Di: Sergio Palumbo
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“Allora, insomma, Julie è abitata? C’è un piccolo qualcuno in Julie?” si chiede Benjamin Malaussène, il capo della tribù che si accinge ad accogliere il frutto dell’amore tra lui, di professione capro espiatorio, e la bella Julie, giornalista “del reale”. Le migliori pagine di Daniel Pennac, quelle della saga dei Malaussène, si fanno teatro per il pubblico de il Pozzo e il Pendolo di Napoli, che ha scelto il testo dell’autore francese per inaugurare la stagione teatrale 2011. Complici l’atmosfera intima tipica del posto e un’accoglienza davvero speciale a base di caffè, uova alla coque, pane e crostini con burro, seduti sulle comodissime poltrone della sala sembra quasi di entrare in un sogno.
Antonello Cossia impersona magistralmente il trasognato Benjamin, il capo della tribù, incantato dall’idea della nuova vita che abita Julie e nel contempo disincantato nei confronti di un mondo dove vivere si fa sempre più difficile. E’ immediata l’empatia che si crea con il pubblico, che si emoziona nel contempo divertendosi grazie al sagace umorismo di Pennac. Complice l’ottima scrittura scenica a cura di Annamaria Russo, Cossia rende efficacemente e con grande poliedricità i diversi personaggi della tribù presentati da Benjamin al “piccolo qualcuno in Julie”, l’improbabile famiglia in cui atterrerà, dando voce a Julie, a Jérémy, a Thérèse, al Piccolo, alla Regina Zabo, perfino a Julius, il cane epilettico, il cui odore si rifiuta di seguirlo, ma lo precede. Sembra quasi di vederli tutti lì, sul palco, a prendere in giro Benjamin o a dare il benvenuto al nuovo nato.
Per chi ha amato la saga dei Malaussène, questo spettacolo è un’occasione davvero speciale per emozionarsi ancora con l’incantevole e variopinto mondo raccontato da Pennac. In replica fino al 6 febbraio, dal venerdì alla domenica, a il Pozzo e il Pendolo, a Napoli, Piazza San Domenico Maggiore, 3.
Link: www.ilpozzoeilpendolo.it
Dal 1 al 13 febbraio 2011 “La carovana di Shakespeare” al Teatro San Paolo di Roma
“Il malato immaginario” di Molière al Teatro Bellini di Napoli