Tempo di lettura stimato: 3 minuti
JURAJ VALCUHA TORNA SUL PODIO DELL’ORCHESTRA DEL SAN CARLO PER
BEETHOVEN E MENDELSSOHN
Domenica 21 Settembre, alle 20.30, il Teatro di San Carlo vive il primo di una serie di importanti appuntamenti “di anticipo” della Stagione Sinfonica 2014 – 2015 (che si inaugurerà effettivamente il 18 Ottobre prossimo), evento che – tra l’altro – vede l’attesissimo ritorno di uno dei grandi protagonisti della Sinfonica 2013/14, il trentanovenne Juraj Valcuha, erede autorevole – tra i più giovani ed internazionalmente affermati – ed ormai acclamato nel mondo, della grande tradizione direttoriale di scuola russa facente capo al suo Maestro Ilya Musin che fu guida e punto di riferimento per alcuni tra i più grandi interpreti delle precedenti generazioni: Temirkanov, Gergiev, Barshai e Bychkov.
In programma, due caposaldi del più grande ed amato repertorio sinfonico di ogni tempo: due “Quarte Sinfonie” non dissimili nella solarità del carattere ma fondamentalmente diverse nel rappresentare momenti diversissimi per l’evoluzione del genere stesso della sinfonia dal punto di vista formale e poetico: Quarta Sinfonia in si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig Van Beethoven e Quarta Sinfonia in la maggiore op. 90 Italiana di Felix Mendelssohn Bartholdy.
In entrambi i casi siamo lontanissimi tanto – nel caso di Beethoven – dalla dirompente e rivoluzionaria Sinfonia n. 3 “Eroica” (vero e proprio mastodontico “Concerto per Orchestra” che segna forse il più repentino e potente punto di svolta stilistico nella storia della musica strumentale) quanto dalla insuperata drammaticità della Quinta (Leonard Bernstein la defininì “un ragazzo dal carattere mediterraneo tra due giganti nordici”) mentre, nel caso di Mendelssohn, sommo poeta del primo romanticismo ed abilissimo nel creare un “descrittivismo musicale” fatto di atmosfere ed affreschi sonori piuttosto che di effetti e riferimenti programmatici, prevale, in questa celeberrima Sinfonia n. 4, detta Italiana (che però è la terza in ordine effettivo di composizione delle cinque che ci ha lasciato), l’intento – come in altre sue pagine relativamente simili, tra cui la Sinfonia n. 3 Scozzese e l’Ouverture Le Ebridi – il desiderio di tradurre in musica sentimenti ed emozioni dei suoi itinerari di viaggio in Italia nel biennio 1929-’31 piuttosto che riferirisi all’ideale, caratteristico del Romanticismo (ed allora nascente, peraltro), di “musica a programma”. L’equilibrio, la serenità emotiva (ed anche formale, con un parziale ritorno ad una struttura generale più vicina al passato di Haydn e Mozart) della Sinfonia n. 4 di Beethoven (che data 23 anni prima dell’Italiana) gettano un ponte “chiaro e forte” verso questo aspetto del sinfonismo mendelssohniano. Beethoven, attraverso, questo esempio, raccoglie a pieno titolo dalle mani di Haydn, l’eredità (anche) di “padre della Sinfonia” (romantica) e del poema sinfonico, eredità che consoliderà definitivamente pochi anni dopo con la Pastorale che della Sinfonia Italiana é – per alcuni versi – l’antenato più diretto e legittimato.
Juraj Valcuha, classe 1976, bacchetta tra le più acclamate torna, quindi, al San Carlo dopo il grande successo del Novembre scorso quando diresse – con la partecipazione di Roberto Cominati al pianoforte – un ricco programma dedicato a Gershwin, Ravel e Mussorgsky/Ravel.
Nato a Bratislava, ha studiato composizione, direzione e cimbalom nella città natale e poi direzione a San Pietroburgo con Ilya Musin, e a Parigi con Janos Fürst. E’ stato Direttore assistente presso l’Orchestra e l’Opéra National di Montpellier, debuttando con l’Orchestre National de France. Tra il 2006 ed il 2010 ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna e diretto orchestre quali: Münchner Philharmoniker, Philharmonia di Londra, Filarmoniche di Rotterdam ed Oslo, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Orchestra della Radio Svedese e Staatskapelle di Dresda; ha inoltre debuttato negli Stati Uniti e, con l’Orchestra del Teatro La Fenice, ha partecipato alla prima stagione di Abu Dhabi Classics salendo anche sul podio dei più importanti teatri tedeschi: Staatsoper di Monaco, Berlino e Stoccarda.
Nella stagione 2010/2011 ha debuttato con i Münchner Philharmoniker e con grandi orchestre italiane quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed il Maggio Musicale Fiorentino, continuando a collaborare con importanti complessi negli USA (Houston Symphony) ed in Europa (Orchestre de Paris e OSN Rai).
Nel 2012 ha debuttato con l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, la WDR Sinfonie Orchester di Colonia ed i Berliner Philharmoniker alla Philharmonie di Berlino, dove è tornato nel corso della tournée con l’OSN Rai che ha interessato anche il Musikverein di Vienna, la Konzerthaus di Friburgo ed il Teatro Nazionale di Bratislava.
Tra la fine del 2012 e la prima metà del 2014, ha debuttato anche con la New York Philharmonic, con la Filarmonica della Scala e la San Francisco Symphony.
Juraj Valcuha tornerà nella Stagione Sinfonica 2014 – 2015 del Teatro di San Carlo con un ulteriore appuntamento a marzo prossimo. La Stagione – come detto in apertura – si aprirà il prossimo 18 Ottobre con un concerto diretto da Gabriele Ferro ma questa inaugurazione sarà preceduta da un ulteriore evento “fuori abbonamento” per la direzione di Stefan Anton Reck, con la partecipazione del violinista Fabrizio Von Arx, e con musiche di Beethoven e Mendelssohn.
Biglietti da 10 a 30 euro
per info: 0817972331 – 412 biglietteria@teatrosancarlo.it
Ritornano gli incontri musicali al Palazzo Venezia di Napoli, sabato 27 settembre 2014
L’Orchestra Scarlatti ritorna e si fa in quattro: al via le audizioni gratuite, divise per fasce di età