Di: Sergio Palumbo
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Nella vita di ciascuno di noi arriva un momento in cui, magari inconsapevolmente e senza eventi drammatici scatenanti, si avverte il bisogno di allontanarsi da tutto ciò che costituisce la nostra quotidianità, da ciò che siamo stati e che siamo. Non importa come, non importa dove: c’è sempre un “altrove” dove sembra possibile uscire dalla propria pelle, dai limiti e dalle frustrazioni del proprio ruolo nel mondo. Così avviene a due amici, che inseguono ciascuno le proprie illusioni: l’uno l’amore di una donna, l’altro il bisogno di vincere la noia quasi impercettibile di una “routine” che pare tranquilla e appagante.
L'”altrove” in cui si ritrovano è una Sicilia lussureggiante di colori, sapori, spettacoli naturali incomparabili e affascinanti creature che sembrano la quintessenza della femminilità. Ma ambigua è la loro disponibilità e lo sfondo luminoso dell’isola nasconde ombre di vizio e di violenza che si riassumono nel famigerato termine di mafia. Così i due amici fuggono ancora. Torneranno senza più velleità alle loro realtà, accettandone i limiti o continueranno a inseguire la chimera di un altrove felice, senza fardelli di doveri e di consuetudini obbliganti? Forse deciderà il caso, che li ha portati in Tunisia, dove l’autore li lascia con i loro ricordi e le loro speranze, gli slanci e le manie che accompagnano e condizionano le tappe del loro viaggio esistenziale.
Molto intrigante nel romanzo di Mauro Lorenzini è il ritmo narrativo e assai gradevole è lo stile, moderno ma senza sbavature di gratuita volgarità spacciata, come spesso succede, per realismo d’avanguardia.
Link: il sito di Guida Editore – www.guida.it
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