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Autunno musicale 2015

della Nuova Orchestra Scarlatti

giovedì 10 dicembre 2015, ore 19.00

Chiesa dei SS. Marcellino e Festo – largo San Marcellino – Napoli

I Virtuosi di San Martino

RUMORS

Musiche e canzoni di A. Pärt, King Crimson, Bob Dylan,Cherubini-Bixio, P. Ciampi, R. Gaetano, The Clash, Brecht-Weill, P. Daniele e al.

Roberto Del Gaudio voce, rielaborazione e traduzione testi Federico Odling violoncello, rielaborazioni musicali

Vittorio Ricciardi flauto Francesco Solombrino violino e viola

Carmine Terracciano chitarra

L’ironia, l’intelligenza, il divertimento dei Virtuosi di San Martino

per l’ultimo appuntamento dell’Autunno musicale 2015 della Nuova Scarlatti

Il settimo e ultimo appuntamento dell’Autunno Musicale 2015 della Nuova Orchestra Scarlatti giovedì 10 dicembre alle ore 19.00, presso la Chiesa dei SS. Marcellino e Festo (Largo San Marcellino, Napoli) è davvero da non perdere: RUMORS, un nuovo esilarante spettacolo musicale dei Virtuosi di San Martino, l’inimitabile gruppo teatral-musicale partenopeo che dal suo debutto al Teatro Cilea nel 1994 con lo spettacolo Cosima e altre storie, ha inanellato una serie di successi di pubblico e di critica, da Nel nome di Ciccio in poi, attraverso la ricerca di uno stile inconfondibile fondato sullo ‘sprofondamento’ dei generi tradizionali e la scomposizione creativa di ‘cadaveri musicali e teatrali’. Con RUMORS I Virtuosi di San Martino presentano un concerto di cover, cioè di note canzoni che, a vario titolo, fanno parte della storia della cosiddetta ‘musica leggera’: dalle piccole romanze all’italiana al rock progressive, dalla Ballata di Mackie Messer di Kurt Weill a The Wall dei Pink Floyd, dai Clash al Cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, da Piero Ciampi a Pino Daniele.

Come affermano gli stessi Virtuosi Roberto Del Gaudio, voce che ha curato anche la rielaborazione dei testi, Federico Odling, violoncello e autore delle rielaborazioni musicali, Vittorio Ricciardi, flauto, Francesco Solombrino, violino e viola, Carmine Terracciano, chitarra – tutte queste canzoni “ saranno tradotte forzatamente o per gioco in una sala da concerto, raccolte forse dalla radio, o dal perenne rumore di sottofondo imposto dalla nostra epoca, dai diffusori degli aeroporti, dei bar, dei negozi, in un viaggio verso la decostruzione divertita della imponente e sorvegliante colonna sonora del nostro tempo”. Un appuntamento sicuro con il divertimento e l’intelligenza.

Biglietti: San Marcellino € 12 acquistabili presso le prevendite abituali, on line su www.azzurroservice.net e presso le sede del concerto da un’ora prima dell’inizio.

RUMORS

SPIEGEL IM SPIEGEL di Arvo Part (1978 )

21st CENTURY SCHIZOID MAN dei King Crimson (1976 )

TIME PASSES SLOWLY di Bob Dylan (1970 )

MAMMA C.A.Bixio/B.Cherubini (1940 )

ANDARE CAMMINARE LAVORARE di Ciampi/Marchetti/Pavone (1975 )

LA MER di C.Trenet (1945 )

LA MARSIGLIESE di C.J.Rouget de Lisle/G.Viotti (1792 )

SCHOOL AT NIGHT di G.Gaslini /(testo P.Panelli) (1975 )

MA IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU di R.Gaetano (1975 )

IL CANTO DEGI ITALIOTI di D.Fo/F.Carpi (1964 )

THE GUNS OF BRIXTON dei Clash (1979 )

LA BALLATA DI MACKIE MESSER di B.Brecht/K.Weill (1928 )

A WHITER SHADE OF PALE (SENZA LUCE) dei Procol Harum/Mogol (1967 )

THE WALL dei Pink Floid (1979 )

JE SO’ PAZZO di P.Daniele (1979 )

