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Father and son
di Michele Serra (ispirato a “Gli Sdraiati” e “Breviario comico”)
regia Giorgio Gallione
con Claudio Bisio
e con i musicisti Laura Masotto violino e Marco Bianchi chitarra
scene e costumi Guido Fiorato – musiche Paolo Silvestri – luci Aldo Mantovani
produzione Teatro dell’Archivolto
Claudio Bisio è il protagonista del nuovo spettacolo del Teatro dell’Archivolto, Father and son, testi di Michele Serra e regia di Giorgio Gallione, in prima nazionale a Genova dal 12 al 14 gennaio 2015 e poi in tournée (Torino, Firenze, Napoli, Mestre, Perugia, Milano tra le varie tappe) . In scena con Claudio Bisio due giovani musicisti, Laura Masotto al violino e Marco Bianchi alla chitarra.
Ispirato ai libri di Serra Gli Sdraiati e Breviario comico, Father and son racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. E’ una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga.
E’ un mondo ritorto su se stesso, ormai quasi deforme, dove si organizza il primo Raduno Nazionale degli Evasori Fiscali, si medita di sostituire al Porcellum il ben più efferato Sputum, dove non è chiaro se i vecchi lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani si sdraiano perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro.
In Father and son inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso.
Diplomato alla Civica Scuola per Arte Drammatica del Piccolo di Milano, membro della Compagnia i Comedians con Gabriele Salvatores e Paolo Rossi, Claudio Bisio come attore nasce a teatro. Nel corso degli anni, nonostante i sempre più fitti impegni con il cinema e la televisione, ha continuato a calcare le tavole del palcoscenico con una certa continuità, collaborando dal 1997 in poi con il Teatro dell’Archivolto di Genova, che ha prodotto diversi spettacoli di cui il popolare attore è stato protagonista, tutti con la regia di Giorgio Gallione. Tra i vari titoli ricordiamo Monsieur Malaussène di Pennac (1997/2001), La buona novella (2000/2001), I bambini di sinistra di Michele Serra, e il reading spettacolo Io quella volta lì avevo 25 anni di Gaber e Luporini (2009/2010).
Father and son – tournée:
lun 12 – mar 13 – mer 14 gennaio 2015, Prima Nazionale, Teatro dell’Archivolto, Genova
16-17 gennaio Locarno, Palazzetto Fevi
19-20 gennaio Torino, Teatro Colosseo
21-23 gennaio Verona, Teatro Nuovo
24-25 gennaio Bergamo, Teatro Creberg
27 gennaio – 1 febbraio Napoli, Teatro Bellini
17-22 febbraio, Firenze, Teatro della Pergola
23 febbraio Empoli, Teatro Excelsior
25-26 febbraio Udine, Teatro Nuovo
27 febbraio – 1 marzo Pordenone, Teatro Verdi
3 – 5 marzo Carpi, Teatro Comunale
6-8 marzo Pavia, Teatro Fraschini
10 marzo Todi, Teatro Comunale
11-15 marzo Perugia, Teatro Morlacchi
17-22 marzo Mestre, Teatro Toniolo
24 marzo – 3 aprile Milano, Teatro Strehler
Claudio Bisio a proposito di Father and son
Il personaggio del padre
Interpreto un padre che annaspa alla ricerca di un dialogo con il figlio, nativo digitale. Un ruolo non lontano dalla mia vita, dato che ho due figli di 19 e 17 anni e quindi capisco – e sto vivendo – le cose che raccontiamo nello spettacolo. In scena il figlio non è presente ma viene costantemente “evocato” (peraltro i due eccellenti musicisti che mi accompagnano sul palco, il chitarrista Marco Bianchi e la violinista Laura Masotto, a livello subliminale lo evocano ulteriormente nella mente degli spettatori, vista la loro giovane età). Il risultato è una sorta di confessione allo specchio, catartica per questo padre così libertario, intelligente, curioso, disponibile, “diversamente giovane”, che pure non riesce a instaurare il dialogo che vorrebbe con il proprio figlio.
La collaborazione con Giorgio Gallione
Io e Giorgio condividiamo e perseguiamo un’idea di teatro non banale, che faccia riflettere, magari che crei anche un po’ di polemica (“I bambini sono di sinistra” nel 2003 aveva scatenato addirittura un’interpellanza parlamentare!), che sappia divertire e rivolgersi a un vasto pubblico. La prima volta che io e Gallione abbiamo collaborato è stato quando abbiamo messo in scena “Monsieur Malaussène” di Daniel Pennac; lì si parlava di figli che dovevano ancora nascere (iniziava con un’ecografia) e anche i nostri figli, che sono coetanei, stavano nascendo. Ora quei figli da bambini sono diventati adolescenti, in un certo senso stiamo seguendo la nostra biografia…
Il testo di Serra
Era da tempo che io e Gallione volevamo fare uno spettacolo sul rapporto padre / figlio e stavamo già raccogliendo materiale su questo tema; poi è arrivato Michele Serra e ci ha detto che se avessimo aspettato ancora un po’ ci avrebbe dato le bozze del libro che stava scrivendo (ovvero “Gli sdraiati”). Leggere questo testo – autoironico ma al tempo stesso profondo – e innamorarcene è stato un tutt’uno. Ho pensato che aveva scritto esattamente ciò che io pensavo. Abbiamo quindi deciso di basarci su quel testo per lo spettacolo molto prima del suo clamoroso successo che ha avuto in libreria. E poiché sentivamo però il bisogno di legarci all’attualità lo abbiamo “contaminato” con alcuni estratti di “Breviario comico”.
Info spettacolo:
Teatro Bellini, dal 27 gennaio al 1 febbraio
Orari: feriali ore 21:00 – domenica ore 17:30
Prezzi biglietti: da euro 15,00 a euro 38,00
Durata: 1 h. e 30 min senza intervallo
Link: www.teatrobellini.it
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