Di: Sergio Palumbo
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Terzo anno di repliche per il fortunato adattamento de “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello ad opera di Tato Russo, in scena sul palco del teatro di cui lo stesso Russo è fondatore e storico direttore artistico. Il Teatro Bellini di Napoli è gremito per questa prima, con pubblico di ogni età, con una forte presenza di giovani studenti delle scuole superiori, che probabilmente stanno studiando proprio in questo periodo il testo di Pirandello. Il loro studio non potrà trarre altro che benefici dalla scelta virtuosa di assistere a questa rappresentazione. Difatti, la lettura di Russo è pulita e non tradisce il testo dello scrittore siciliano, anche grazie all’aiuto di una voce fuori campo che entra in gioco quando la narrazione si fa più intima e la rappresentazione le lascia rispettosamente il passo.
La sfida è notevole: Il fu Mattia Pascal non è certo un romanzo semplice da adattare, tra cambi di luogo e di tempo, personaggi dalla psicologia complessa, che non è affatto facile rendere nelle molteplici sfaccettature, ed una certa disomogeneità di fondo che certo non aiuta il compito. Compito difficile ed impegnativo, quindi, che Tato Russo riesce a svolgere magistralmente, dando vita ad una riduzione teatrale accattivante e dai ritmi perfetti, in grado di tenere viva l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine, con scelte registiche indovinate, talvolta facendo ricorso ad una buona dose di quell’umorismo dal retrogusto amaro che lo stesso Pirandello teorizzò qualche anno dopo.
I molteplici temi cari a Pirandello, che si ritroveranno in tanta parte della sua produzione letteraria e teatrale e già presenti in questo romanzo, sono ben resi: il tema dell’identità intorno al quale ruota tutta la vicenda (ben simboleggiato anche dallo specchio rotto sulla scena), la trappola sociale, la lanterninosofia esposta da Anselmo Paleari (egregia l’interpretazione di Francesco Ruotolo) ed, ovviamente, l’umorismo.
L’interpretazione di Tato Russo nel doppio ruolo di Mattia Pascal/Adriano Meis è superba ed ineccepibile ed ottima è la prova di tutto il cast, tra cui spiccano Katia Terlizzi nel ruolo di Adriana, Marina Lorenzi nel ruolo di Silvia Caporale, Mimmo Sorrentino nel ruolo del bibliotecario Romitelli, Francesco Acquaroli nel ruolo di Terenzio Papiano, oltre al già citato Francesco Ruotolo.
Repliche fino a domenica 17 marzo 2013.
Link: il sito del Teatro Bellini di Napoli – www.teatrobellini.it
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