Di: Redazione

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Parte il progetto “Mozzarella Terra del Bianco” organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Caserta e dall’Assessorato al Turismo della Regione Campania. Lo scopo di questa manifestazione è quello di promuovere e rilanciare l’immagine di un prodotto di altissima qualità facendo conoscere non solo gli aspetti nutrizionali ma anche la possibilità d’uso nella preparazione di piatti diversi.

Parte integrante del progetto è il film documentario “La Domitiana dove non c’è strada non c’è civiltà” del casertano Romano Montesarchio. Il film documentario è prodotto da Gaetano Ippolito, organizzatore generale del SUESSOLA FILM FESTIVAL. Il film documentario sarà presentato nella sezione off il 28 e 29 giugno ’08 a Baia Domizia nella Sala Pro Loco dell’associazione turistica. Alla serata saranno presenti sia l’autore Romano Montesarchio che il produttore Gaetano Ippolito.

L’intento del film documentario è quello di raccontare la storia difficile di una strada millenaria che, a dispetto della sua ricchezza paesaggistica, non è mai riuscita a sviluppare a fondo le sue potenzialità. Capire come la Domitiana si sia trasformata in una terra di nessuno, dove negli anni i fenomeni criminali e di disagio sociale si sono sviluppati rigogliosamente, ed osservare come Stato, imprenditori e cittadini stanno agendo per dare un futuro civile e legale ad un territorio che oramai ha solo voglia di riscatto. Sviluppato secondo la classica struttura del road movie, il documentario avanzerà lungo il percorso della Domitiana incontrando alcuni personaggi che ci aiuteranno a mettere in luce la storia ed i luoghi, ma anche le contraddizioni ed i conflitti, che contraddistinguono questa piccola e significativa parte d’Italia.

Il racconto si costruirà attorno a questi uomini e donne che, pur di migliorare questo territorio, tutti i giorni si scontrano coraggiosamente contro i problemi peculiari del luogo. Grande attesa per l’anteprima di questo documentario che il produttore Gaetano Ippolito ha creduto da sempre in quest’opera che ha visto il regista lavorarci da circa 5 anni. Il produttore ha spiegato che dopo il circuito dei festival il documentario andrà in televisione, probabilmente prima su RAI3 e poi sul digitale.