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“GOSPODIN”
di Philipp Löhle
regia Giorgio Barberio Corsetti
con Claudio Santamaria,
Federica Santoro e Marcello Prayer
traduzione Alessandra Griffoni
a cura del Goethe Institut
scene Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Gianluca Cappelletti
graphics Lorenzo Bruno e Alessandra Solimene
video Igor Renzetti
musiche Gianfranco Tedeschi e Stefano Cogolo
regista assistente Fabio Cherstich
una produzione
Fattore K. / L’UOVO Teatro Stabile Di Innovazione
in collaborazione con Romaeuropa Festival
si ringrazia
Progetto ABC Arte Bellezza e Cultura, Rialto Santambrogio, Cinepizza
Debutto: 12 Novembre 2014 – Teatro Eliseo/Romaeuropa Festival
Durata 1ora e 45minuti
È una nuova produzione italiana di Giorgio Barberio Corsetti sul testo del giovane autore tedesco associato del Maxim Gorki Theater a Berlino Philipp Löhle, che inventa un teatro fatto di sorprese, e con ferocia esplora le contraddizione della nostra società votata al consumo.
“Genannt Gospodin” è un testo il cui protagonista è un anti-eroe tragicomico che si ribella al capitalismo e cerca di vivere senza soldi trovando finalmente la sua libertà solo in prigione. E’ una visione spietata dell’umanità sia inquadrata che alternativa che comunque inevitabilmente dipende dai soldi e dal consumo. La scrittura è graffiante, acuta, ironica e pungente. Una galleria di personaggi comici strampalati, miserabili ed idealisti, che raccontano il nostro mondo con grande poesia e feroce malinconia.
Parte integrante dell’impianto scenico è l’interazione degli attori con contributi video realizzati attraverso tecniche varie (graphic animation, video mapping).
«Gospodin è un uomo semplice.. non vuole avere nulla a che fare con il danaro.. Gospodin vive nella città come un esploratore nelle natura.. Gospodin aveva un lama, animale con cui passeggiando otteneva mance, Greenpeace glielo ha portato via.. Gospodin odia Greenpeace.. Gospodin ha tanti amici, ma tutti gli portano via qualcosa.. la sua donna lo abbandona portando via mobili e letto.. il suo amico artista gli porta via la tv per fare una videoistallazione che si chiama “tempus fuckit”.. a Gospodin un amico saltuario delinquente lascia una borsa piena di soldi… la sua donna li vuole.. i suoi amici li vogliono.. lui non li vuole ma non vuole darli..
Gospodin finisce in prigione, dove si trova benissimo.. lì solo si può vivere senza soldi e senza scegliere.. Gospodin dona la borsa di soldi a Greenpeace.
Gospodin è eroicamente testardo, convinto della sua strada, sperimenta la città ed il mondo di oggi nel suo poetico e tragico rifiuto dell’unico elemento che fa girare il mondo, il denaro..
Gospodin è un personaggio paradossale, che esprime la sua poesia con i suoi atti di negazione.. Gospodin fa del paradosso il suo modo di vivere..
Scritto da Philipp Löhle, giovane drammaturgo tedesco, questo testo per tre attori e tanti personaggi è composto da brevi scene dialogate, e da racconti lirici in cui gli altri due attori, un lui ed una lei, raccontano le scorribande allucinate di Gospodin nella città, che assomiglia ad ognuna delle grandi città in cui viviamo..
Gospodin corre, inseguito sempre dai fantasmi di un mondo che non vuole accettare.. Gospodin supera cancellate, si perde nei supermercati, tenta di vivere con il baratto, nel bar che frequenta salta sul tavolo per dire la sua..
Gospodin è una pura invenzione poetica e paradossale.. Gospodin siamo noi, quando vorremmo mollare tutto e vivere in pace, senza il condizionamento, la pressione del guadagno.. Gospodin è comico, è tragico, è adesso..»
Giorgio Barberio Corsetti
TOUR 2014/15: Pesaro Teatro Rossini (21/23 novembre), Torino Fonderie Limone (24/30 novembre), Cuneo Teatro Toselli (2 dicembre), Casale Monferrato Teatro Comunale (3/4 dicembre), Genova Teatro La Tosse (5/7 dicembre), Macerata Teatro Lauro Rossi (18/19 dicembre), Ascoli Piceno Teatro Ventidio Basso (20/21 dicembre), Asti Teatro Alfieri (20 gennaio), Milano Teatro Tieffe Menotti (22/25 gennaio), Padova Teatro MPX (5 febbraio), Verona Teatro Camploy (6 febbraio), Vicenza Teatro Comunale (7 febbraio).
PHILIPP LÖHLE
Philipp Löhle nasce a Ravensburg nel 1978. Scrive i suoi primi testi che è ancora uno studente e inizia la sua carriera come giornalista e video maker. Con Alias Gospodin vince il Premio Giovane Drammaturgo della Federation of German Industry. Lo stesso testo viene nominato nel 2008 per il Mülheim Dramatists Prize. Lilly Link vince il Premio della Giuria al Heidelberg Stückemarkt in 2008. Dal 2008 al 2010 Löhle è drammaturgo in residenza al Maxim Gorki Theater di Berlino. Per la stagione 2011/2012 è drammaturgo residente al Nationaltheater Mannheim. Dal 2012 al 2013 viene nominato drammaturgo residente presso il Staatstheater Mainz dove opera anche come regista.
Prizes and Awards:
- 2007: Drama workshop at the Berlin Theatertreffen, winner of the Stückemarkt Commission (sponsored by the Federal Agency for Civic Education)
- 2007: Invitation to the Werkstatttage at the Vienna Burgtheater
- 2007: Young Dramatists’ Prize of the Federation of German Industries for “Alias Gospodin”
- 2008: Invitation to the Mülheim Theatertage with “Alias Gospodin”
- 2008: Jury Award at the Heidelberg Stückemarkt for “Lilly Link or Hard Times for the Rev…”
- 2008: Invitation to the Hamburg Autorentheatertage with “Lilly Link”
- 2008: Baden-Württemberg Youth Theatre Prize project scholarship to develop a play at the Theater Aalen
“Some Girl(s)”, di Neil LaBute, dal 20 al 24 gennaio 2016 al Piccolo Bellini di Napoli
Recensione del libro “Deciders. Chi decide sulla Rete” di Francesco Marrazzo (Dante & Descartes)