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TEATRO DIANA

Da mercoledì 27 gennaio 2016

Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con PALOMAR Television & Film Production fondata da Carlo Degli Esposti
presentano

FABRIZIO BENTIVOGLIO

MARIA PIA CALZONE

ISABELLA RAGONESE

SERGIO RUBINI
in

PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE

uno spettacolo scritto da

Sergio Rubini – Carla Cavalluzzi – Diego De Silva

regia

Sergio Rubini

scene Luca Gobbi costumi Patrizia Chericoni luci Luca Barbati

regista collaboratore Gisella Gobbi

da Mercoledì 27 gennaio debutta al diana con quattro straordinari interpreti FABRIZIO BENTIVOGLIO, MARIA PIA CALZONE, ISABELLA RAGONESE, SERGIO RUBINI, “Provando… Dobbiamo Parlare” commedia scritta da Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Diego De Silva, per la regia dello stesso Sergio Rubini. Un attualissimo testo sulle crisi di coppia; il testo si snoda attraverso la storia di due coppie di amici: una più borghese, interpretata da Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone, al loro secondo matrimonio e all’ennesima crisi coniugale, l’altra coppia, interpretata da Isabella Ragonese e Sergio Rubini, l’opposto, lui cinquantenne pluripremiato scrittore, lei, l’allieva, è una trentenne piena di vitalità e in cerca di una sua collocazione come scrittrice. Tutti gli equilibri verranno messi in crisi quando si scopre, che uno di loro, ha un’amante e la moglie, che lo vuol lasciare, si precipita a casa dei due amici per comunicare loro la scoperta.

Note:

Certo, una coppia borghese può essere teatrino di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ricchezze, rapporti utilitaristici, rivendicazione dei diritti di figli avuti da matrimoni precedenti, patrimoni da spartire, lettere di avvocati, conti in banca, minacce, testamenti, risarcimenti, crisi di panico e via discorrendo. Per non parlare delle menzogne, i sotterfugi, i tradimenti e tutte le complicazioni che ne conseguono.

Una coppia che funzioni in questo modo, spesso è tesa a gestire il suo status sulla base del calcolo e della scorrettezza, dimentica ormai da anni che il motore che li unì un tempo fu l’amore. Ebbene immaginiamo che i migliori amici di una coppia come questa, siano due che stanno insieme invece per tutt’altre ragioni. Non sono sposati, non hanno proprietà, terreni da dividere, case da accaparrarsi, non sono cointestatari di un conto in banca, e per quel che riguarda i beni materiali condividono solo un bell’attico in affitto al centro di Roma e quintalate di libri che non sanno più dove mettere. Lui è uno scrittore, un Premio Strega, due bestseller alle spalle, cinquant’anni ben portati e la trascuratezza da intellettuale consumato e progressista; lei vent’anni più giovane e il fascino di chi pende ancora dalle labbra del maestro, il suo fidanzato in questo caso. Inoltre questi ultimi due a differenza dell’altra coppia anziché fare figli hanno scritto dei libri insieme – i libri di lui a dire il vero – e un’insana necessità di dirsi sempre tutto, questo almeno nelle intenzioni.

Adesso, l’anomalia di queste due coppie è senza dubbio che sono amici e che non ci sia un weekend, una vacanza, un’uscita, una festa comandata, che i quattro non trascorrano insieme. Supponiamo adesso che la coppia borghese, proprio come ogni coppia borghese che si rispetti, stia attraversando la sua ennesima crisi coniugale, questione di corna nello specifico, e che si sia fiondata a casa degli altri due anche una sera in cui non avevano messo in conto di vedersi. Ma in fondo non è proprio nel momento del bisogno che servono gli amici? Ed ecco così che la serata si fa notte e il salotto con tanto di vista da tremila euro al mese diventa un vero e proprio scenario di guerra in cui non solo emergono tutte le differenze tra le due coppie, ma i loro diversi punti di vista, le distanze, ciò che di ognuno l’altro non sopporta, tutto quel groviglio del non-detto che fino a quel momento soggiaceva sul fondo della coscienza. Col risultato che all’indomani della battaglia, alle prime luci del giorno, nonostante le premesse, quella più divisa sarà proprio la coppia tenuta insieme solo dall’amore. Ma perché l’amore forse non basta?

Calendario spettacoli

M 27 GENNAIO TURNO A ore 21.00
G 28 GENNAIO TURNO GS1 ore 21.00
V 29 GENNAIO TURNO V1 ore 21.00
S 30 GENNAIO TURNO C1/S1 ore 17.30/21.00
D 31 GENNAIO TURNO D1 ore 18.00
M 2 FEBBRAIO TURNO M ore 21.00
M 3 FEBBRAIO TURNO POM ore 17.45
G 4 FEBBRAIO TURNO GS2 ore 21.00
V 5 FEBBRAIO TURNO V2 ore 21.00
S 6 FEBBRAIO TURNO C2/S2 ore 17.30/21.00
D 7 FEBBRAIO TURNO D2 ore 18.00

Info e vendita diretta on line sul sito www.teatrodiana.it