Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Fondazione Teatro Stabile di Torino – Teatro Stabile del Veneto

Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée

MACBETH

di William Shakespeare

traduzione Nadia Fusini

con

Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée, Ivan Alovisio, Marco Vergani,

Riccardo Lombardo, Stefano Scandaletti, Valentina Diana, Gennaro Di Colandrea

regia

Andrea De Rosa

spazio scenico Nicolas Bovey e Andrea De Rosa

costumi Fabio Sonnino

luci Pasquale Mari

suono Hubert Westkemper

Andrea De Rosa affronta la tragedia più breve di William Shakespeare scegliendo due intensi interpreti per le parti principali: Frédérique Loliée, sua attrice prediletta e indimenticabile interprete di Elettra, e Giuseppe Battiston, vero talento cinematografico e teatrale.

Macbeth è uno dei personaggi più attuali del corpus shakespeariano: il contrasto tra pensiero e azione, la percezione di essere intrappolato in una rete di incubi soffocanti, la disperazione, il conflitto tra ambizione e senso di giustizia, l’essere preda di un ingranaggio infernale di fronte al quale il libero arbitrio deve arrendersi, sono i termini per l’identificazione con la nostra parte più oscura, il nostro demone personale.

La sua Lady, stretta tra la determinazione nell’essere motore di violenza e i lacerti di una dolcezza che emerge da un tempo lontano, fragile e compassionevole, crolla quando ha finalmente ottenuto il titolo di regina, incapace di uscire da una nevrosi che la renderà una figura speciale agli occhi di Sigmund Freud nel suo celebre saggio del 1916. Scrive De Rosa: «quando ho lavorato alla messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi, nel 2008, mi tornava spesso in mente la frase di un filosofo che diceva che, tra tutti i mali, il peggiore che si possa immaginare è quello che i nostri desideri si avverino. Ho capito il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le streghe gli rivelano, è il suo desiderio più nascosto e inconfessabile. Il suo tragico destino è legato indissolubilmente all’avverarsi di quel desiderio.Lontano da qualunque anacronistica tentazione psicanalitica, penso che sia lì, nel dire i propri sogni e desideri, che il lato oscuro di Macbeth prende forma (nella raffinata indagine psicologica medievale si fa chiaro che nei sogni non si agisce, ma si viene agiti). È lì che il lato più misterioso dell’esistenza si affaccia, in forma di visione, di felicità, di terrore».

Lo spettacolo in scena al teatro Bellini dal 4 al 9 dicembre 2012.

Info spettacoli:
Orari: feriali ore 21:00 – Mercoledì ore 17:30 – Sabato ore 21:00 – Domenica ore 17:30
Prezzi: da euro 10,00 a euro 28,00
www.teatrobellini.it