Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Dal 22 al 26 gennaio al Teatro Mercadante in prima assoluta
LE SORELLE MACALUSO
testo e regia di EMMA DANTE
spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Napoli
nell’ambito del progetto europeo CITTÀ IN SCENA / CITIES ON STAGE
che toccherà le città partner di Sibiu, Avignone, Bruxelles, Göteborg
Dopo il debutto a Napoli lo spettacolo sarà in tournée a
Roma, Reggio Emilia, Fano, Palermo, Torino, Milano

Nome di riferimento del Teatro Stabile di Napoli con il quale ha realizzato gli allestimenti di diverse creazioni – da Medea nel 2004 a Le Pulle nel 2009 a Trilogia degli occhiali nel 2011 – la regista e autrice palermitana Emma Dante firma per lo Stabile partenopeo il suo nuovo spettacolo LE SORELLE MACALUSO, in prima assoluta al Teatro Mercadante di Napoli dal 22 al 26 gennaio 2014.
Una produzione di respiro internazionale realizzata dal Teatro Stabile di Napoli con Théâtre National (Bruxelles), Festival d’Avignon, Folkteatern (Göteborg) in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, nell’ambito del progetto europeo CITTÀ IN SCENA / CITIES ON STAGE, con il sostegno della Commissione Europea.
In vista della tournée europea che da giugno 2014 toccherà le città di Sibiu, Avignone, Bruxelles e Göteborg, dopo Napoli lo spettacolo sarà a Roma (al Palladium dal 29 gennaio al 9 febbraio per Fondazione Romaeuropa); a Reggio Emilia (Teatro Ariosto, 11 e 12 febbraio); a Fano (Teatro della Fortuna il 13 febbraio); a Palermo (Teatro Biondo dal 25 febbraio al 2 marzo); a Torino (Fonderie dal 29 aprile al 4 maggio); a Milano (Piccolo Teatro Grassi dal 6 al 18 maggio).

In scena una numerosa compagnia composta da otto attrici e due attori, ovvero: Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Italia Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier. Le luci sono di Cristian Zucaro, le armature di Gaetano Lo Monaco Celano.

Sono la citazione da L’étranger di Albert Сamus (Aujourd’hui, maman est morte. Ou peut-être hier, je ne sais pas.), che a mo’ di sottotitolo introduce le note allo spettacolo e il rimando all’episodio che le chiude (Tutto si ispira al piccolo racconto che mi fece una volta un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: “in definitiva io sugnu viva o morta?” La figlia rispose: “viva! Sei viva mamma!” E la madre beffarda rispose: see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri. (sì, viva! Io sono morta da un pezzo e voi non me lo dite per non spaventarmi.), a indicare lo “scorcio” di universo nel quale si addentra il nuovo lavoro della regista.
Le sorelle Macaluso racconta, infatti, della numerosa famiglia delle sette sorelle Gina, Cetty, Maria, Katia, Lia, Pinuccia e Antonella, nel giorno del funerale di una di loro. Durante la cerimonia le sorelle si fermano a ricordare, a evocare, a rinfacciare, a sognare, a piangere e a ridere della loro storia: “Uno stormo di uccelli che partecipano al proprio funerale e a quello degli altri. Sospesi tra la terra e il cielo. In confusione tra vita e morte. Nel confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, i morti sono pronti a portarsi via la defunta. Se ne stanno in bilico su una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano…”.

Con questa nuova creazione Emma Dante aggiunge un ulteriore tassello allo straordinario affresco scenico disegnato nel corso di questi anni lungo i sentieri più accidentati e i risvolti più molesti dell’esistenza. Un teatro praticato all’insegna del tratto libero del gesto artistico tra i più singolari e innovativi del nostro panorama che colloca la regista e autrice di spettacoli memorabili come Mpalermu, Carnezzeria, Vita mia, La scimia, Cani di bancata, Mishelle di Sant’Oliva, Il festino, tra le più considerate e autorevoli voci della scena europea contemporanea.