Di: Sergio Palumbo
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“Non capisco perché qualcuno dovrebbe farti il favore di ucciderti. Che cosa gliene viene?” Questa è la domanda che Adelmo, ex operaio, licenziato per la crisi, che si arrangia con qualche furtarello per pagare le bollette e sbarcare il lunario, rivolge alla bella Lise, tedesca, ex croupier di navi da crociera, disillusa dalla vita e vittima delle banche.
In un tardo pomeriggio primaverile, in una sonnacchiosa Rimini, Adelmo, sconsolato perché non è riuscito ancora a trovare nessuno da alleggerire, si imbatte in una finestra aperta. Che tentazione, una finestra aperta, per un ladro! Adelmo si apposta e, non vedendo luci per più di un’ora, decide di entrare. Sembra tutto facile: la finestra aperta, l’argenteria in bella mostra… Se non fosse che sul divano, a dormire, c’è la padrona di casa, Lise.
L’incontro tra Adelmo e Lise, due mondi sideralmente distanti casualmente messi in contatto dal destino, sarà l’inizio di una conoscenza ai limiti del surreale, con Adelmo avvinto dal fascino e dall’esperienza di vita della bella tedesca e Lise, cinica, sarcastica, disincantata e disperata per la rovina finanziaria causata dagli investimenti sbagliati, che spera che Adelmo l’aiuti a farla finita.
Adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, curato dallo stesso autore, “Il mondo non mi deve nulla” è un’avvincente girandola agrodolce di battute al vetriolo, tagliente sarcasmo, ingenue velleità e riferimenti a temi di scottante attualità, sullo sfondo delle belle scene rosse e nere, fosche quanto basta, di Gianluca Amodio, ben valorizzate dal disegno luci di Alberto Biondi. La regia di Francesco Zecca pone grande attenzione ai ritmi dei dialoghi, serrati ma senza esagerare, sapientemente intervallati dalle videoproiezioni dei disegni onirici di Laura Riccioli o dai monologhi di Adelmo e Lise. Straordinarie le prove attoriali dei due protagonisti: Pamela Villoresi, perfettamente a suo agio con l’accento tedesco (anche grazie alle origini da parte di madre), è sensuale, dalle movenze feline e colpisce per il peculiare uso della vocalità, che ne acuisce la straordinaria espressività; Claudio Casadio sorprende per la naturalezza dell’interpretazione, con accento spiccatamente romagnolo, e per l’empatia, che tocca il suo apice nel nostalgico monologo finale.
“Il mondo non mi deve nulla”, di Massimo Carlotto, con Pamela Villoresi e Claudio Casadio, sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli fino al 7 febbraio 2016.
Link: il sito del Teatro Bellini di Napoli – www.teatrobellini.it
“Euridice e Orfeo”, di Valeria Parrella, dal 9 al 14 febbraio 2016 al Teatro Bellini di Napoli
“Dialoghi tra le Corde”, concerto di Carla Senese e Riccardo Del Prete, il 6 febbraio 2016 al Palazzo Venezia di Napoli