli artisti che hanno accolto l’invito a partecipare.
Daniele Russo
L’ACCADEMIA VA IN SCENA
Napoli, 26 maggio 2016 – Video, installazioni, performance di live drawing sono alcuni dei dispositivi artistici ideati dagli studenti del Dipartimento di Arti Visive e del Laboratorio di Pittura per la didattica dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in occasione della presentazione della stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Bellini.
I lavori di circa 40 allievi, coordinati dal prof. Rino Squillante, invadono e si impossessano, per l’occasione di tutti gli spazi del teatro, dal foyer al proscenio, con l’obiettivo di rendere il pubblico protagonista di ogni momento della rappresentazione, si tratti di danza o di teatro. Ogni prodotto artistico realizzato è il risultato di una riflessione elaborata attorno agli spettacoli ed agli eventi in programma, ogni opera risponde con una emozione a ciò che la stessa rappresentazione evoca.
Già a partire dall’ingresso, nell’area del foyer, il pubblico viene accolto da interventi installativi dedicati al mondo della danza, proseguendo nello spazio del sottopalco, 5 studenti impegnati in attività performativa di live drawing, realizzano opere, traendo ispirazione dagli eventi collaterali della stagione.
28 stendardi che scendono dai palchi, raccontano al pubblico, altrettanti spettacoli in cartellone, bandiere dipinte con tecniche miste su tela, dove i ragazzi hanno restituito in un’unica immagine l’essenza del testo teatrale.
Sul palcoscenico 8 stendardi affiancano le maschere di #casapicasso a disposizione del pubblico per essere indossate e creare un ambito relazionale coinvolgendo in tal modo i social attraverso l’uso della fotografia e della condivisione.
“Il progetto – dice il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta – dà corpo alla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Teatro Bellini, nel comune intento di coniugare produzione artistica e azione formativa, operando come presidio culturale e civile in un territorio da rivalorizzare”.
FERRARELLE ACQUA UFFICIALE DEL TEATRO BELLINI
Napoli, 26 maggio 2016 – In occasione della presentazione della nuova stagione artistica 2016/2017, Ferrarelle inaugura la collaborazione con Teatro Bellini in qualità di acqua ufficiale.
Con questa partnership Ferrarelle, icona della storia alimentare italiana, arricchisce i suoi investimenti in cultura, coerentemente con i suoi valori e l’impegno di responsabilità sociale d’impresa, dando il suo contributo per alimentare la vitalità che questo storico teatro infonde nella vita culturale di Napoli e del territorio campano, in cui il marchio ha le sue radici.
L’effervescenza naturale di Ferrarelle accompagnerà inoltre tutti gli spettacoli in calendario e sarà presente all’interno dei punti ristoro del teatro.
Ferrarelle è l’unica a vantare una certificazione di effervescenza naturale secondo la specifica tecnica SGS, che attesta che tutte le sue bollicine sono 100% frutto solo di Madre Natura. All’effervescenza naturale deve il suo profilo organolettico unico, ideale per esaltare i piaceri della tavola, aiutare la digestione e rendere tutti i piatti un’autentica esperienza di gusto. Ogni giorno inoltre, nell’effervescenza naturale di Ferrarelle, il suo mix ineguagliabile di sali minerali, tra cui calcio, bicarbonato e silice, contribuisce al benessere di tutto il corpo e gli fornisce tutta la vitalità di cui ha bisogno.
Ferrarelle SpA
Ferrarelle SpA è il quarto gruppo italiano a volume nel settore delle acque minerali ed è proprietaria dei marchi Ferrarelle, Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Natia e Santagata e distributore esclusivo per la penisola del brand Evian. La società è in espansione anche all’estero e con Ferrarelle e Natia è in distribuzione in USA, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Russia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Hong Kong, Taiwan.
Foto di Luigi Maffettone
“Un’Altra Galassia”: la festa del libro nel centro storico di Napoli, dal 10 al 12 giugno 2016
Dal 28 maggio all’8 giugno 2016 il dittico Goyescas /Suor Angelica al Teatro San Carlo di Napoli, per la regia di Andrea De Rosa e la direzione di Donato Renzetti