Virtuosi di San Martino

in

RUMORS

I Virtuosi di San Martino presentano un concerto di covers, cioè di note canzoni che, a vario titolo, fanno parte della storia della cosiddetta “musica leggera”. Dalle piccole romanze all’italiana al rock progressive, da Kurt Weill ai Pink Floyd, dai Clash a Rino Gaetano, dai Police a Piero Ciampi, e così via dicendo, i Virtuosi rivisitano alla loro maniera una pioggia estremamente eterogenea di canzoni. Tradotte forzatamente o per gioco in una sala da concerto, raccolte forse dalla radio, o dal perenne rumore di sottofondo imposto dalla nostra epoca, dai diffusori degli aeroporti, dei bar, dei negozi, come a sottolineare l’identità-differenza tra il rumore e la musica di consumo, il silenzio e il contrappunto. Un viaggio verso la decostruzione divertita della imponente e sorvegliante colonna sonora del nostro tempo: il primo col suo rumore specifico, col suo suono, col suo ritmo distinto e frenetico di produzione di nulla.

I Virtuosi di San Martino

Roberto Del Gaudio voce,rielaborazione e traduzione testi

Federico Odling violoncello, rielaborazioni musicali

Vittorio Ricciardi flauto

Francesco Solombrino violino e viola

Carmine Terracciano chitarra

I Virtuosi di San Martino. Curriculum.

I Virtuosi di San Martino nascono a Napoli nel 1994, quando debuttano al Teatro Cilea di Napoli con “Cosima e altre storie” (Italiaproduction produzione), spettacolo dedicato alla celebre coppia di autori Pisano e Cioffi, con la regia di Francesco Silvestri.

Un quintetto (flauto traverso, violino, violoncello, chitarra e voce) che si propone innanzitutto la rivisitazione di materiale di repertorio attingendo alla tradizione della canzone popolare degli anni trenta, in una formula che occhieggia alla musica “colta” e al teatro.

E’ solo l’inizio di una più che decennale attività.

Salutati immediatamente ed in modo più che lusinghiero dalla critica e dal pubblico, i Virtuosi intraprendono un percorso di ricerca proprio su quei materiali, percorso che sfocia nella proposizione di una trilogia che dal primo spettacolo, attraverso “Ciccio Concerto” (1994 – prod. Teatro Stabile di Firenze), giunge a “Nel nome di Ciccio”, (1995 – prod. Q.P produzioni Torino) spettacolo che li segnala nei teatri di tutta Italia, dal quale auto-producono un cd live.

E’ dell’anno successivo (1996 – prod. Teatro Stabile di Firenze) “So’ tribbale”, che debutta al Teatro Nuovo di Napoli, scritto da Roberto del Gaudio (testi), e Federico Odling (musica). Da questo momento i Virtuosi si dedicheranno alla messa in scena di spettacoli su materiale originale di loro composizione.

Del 1996 è la loro partecipazione alla piéce “Piedigrotta Lunaire”di Pasquale Scialò, nella quale propongono un micro-atto unico dedicato a Rodolfo de Angelis e ad Ettore Petrolini (debutto a Napoli, Sala dell’ex Lazzaretto).

Nascono “Blu Carogna” (1997 – prod. Festival Benevento Città Spettacolo, Q.P. Produzioni), debutto al Festival Benevento Città Spettacolo di Benevento, e “Carogna Suite” (1997-98 – prod. Q.P. Produzioni), debutto al Teatro Juvarra di Torino.

E’ della stagione 1998-99 la loro collaborazione con Enzo Moscato, per lo spettacolo “Arena Olimpia”, (prod. Vesuvio Teatro/ Q.P. Produzioni) dello stesso Moscato, debutto al Festival Benevento Città Spettacolo.

Negli stessi anni cominciano varie partecipazioni a programmi radio (Le stanze della musica – Radiotre; In aria – Radiodue; ecc.) e in televisione (Maurizio Costanzo Show, Buona Domenica – Canale 5; Come si ride all’ombra del Vesuvio – Raitre; Convenscion a colori –Raidue, ecc.).

Nel 2001 debuttano al Festival delle Colline Torinesi con “Medea Marturano”, (prod. Associazione Virtuosi di San Martino) (testo di Roberto Del Gaudio, musica di Federico Odling), opera che frutta ai Virtuosi il Premio Nazionale della Critica di Teatro 2001, premio loro conferito per la loro attività di ricerca musicale e teatrale. Il testo di Medea Marturano è per altro pubblicato nella collana di Teatro, presso Editore Guida Napoli.

