Di: Sergio Palumbo
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Con “Sogno di una notte di mezza sbornia” si inaugura l’avvincente stagione 2014/2015 del Teatro Diana di Napoli, che presenta un cartellone ricco e variopinto, tra i più interessanti del panorama teatrale partenopeo.
Pasquale Grifone, complice mezzo litro di vino bevuto la sera prima, sogna di ricevere quattro numeri da giocare al Lotto da Dante Alighieri, che però lo mette in guardia: quei numeri, oltre a renderlo ricco, rappresentano anche la data e l’ora della sua morte, che avverrà pochi mesi dopo. Mentre i suoi familiari godono delle ricchezze e degli agi conseguenti alla vincita, la paura per l’avverarsi della profezia dell’evento luttuoso angoscia Pasquale che, circondato dai suoi cari parenti (“Ih, che schifezza ‘e famiglia!”) si approssima alla fatidica ora…
Nel testo che Eduardo De Filippo, nel 1936, riadattò liberamente dalla pièce di Athos Setti “La fortuna si diverte”, è possibile rinvenire tanti dei temi cari ad Eduardo e che si ritroveranno, magari con registri diversi, in opere successive (su tutte “Non ti pago” e “Napoli milionaria”): la superstizione, il gioco del Lotto, la disgregazione della famiglia, la corruzione del denaro, in grado di comprare tutto, reputazione compresa (“I soldi fanno diventare intelligenti. Voi mettete i soldi in mano a un cretino e diventa immediatamente intelligente”) e l’ineluttabilità della morte, unica malattia da cui non si può guarire. Il tutto trattato con l’ineguagliabile leggerezza e l’irresistibile umorismo tipici nella drammaturgia di Eduardo.
Luca De Filippo, perfetto mattatore della scena che ricorda in modo sempre più sorprendente il padre nelle movenze, nei gesti e nelle intonazioni vocali, guida una compagnia affiatata di attori bravi e ben assortiti, dando vita ad uno spettacolo divertente e godibilissimo, anche grazie alla regia di Armando Pugliese, abile ad esaltare i tratti caratteristici dei vari personaggi. Le scene di Bruno Buonicontri ed i costumi di Silvia Polidori sono gradevoli e ben curati, anche negli eccessi di pacchianeria, mentre le musiche, affidate al Premio Oscar Nicola Piovani, la cui mano è inconfondibile, sono una piacevole ciliegina sulla torta.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Diana di Napoli fino al 2 novembre 2014.
Link: il sito del Teatro Diana di Napoli – www.teatrodiana.it
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