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Giovedì 9 aprile 2015, Teatro Elicantropo di Napoli

Letizia forever di Rosario Palazzolo

In scena il provocante monologo dell’attore, autore e regista palermitano, in cui le identità crollano, la realtà evapora e la violenza non ha più carnefici e vittime

C’è chi dice che parlarne troppo stimola il raptus omicida e fomenta chi ha la tendenza ad abusare dei più deboli. C’è chi, invece, condivide la tesi secondo la quale un problema, se non affrontato apertamente, non può essere combattuto e sconfitto.

E’ quanto accade in Letizia forever, in scena al Teatro Elicantropo di Napoli da giovedì 9 aprile 2015 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 12), in cui l’autore e regista Rosario Palazzolo affida la protagonista della sua storia alla carnalità femminile e vera di Salvatore Nocera, e alle voci di Giada Biondo, Floriana Cane, Chiara Italiano, Rosario Palazzolo, Chiara Pulizzotto, Giorgio Salamone. Le scene sono a cura di Luca Mannino e Antonio Sunseri, le luci di Toni Troia.

Lo spettacolo, prodotto da teatrinocontroverso e T22 con il patrocinio di Equamente Bottega del Mondo, affronta in maniera originale e, a tratti ironica, il tema tristemente attuale del femminicidio, cercando, nel suo piccolo, di risvegliare le coscienze e sensibilizzare gli animi verso un dramma sociale.

Letizia forever racconta la storia di una sottoproletaria analfabeta siciliana, che spera di fuggire, diciassettenne, a un destino d’infelicità, con la classica “fuiùta”. Con il ragazzo, che poi sposerà già incinta, fuggono a Milano, dove lui diventa autista di autobus. Lei sforna due figli, vivendo in un casermone all’Ortica e serbando un destino d’infelicità, che resta in agguato fino al finale rivelatore.

“La protagonista – scrive il regista in una nota – è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici, che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni.

È una donna che racconta la propria esistenza, fatta di soprusi, ignoranza e rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”: una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende”.

Ma Letizia forever è, soprattutto, una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile.

Il testo accende i riflettori su chi sogna una vita diversa da quella vissuta e di come, la fragilità e la vulnerabilità di questa donna “semplice”, non riesca a trovare altro che solitudine e confusione.

Letizia forever, di Rosario Palazzolo

Napoli, Teatro Elicantropo – dal 9 al 12 aprile 2015

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)

Info al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio) email promozionelicantropo@libero.it

Da giovedì 9 a domenica 12 aprile 2015

Napoli, Teatro Elicantropo

T22 e Teatrino Controverso

col patrocinio di Equamente – Bottega del mondo

presentano

Letizia forever

testo e regia di Rosario Palazzolo

con Salvatore Nocera

e con le voci di

Giada Biondo, Floriana Cane, Chiara Italiano,

Rosario Palazzolo, Chiara Pulizzotto, Giorgio Salamone.

scene Luca Mannino e Antonio Sunseri

luci Toni Troia

assistente alla regia Irene Nocera

Durata della rappresentazione 90’ circa, senza intervallo

Picchì, io, di mio, non la faccio troppo intelligente, la gente, intelligente di capire la storia mia, voglio dire, di capirla vera, ca la gente non è mai troppo intelligente, per me, intelligente di capire veramente le cose.

Rosario Palazzolo, drammaturgo, scrittore, regista e attore, per il teatro ha scritto, fra gli altri, i tre spettacoli che compongono la Trilugia dell’impossibilità. Ha fondato la Compagnia del Tratto e, nel 2013, Teatrino Controverso. Per la narrativa ha scritto: L’ammazzatore, Concetto al buio e Cattiverìa.

Salvatore Nocera è attore, musicista folk e compositore, unisce l’attività artistica all’impegno sociale lavorando come docente in laboratori teatrali con soggetti disabili, minori a rischio e carcerati. È direttore artistico della rassegna musicale e teatrale Il sogno di un uomo ridicolo.