Nel 2002 debuttano al Teatro Nuovo di Napoli con “Vade retrò”, (prod. Ass. Virtuosi di San Martino) spettacolo dedicato ai fasti dell’avanspettacolo, con testi e musica originali.

Nell’anno 2003, debuttano con “Tintarella di sale”, (prod. Ente Teatro Cronaca) a Napoli, Teatro Nuovo, testi e musica originali, regia di Francesco Saponaro.

Nel 2004 cominciano a lavorare al loro primo cd in studio.

Nel 2005 esce il loro cd “Carogne”, Bideri Editore, distribuito dalla Lucky Planet.

Inizia il tour legato al cd, che li vede impegnati per tutto il 2006.

Nel 2007 debuttano al T.I.N. di Napoli con “5 in condotta”, (prod. Ass. Virtuosi di San Martino) con testo di Del Gaudio e musica di Odling. Nello stesso anno sono all’Auditorium di Roma per “5 in condotta” e per “Napoli sopra e sotto”. Prtecipano alla trasmissione televisiva RAI “ Per un pugno di libri”, condotta da Neri Marcorè.

Tour legato al nuovo spettacolo.

Nel 2008 proseguono le repliche di “5 in condotta” e di “Napoli sopra e sotto”.

Nel 2009 sono in sala per la registrazione del cd “5 in condotta”. Scrivono nel frattempo “La Repubblica di Salotto”, (prod. Nuovo Teatro Nuovo, Napoli) che debutta al Teatro Nuovo di Napoli in dicembre.

Nel 2010/2011, ripropongono Nel Nome di Ciccio (prod. Ente Teatro Cronaca).

Nel 2012, ripropongono La Repubblica di Salotto e Nel Nome di Ciccio (prod. Suoni&Scene, Napoli).

Nel 2012/2013, partecipano a “Tutti con me”, (prod. Suoni&Scene, Napoli), regia Claudio Insegno.

Nel 2013/2014 rilevano la direzione artistica del Teatro Nuovo Sancarluccio, producono e mettono in scena “Capitoni coraggiosi” (di Del Gaudio/Odling), e “Rottami” (di Del Gaudio Odling).

Nel 2014 vincono il Premio Ciampi. Inoltre dirigono con Francesco Durante la sezione musicale del Festival delle Generazioni, Firenze, Roma. Debutto alla Sala Assoli di Napoli di una riedizione de La Repubblica di Salotto.

Nel 2015 dirigono il Festival della Letteratura di Salerno, sezione Musica, con lo stesso Durante.

I Virtuosi di San Martino si propongono di far sprofondare nella loro formula a cavallo tra teatro e musica, divisa tra avanspettacolo e opera, formula che occhieggia e talvolta sbeffeggia la musica “colta” nella sua riduzione a luogo comune. Si propongono inoltre di introdurre nel teatro quanto manca ai concerti e nei concerti quanto manca della ritualità del teatro.

Alcune delle loro canzoni (‘O cineasta napulitano, So’tribbale, Il calipso del vegetariano, Alzati e cammina, Auguri per la macchina nuova, ed altre) sono ormai dei veri e propri piccoli cult per il loro pubblico. Del resto è proprio la forma canzone che i Virtuosi hanno prediletto per molti anni, e che ancora prediligono, essendo essa quella maggiormente legata –a loro giudizio- alle modalità di fruizione del pubblico dei nostri tempi. Inoltre i Virtuosi hanno reintrodotto un uso “tragico” del coro, rifacendosi sia ai poeti del grande teatro greco, sia all’opera lirica, sia però anche ai Beatles, a Zappa e ad altri.

Essi hanno la pretesa di avere inaugurato un vero e proprio stile, fondato sullo sprofondamento, e quindi sul superamento, dei “generi”, ritenendo che il teatro sia uno e che soprattutto la musica sia una. Tuttavia al termine contaminazione, che pure tanti critici hanno associato alle loro performances, essi prediligono il concetto di Teatro-Musica Frankenstein, di un teatro musicale cioè che smembri corpi di cadaveri (musicali e teatrali, appunto) per ricomporre una macchina a tratti mostruosa, a tratti comica.