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Dal 26 a domenica 29 gennaio 2012 (ore 21)
al Theatre de Poche
(via Salvatore Tommasi 15, Napoli)
Teen Theatre
presenta
IL BARBONE A GETTONI
con Rosario D’Angelo
regia Carmen Pommella
riallestimento Ettore Nigro e Rosario D’Angelo
«La storia di Zorro diventa quella di tutti gli uomini, continuamente chiamati a scegliere tra l’ordine, le certezze, l’abitudine, le convenzioni sociali da una parte, e la propria verità dall’altra.»
Da giovedì 26 a domenica 29 gennaio, alle 21, al Theatre de Poche, nei pressi di via Salvator Rosa, va in scena Il barbone a gettoni, uno spettacolo di Carmen Pommella, con il riallestimento di Ettore Nigro e Rosario D’Angelo.
Zorro (Rosario D’Angelo) è un barbone-clochard che in cambio di pochi spiccioli – sarà lo spettatore stesso a darglieli se vorrà – racconta pezzi della sua storia, ma esaurito il tempo del gettone si ferma. E di nuovo lo spettatore deciderà se farlo continuare con un altro gettone.
Zorro entra ed esce dal racconto, gioca, scherza, ripete con precisione i gesti quotidiani – fa quello che fan tutti: si sveglia, si lava, si veste, mangia, dorme –, mentre scava nella memoria alla ricerca delle cause che l’hanno portato a vivere per strada, chiedendosi se sia stato il destino o si sia trattato di una scelta.
«Quale forza fa sì che un piano, sul quale si dispongono ordinatamente le esistenze, possa all’improvviso inclinarsi e generare scompigli tali da non riprendere più il filo con il quale muoversi in direzione dell’ordine?
Questa è la domanda che si pone Zorro che, ripercorrendo negli stralci della sua memoria, cerca di scorgere l’istante in cui la forza fece sì che il suo piano si potesse inclinare.
Nel suo racconto carsico i sedimenti degli eventi che hanno marcato la sua vita fino a quel momento vanno a costituire la storia di un uomo che, guidato dalla accidentalità del caso, recupera al prezzo di ogni certezza e comodità perduta soltanto un nocciolo di pesca da poter tenere nel palmo di una mano come ogni principio di libertà che si rispetti. La storia di Zorro diventa allora di tutti gli uomini, continuamente chiamati a scegliere tra l’ordine, le certezze, l’abitudine, le convenzioni sociali, da una parte, e la propria verità dall’altra».
Ettore Nigro
In collaborazione con Asylum Anteatro ai Vergini e Associazione Materiali Vari
Scene: Tiziana Scialò / Costumi: Giovanna Napolitano / Disegno Luci: Ettore Nigro / Assistente alla regia: Daniele Sannino
Info e prenotazioni: 081 549 0928 / Prezzo 10 euro, ridotto 7
Addio mia bella signora, al Teatro Due di Roma dal 7 al 19 febbraio 2012
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