Di: Sergio Palumbo
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“Oggi la vera novità è fare le cose antiche”. Così Rosario Ferro spiega, al termine della rappresentazione, la scelta di portare in scena “La scampagnata dei tre disperati”, commedia della tradizione napoletana datata 1853 e firmata da Antonio Petito, maestro di Eduardo Scarpetta e grande interprete della maschera di Pulcinella. Non è una scelta casuale: proprio all’opera di Petito Rosario Ferro ha dedicato gran parte della sua opera artistica e di studioso, con un’intensa attività di rappresentazione con lo scopo ben preciso di “non perdere la memoria”, di non disperdere lo straordinario patrimonio lasciato da uno dei più importanti drammaturghi partenopei.
Il tema centrale del testo di Petito è probabilmente quello più ricorrente nella commedia napoletana: la fame e l’arte di arrangiarsi. Altrettanto ricorrente è la maschera protagonista della vicenda: Felice Sciosciammocca, evoluzione teatrale della maschera di Pulcinella, che spesso troviamo nelle opere di Scarpetta e dello stesso Petito e che qui è magistralmente interpretato da Rosario Ferro, che firma anche il progetto e la regia. L’adattamento è frizzante e scoppiettante, con una sfilza di gag, macchiette e battute irresistibili che si susseguono a spron battuto divertendo il pubblico senza soluzione di continuità, con tempi perfetti ed interpretazioni tutte di buon livello (in scena, oltre a Rosario Ferro, Alessandra Bacchilega, Anna D’Amato, Aurelio De Matteis, Valentina Ilardo, Agnese Laurenza, Ramona Laviano, Aldo Leonardi, Elena Maggio, Pino Pino e Rino Soprano e gli adoratori di Cibele Giovanna Bevilacqua e Antonio Lettieri).
Il risultato è uno spettacolo gustoso ed esilarante, con richiami a grandi classici della tradizione musicale partenopea (“E’ bello o’ magnà”, “‘O Spassatiempo”, le tarantelle che, tra l’altro, aprono lo spettacolo ed il finale sulle note di “Funiculì Funiculà”) ed una comicità che riesce ad essere irriverente senza mai risultare volgare. L’ovazione del pubblico del Teatro Il Primo, dove lo spettacolo sarà in scena fino al 23 marzo 2014, è un’ulteriore conferma che riscoprire con orgoglio le cose migliori della nostra tradizione paga, eccome. Soprattutto se sono presentate con il talento di Rosario Ferro e della Compagnia Bianca Sollazzo.
Da segnalare, infine, che Rosario Ferro porterà in scena, insieme a Fabio Brescia, dal 3 al 13 aprile 2014, un altro grande classico, “Nanassa” di Eduardo Scarpetta, al Teatro Bracco di Napoli.
Link: il sito del Teatro Il Primo di Napoli – www.teatroilprimo.it
“Attesa”, su testi di Alfonso Tramontano Guerritore per la regia di Antonio Grimaldi, al Teatro Elicantropo di Napoli
“Cabaret Yiddish”, di e con Moni Ovadia, al Teatro Nuovo di Napoli